Archeologia a colpo d’occhio. Trovato in un campo da un privato. A cosa serviva, cosa rappresenta, di chi epoca è. Rispondono gli esperti

L'osservazione dell'oggetto rivelerebbe, a nostro giudizio, una fenice. Il volatile, infatti, è circondato nella parte del ventre, dalla fiamme. Il simbolo della fenice fu molto utilizzato come impresa personale, cioè come simbolo individuale, al di là del possibile stemma di famiglia

Bella sorpresa per un appassionato di ricerche con metal detector. L’uomo ha trovato sotto un palmo di terreno un sigillo, un intaglio incastonato in una cornice, rinviabile a un periodo compreso tra la seconda metà del Settecento e la prima metà dell’Ottocento. La collocazione temporale è indicata indirettamente dagli elementi stilistici dell’anello. “L’intaglio ovale – scrivono gli archeologi inglesi – è una gemma consumata, forse una corniola, su cui è inciso un cigno (o forse un’aquila), rivolto in avanti, che mostra le ali con la testa e il becco sollevati verso destra. Questo è inserito in un telaio in lega di rame con una linea dentellata attorno ad esso. In questa linea e sul retro sopravvive la doratura. Il retro dell’intaglio è liscio e piatto”.


L’osservazione dell’oggetto rivelerebbe, a nostro giudizio, una fenice. Il volatile, infatti, è circondato nella parte del ventre, dalla fiamme. Il simbolo della fenice fu molto utilizzato come impresa personale, cioè come simbolo individuale, al di là del possibile stemma di famiglia. Esso aveva la valenza di indicare di rialzarsi dopo una rovinosa caduta esistenziale, di tentare una seconda volta. La fenice che rinasce dalle proprie ceneri percorse con successo ogni epoca e divenne un must nel periodo del Romanticismo. In nome Fenice venne utilizzato anche per nomi aziendali e, alla metà dell’Ottocento, anche nel corso di fondazione di Phoenix, città americana.

Qui ci troviamo al cospetto di un vero e proprio sigillo da scrivania o di parte di un kit da viaggio, per la scrittura. A che serviva? Lo sappiamo bene. La ceralacca veniva fusa sulla chiusura della lettera. Quando la sostanza si stava rapprendendo, veniva su di essa compresso il sigillo che recava uno stemma o un simbolo. Per poter aprire la lettera era necessario rompere il sigillo. Il bollo di ceralacca avrebbe segnalato che qualcuno aveva letto una corrispondenza tutelata dalla privacy se non dalla segretezza. Il timbro personale era anche un segno di riconoscimento del mittente della lettera. Un elemento comprovante l’autenticità del documento. Il sigillo trovato in queste ore è lungo 19 mm, largo 16 mm e profondo 11 mm, pesa 3,82 g

L’oggetto è stato trovato in un campo nei pressi di Hincaster, nella contea della Cumbria (Regno Unito). Hincaster è un villaggio di circa 200 abitanti ed è soprattutto noto per Hincaster è famosa soprattutto per l’Hincaster Tunnel realizzato nei primi anni del XIX secolo per portare l’acqua del canale di Lancaster vicino allo stabilimento per la produzione di polvere da sparo a Sedgwick.

Il tunnel è lungo 346 metri. Gli ingressi del tunnel, i portali est e ovest, sono rivestiti in pietra calcarea e sono classificati di Grado II. La galleria stessa è rivestita da quattro milioni di mattoni.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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