L'integrazione tra piccola architettura devozionale e natura aspra è spesso documentata, come fosse un'arcaica operazione di Land art, nelle Alpi e nelle prealpi. La presenza di sacelli o minuscoli edifici di culto addossati a macigni o di croci in luoghi isolati non fu soltanto frutto di una Campagna, svolta con un coordinamento nazionale cattolico, finalizzata alla realizzazione di monumenti sulle cime più alte dei monti, visibili alla distanza, che proteggessero dall'alto le comunità e ricordassero perennemente il sacrificio del Signore, ma di veri e propri interventi di bonifica rituale e d sacralizzazione di luoghi ritenuti demoniaci. Buona parte della bonifica e della consacrazione cristiana di quei luoghi di montagna e di campagna avvenne nel Cinquecento quando, in seguito al massimo impegno da parte dell'inquisizione, migliaia di uomini e donne, nell'arco alpino, furono inquisiti per presunti reati demoniaci