Un tesoretto di monete di Valentiniano scoperto nella cantina di una imponente villa rurale romana

Il ritrovamento di tesoretti, nelle ville romane, non è infrequente. Erano nascosti sotto i pavimenti, in fenditure dei muri o angoli della cantina. Punti dei quali, molto probabilmente, una sola persona conosceva l'esistenza. La morte dei proprietari o il loro allontanamento non ne ha permesso il recupero
Immagina aerea dello scavo di Lemud, realizzata grazie all’utilizzo di un drone. © T. Ernst, Inrap

Nell’ambito dell’ampliamento di un’area destinata ad insediamenti produttivi a Lemud – un Comune francese di 300 abitanti situato nel dipartimento della Mosella, nella regione del Grand Est -l’Inrap ha scoperto e scavato, in questi mesi, una porzione di un’antica villa situata su una lieve collina. L’intervento, che si è svolto su una superficie di 1500 m², ha permesso di esplorare parte dell’edificio residenziale e un ampio sottotetto, luogo di riparo delle attività agricole. La ricerca ha toccato solo una piccola parte di questa importante proprietà rurale, la cui “impronta totale” è stimata in un minimo di 1,5 ha, ma ha prodotto risultati interessanti. L’edificio sorse in un punto privilegiato. Era in una zona protetta, con ottimi terreni per l’agricoltura. Il fiume era a 500 metri e la “tenuta” sorgeva a circa 15 dalla città di Médiomatriques, punto di riferimento comprensoriale.

La villa fu realizzata all’inizio del I sec. dC. e fu oggetto di alcune successive ristrutturazioni e ampliamenti. “Nella sua ultima fase – dicono gli archeologi dell’Inrap – la residenza viene dotata di una cantina che ha ‘intrappolato’ molti reperti archeologici tra cui frammenti di muri in terra cruda decorati con intonaco dipinto. La parte superiore del riempimento della cantina ha permesso il fruttuoso recupero di un piccolo deposito di una ventina di monete valentiniane, oltre a molti strumenti di ferro utilizzati nel campo delle costruzioni. Questi due depositi di strumenti metallici sono chiaramente legati al momento in cui, dopo l’abbandono della villa – avvenuto attorno alla seconda metà del IV secolo d. C. – essa diventò una preziosa cava di materiali edilizi per la realizzazione di case e muraglie, nella zona.

Il ritrovamento di tesoretti, nelle ville romane, non è infrequente. Erano nascosti sotto i pavimenti, in fenditure dei muri o angoli della cantina. Punti dei quali, molto probabilmente, una sola persona conosceva l’esistenza. La morte dei proprietari o il loro allontanamento non ne ha permesso il recupero.

La scoperta di monete romane durante gli scavi nella cantina della villa. © S. Ritz, Inrap

Inizialmente la villa rurale fu costruita sobriamente poi ampliata e rafforzata. Osservando le fondazioni, gli archeologi hanno potuto stabilire che l’edificio residenziale doveva essere dotato di una certa imponenza.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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