E’ eccezionale la quantità di tracce che può seguire e documentare. Grazie a questa macchina straordinaria messa a punto in Norvegia è possibile esplorare grandi superfici in poco tempo. E riscrivere la storia. Anomalie del terreno hanno suggerito una verifica con questa strumentazione che unisce georadar, computer, antenne alla mobilità di un veicolo.
Le operazioni sono condotte su un’ampia area, in Svezia. La macchina è transitata attorno – e la vediamo in questa fotografia – a un sepolcro, di circa 2000 anni fa, dalla forma di nave, tipico delle sepolture nordiche realizzate per sovrani o capi. Si tratta di una struttura chiamata “skipssetning” o “setting di pietre a nave”, comune nei siti archeologici svedesi. Questo tipo di monumento è composto da pietre erette o posizionate a terra che delineano la forma di una nave, simboleggiando il viaggio nell’aldilà.
I monumenti sono spesso attribuiti a popolazioni locali e risalgono a periodi come l’età del ferro o la tarda età del bronzo. Ma ora la macchina ha intercettato altre tracce, più recenti, ma di grande interesse.
Grazie all’uso avanzato della tecnologia georadar, sono stati recentemente scoperti i resti del percorso utilizzato da Karl XII per il trasporto delle sue galee durante una delle più audaci operazioni militari della storia svedese nel 1718. Questa scoperta, avvenuta a Blomsholm, in Svezia, offre nuove prospettive su uno degli episodi più affascinanti del XVIII secolo.
Georadar (GPR – Ground Penetrating Radar)
Il georadar è uno strumento geofisico utilizzato per l’indagine non invasiva del sottosuolo. Funziona emettendo onde radio a bassa frequenza nel terreno e rilevando le onde riflesse da vari materiali sottosuperficiali, come rocce, terreni, acqua, ghiaccio e strutture artificiali. Le differenze di densità e composizione dei materiali causano riflessi distinti, che il georadar rileva e registra. I dati raccolti vengono poi elaborati per creare immagini bidimensionali o tridimensionali del sottosuolo, utili per l’archeologia, l’ingegneria civile, la geologia e la ricerca ambientale.
AutoMIRA
AutoMIRA è un sistema avanzato di georadar utilizzato in Norvegia e nei Paesi scandinavi, sviluppato dalla Norwegian Public Roads Administration (NPRA) in collaborazione con partner internazionali. La sigla MIRA sta per Multi-channel, Multi-frequency Imaging Radar Array. Questo sistema è installato su un veicolo autonomo e progettato per eseguire rilevamenti ad alta risoluzione del sottosuolo su grandi aree, come autostrade e terreni accidentati.
AutoMIRA combina più antenne e frequenze per ottenere immagini dettagliate del sottosuolo, permettendo di individuare infrastrutture sotterranee, cavità, variazioni del terreno e potenziali problemi strutturali senza dover ricorrere a scavi. È particolarmente utile per la manutenzione e la pianificazione di progetti di costruzione, migliorando l’efficienza e riducendo i costi associati ai metodi tradizionali di indagine.
Il progetto georadar a Blomsholm
L’indagine georadar è stata condotta dal Norsk Institutt for Kulturminneforskning (NIKU), in collaborazione con Arkeologerna, Bohusläns Museum, e il Vienna Institute for Archaeological Science (VIAS). Il progetto, guidato dall’archeologo Erich Nau, ha impiegato il sistema AutoMIRA, una tecnologia innovativa progettata per esaminare ampie aree in modo rapido ed efficiente.
Collaborazione internazionale
Il progetto ha visto la partecipazione di esperti da diverse istituzioni:
- NIKU: responsabile dell’iniziativa e della guida scientifica del progetto.
- Arkeologerna: rappresentata da Bengt Westergaard, ha fornito supporto logistico e competenze archeologiche locali.
- VIAS: con Immo Trinks, ha contribuito all’analisi e all’interpretazione dei dati georadar.
- Bohusläns Museum: Roger Nyqvist ha integrato le conoscenze locali e storiche necessarie per contestualizzare i risultati.
Blomsholm: un patrimonio culturale unico
Blomsholm è uno dei siti più significativi della Svezia per il suo ricco patrimonio archeologico. Tra i monumenti più notevoli vi sono:
- Un’ampia struttura in pietra a forma di nave, risalente all’età del ferro, composta da 49 pietre.
- Grönehög, un tumulo funerario della migrazione germanica, una delle più grandi tombe della Scandinavia.
- Diversi tumuli funerari e anelli di giudici che testimoniano l’intensa attività nell’area durante l’età del ferro e l’epoca vichinga.
La Rivelazione del percorso delle Galee di Karl
Nel 1718, Karl XII ordinò il trasporto di dodici grandi navi attraverso la terraferma, da Strömstad a Iddefjorden, per sorprendere la fortezza di Fredriksten a Halden, in Norvegia. Questo progetto ambizioso comportava lo spostamento di imbarcazioni fino a 30 tonnellate su un percorso di 25 chilometri, utilizzando carrucole, cavalli e tronchi ingrassati.
Le scoperte del georadar
Le indagini georadar hanno rivelato strutture lineari parallele, interpretate come tracce del percorso di Karl XII. Queste strutture si estendono per 160 metri, con una larghezza di 8 metri esterna e 3,5 metri interna, visibili soprattutto nella parte meridionale dell’area di studio. I dati indicano la presenza di tronchi utilizzati per stabilizzare il terreno morbido lungo il percorso.
Analisi e interpretazioni
Roger Nyqvist del Bohusläns Museum ha sottolineato l’importanza della scoperta, che collega le fonti storiche con le tracce archeologiche nel paesaggio. Questa combinazione è cruciale per comprendere la complessità e la dinamica di Blomsholm come un paesaggio culturale attraverso le epoche.
L’AutoMIRA: una rivoluzione tecnologica
Il sistema AutoMIRA, sviluppato da NIKU in collaborazione con AutoAgri, rappresenta un salto tecnologico significativo. Con la capacità di coprire fino a 7 ettari al giorno, questo sistema ha dimostrato la sua efficienza e robustezza durante l’indagine a Blomsholm, esaminando 8,5 ettari in soli tre giorni.
Per aggiornamenti e dettagli sui prossimi sviluppi, seguite NIKU sui loro canali digitali:
- Sito web: NIKU Digital Archaeology
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