di Redazione
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Il Colchester City Council ha pubblicato in queste ore una splendida immagine a “volo d’uccello” del passato remoto di Colchester. “Questo – spiega il municipio britannico – è il contorno di un enorme tempio celtico e teatro romano a Gosbecks Park. Uno dei siti più importanti dell’età del ferro e romani del Paese”. L’immagine è stata scattata da un drone della squadra rurale della polizia dell’Essex durante un intervento dimostrativo delle tecniche usate dalla polizia stessa per tenere sotto controllo la fauna selvatica e prevenire reati contro il territorio.
L’ampia area di Gosbecks rappresenta uno dei siti più significativi del periodo romano e dell’età del ferro nel paese. Gli scavi nelle terre circostanti la fattoria, di presunta proprietà del signore terriero Rodger de Gosebek nel XIII secolo, iniziarono nel XIX secolo. Il reverendo Henry Jenkins, un archeologo dilettante, scoprì un tempio romano durante questi scavi. Tuttavia, solo negli anni ’30 gli archeologi riuscirono a comprendere appieno l’ampiezza del sito grazie all’esame delle fotografie aeree.
Un tempo fulcro dell’insediamento preromano di Camulodunum (l’attuale Colchester) e sede di una successione di re nativi, la zona offre la perfetta interazione tra lavori rurali ed archeologia.
Il parco include – appunto – i resti del più grande dei cinque teatri romani conosciuti in Gran Bretagna, con una capacità di 5.000 spettatori, e un tempio romano-celtico situato all’interno di un vasto recinto quadrilatero. Quest’ultimo era circondato da un doppio portico o corridoio lungo quasi un quarto di miglio. Gli archeologi hanno completamente mappato sul terreno il teatro, il tempio e il portico attraverso rilievi e scavi.
Camulodunum, antica fortezza legionaria della Britannia romana situata nell’attuale Colchester, era originariamente il centro della tribù celtico-belgica dei Trinovanti. Il nome derivava dal celtico “Camulodunon”, significando “la Rocca di Camulos”, con Camulos come equivalente celtico del dio romano della guerra, Marte.
La città divenne la capitale dei Trinovanti sotto il regno di Addedomaro intorno al 25-10 a.C., sostituendo la vecchia capitale probabilmente a Braughing. Tasciovano dei Catuvellauni conquistò brevemente Camulodunum intorno al 10 a.C., ma la pressione romana lo costrinse a ritirarsi, con il presunto reinsediamento di Addedomaro.
Il figlio di Addedomaro, Dubnovellauno, perse il trono a favore di Cunobelino dei Catuvellauni, che governò Verulamium e avviò un regno nell’area sud-est dell’isola. Cunobelino ristabilì rapporti amichevoli con i Romani, riflettendolo sulle sue monete. Durante il suo regno, ci fu un aumento delle importazioni di beni di lusso attraverso il porto di Caulodunun, e Cunobelino inviò un’ambasceria a Augusto per consolidare i legami commerciali.
Nel 43 d.C., le armate romane sbarcarono in Britannia, affrontando la resistenza dei principi britannici Togodumno e Carataco. Dopo una battaglia decisiva a Rochester, i Romani conquistarono il sud-est dell’isola, stabilendo Camulodunum come capitale con un tempio dedicato a Claudio. La provincia di Britannia fu in gran parte sotto il controllo romano, e la legio XX Valeria Victrix fu temporaneamente collocata a Camulodunum.
La città romana di Colonia Victricensis si sviluppò attorno al castra militare abbandonato nel 49, colonizzata da veterani della legio XX Valeria Victrix. Tuttavia, a seguito della rivolta di Budicca nel 60/61, la capitale della provincia fu spostata da Camulodunum a Londinium. La città fu incendiata durante la rivolta, e attorno al 75, sembra che sia stata completamente abbandonata, con la parte orientale utilizzata come cimitero fino al IV secolo.