Necropoli romana

Un’archeologa scende in una struttura romana coperta da lastre e si trova tra le mani un teschio. L’anomalia delle sepolture

Proseguono gli scavi nella città romana di Ossonoba – oggi chiamata Faro, in Portogallo – che tanto sviluppo ebbe durante la dominazione latina. Spostando alcune lastre, gli archeologi hanno individuato tombe ad inumazione. La struttura funeraria si disegna come un…

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Tolgono il terreno. Ci sono 10 gradini. Si scende verso un’apertura. Bucrani romani e un pertugio. La scoperta degli archeologi

Queste figure, insieme a decorazioni a ghirlanda e un rosone centrale, rappresentano un notevole esempio di simbologia funeraria romana. Gli archeologi ritengono che le teste di toro fossero poste nella tomba come offerta agli Dei. Il bucranio, infatti, è il teschio di bue usato spesso come elemento decorativo nell'arte greca e romana (ad esempio nelle metope dell'ordine dorico). L'origine deriva dall'abitudine di appendere i crani di buoi o di altri animali sugli altari o attorno ai templi pagani, dopo i sacrifici rituali
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Straordinaria scoperta. Necropoli romana. Appare scheletro di un bambino con lume in mano. E vasi e bottiglie di vetro. E corredi

E' attorno a queste due strade risalenti all'epoca della Roma repubblicana, appena fuori dalle mura che sono stati trovati diversi spazi sepolcrali e recinti in muratura. All'interno di essi sono stati portati alla luce anche consistenti depositi, costituiti da quindici pezzi.
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Archeologia a colpo d’occhio. Cos’è una tegola romana con resti ossei. Scoperta ora un’area rara per la romanità

La zona era discosta rispetto al centro, ma qualche segno di occupazione, pur rado, esiste. La città gallo romana - che era stata fondata nel I secolo a.C. - si sviluppava nella piana. Fu solo nel agli inizi del IV secolo che venne abbandonata in favore di una rifondazione su un altopiano affacciato sul fiume
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Scavi per un’area industriale. Cosa hanno scoperto in 1000 tombe di una necropoli gallo-romana. Tesori e segreti del luogo

Posizionato lungo un'antica strada, a 400 metri a nord dell'insediamento antico, questo complesso ha rivelato un totale di 1091 strutture, tra cui 554 tombe, 212 cremazioni, 30 recinti funerari e 195 strutture funerarie di natura indefinita. Gli approfondimenti successivi agli scavi forniscono oggi numerosi risultati riguardo all'evoluzione delle pratiche funerarie antiche. La lunga occupazione dell'area con fini cimiteriali consente di vedere, infatti, uniti, nello stesso luogo i diversi passaggi culturali che ebbero importanti riflessi sulle modalità di accompagnamento dei defunti nell'Aldilà
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Scavi nei pressi della villa romana. Scoperta necropoli. A quando risale? Cosa hanno trovato? La risposte degli archeologi

Gli scavi della campagna 2023 - che dovrebbero essere ripresi nel 2024 - hanno riguardato le prime cinque tombe romane, nelle quali sono stati individuati corredi composti da ceramiche, balsamari, contenitori vitrei, lucerne. Una moneta trovata in una delle tombe consentirebbe di datare la sepoltura stessa ai primi decenni del 200 d.C. Un periodo prospero, per l'Impero
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Scavi per una villetta. Trovate 260 monete romane, depositi votivi, stanze sotterranee e area sepolcrale vicino alle sorgenti

Possiamo immaginare allora il luogo - che è ancora in fase di studio - come uno snodo stradale, ricco di sorgenti. Qui - attorno alle fonti - sorsero edifici forse connessi con il culto o con lo sfruttamento delle sorgenti. Un quartierino con qualche attività artigianale, le fonti, forse un un edificio di culto e un'area sepolcrale. Il ritrovamento di cospicuo materiale ligneo, lascia ipotizzare la presenza di ponticelli.
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Scoperto imponente sarcofago di pietra. Dentro i resti di un donna gallo-romana di 1900 anni fa. Ecco il ricco corredo

Questi resti sono affiancati da un ricco corredo funerario che include lucerne, contenitori di vetro che recavo forse oli profumati, un piccolo specchio posizionato vicino alla testa della defunta, un anello d'ambra e un pettine. Questi oggetti rivelano dettagli sorprendenti sulla vita e la morte della donna, indicando che la sepoltura risale al 2° secolo d.C.
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Scoprono sarcofagi e tombe romane con corredi di vetro. Un’archeologa sfila delicatamente l’obolo di Caronte dalla mano dello scheletro. Lo scavo

La necropoli appena scoperta rivela un periodo turbolento nella storia di Argentoratae. Nel 355 d.C., la città fu saccheggiata dagli Alemanni, e due anni dopo, l'esercito romano di Giuliano sconfisse le truppe alemanne guidate da Cnodomario proprio vicino a Argentoratae. Tuttavia, la città subì un destino tragico nel 451 d.C., quando fu distrutta durante l'invasione di Attila
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Trovano un imponente sarcofago di pietra. Sollevano il coperchio. Era una donna gallo-romana di 1900 anni fa. Il ricco corredo, le altre tombe scoperte

Questi resti sono affiancati da un ricco corredo funerario che include lucerne, contenitori di vetro che recavo forse oli profumati, un piccolo specchio posizionato vicino alla testa della defunta, un anello d'ambra e un pettine. Questi oggetti rivelano dettagli sorprendenti sulla vita e la morte della donna, indicando che la sepoltura risale al 2° secolo d.C.
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