In esse sono ben visibili i tratti dominanti della sua arte, e le varie fasi di un linguaggio maturato attraverso le ambientazioni e paesaggi “totali” e misticheggianti, aderenti alla lezione dei suoi maestri, tra i quali Gerardo Dottori, di cui inizialmente ripropone come leit-motif la formula paesaggistica di «aeropittura» futurista. Ne nascono composizioni ritmiche munite di una grammatica visiva (forme, linee, sfumature) che ripetono moduli decorativi, forme crescenti e decrescenti in ritmi concentrici o radiali espandendosi in senso circolare dall’interno all’esterno o viceversa, forme quindi «assetate d’Oltre» come sottolinea la sua stessa biobibliografia
Un dito sulla bocca e uno sguardo di complicità. L’invito a tacere è rappresentato da Giotto e da numerosi altri pittori. Ma il suo significato varia di contesto in contesto dal ultimo ermetico, dal silenzio meditativo, fino alla conservazione di segreti che non possono essere rivelati nessuno
Mentre gli uomini e le donne degli anni Ottanta-Novanta potevano manifestare una tenue nostalgia per la propria infanzia, i loro figli - sotto il profilo artistico - percorrono incessantemente quella dimensione. Tutta l'arte del Duemila è generalmente molto giocosa; recupera vecchi giochi, li modifica; recupera vecchi concetti scolastici, li modifica. Da questa ricerca dell'eccezionale del quotidiano dipende la ripresa del disegno come arte autonoma. Chi non aveva matite, sul banco? E chi avrebbe voluto saperle usare in modo strepitoso? C'è questa idea di mantenimento di un'infanzia perfetta. Vediamo allora, le tendenze del disegno contemporaneo, a Parigi. Stato dell'arte: 2019.
Secondo i Vangeli apocrifi, un sacerdote si lanciò contro la lettiga che accoglieva il corpo morto di Maria. Ma le sue mani si staccarono e rimasero incollate alla portantina, grondandosangue copioso. Il macabro episodio ripreso pittoricamente da Bernardino Lanino
Roberto Manescalchi ci porta in un viaggio appassionante dedicato al celeberrimo dipinto: dal confronto tra l'opera del Louvre con quella londinese alla ricostruzione del progettato polittico, dai disegni alle repliche e alle copie che costituiscono un'enciclopedia di variazioni stilistiche attorno allo stesso modello che ebbe un impatto sconvolgente sulla pittura
Al di là dell'utilizzo dei prodotti in commercio, vernici finali che spezzano l'unità del film pittorico, che devono essere poi cosparse di colore scuro che mascheri il cretto troppo profondo, i falsari utilizzano metodi più sofisticati, utilizzando pigmenti e olio di lino anzichè i colori dei tubetti. Aggiungono minori quantità di olio di lino e aumentano i solventi che, una volta evaporati, creeranno le crepe. I quadri vengono passati al forno e messi in freezer più volte di seguito affinchè siano create in poche settimane, in modo concentrato le escursioni termiche che avvengono normalmente in molto tempo.
Non siamo di fronte agli origami, che richiedono piegature senza tagli, ma ad un simpatico e facile lavoro per realizzare elementi decorativi, con semplicità e rapidità, magari con l'intento di giungere alla sorprendente tecnica orientale. Un lavoro ottimo anche sotto il profilo dell'esercizio della mobilità fine nei bambini e negli anziani, che non devono perdere uno stretto collegamento tra mente e mani. Il video ci mostra quanto siano poco complesse le piegature e quanto carino sia il risultato. E perchè non trasformare una stanza in un prato d'inizio estate, attraversato da tanti voli colorati?
L'artista: "È sui punti in cui è avvenuto il taglio del ramo che si pone l’occhio dell’osservatore, il quale è rimandato a scoprirne l'estensione, in un secondo momento. La potatura diventa un nucleo organico da proteggere, una piccola reliquia e, allo stesso tempo, diviene portavoce della propria capacità segnica. Questo dispositivo di segni non va trattato come un testo da decrittare - non vi è la pretesa di tracciare un discorso - piuttosto una sillabazione di piccoli versi, ognuno con un'inclinazione, uno spessore, una posizione, una sorta di postura"
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Di lui si sa pochissimo, nonostante sia stato un autore dotato di una carica onirica intensa, così da essere apprezzato, secoli dopo, da Breton e dai surrealisti. Il mistero è moltiplicato dal fatto che, dopo la sua morte, nella bottega napoletana l'opera fu continuata dal pittore connazionale Didier Barra, sicchè si era pensato che monsù Desiderio fosse lui, come risulta da antichi inventari
Un florilegio dell'arte del guardare è collegato alla diffusione del Decamerone e delle novelle licenziose. Le illustrazioni miniate con dovizia di colore, raffinatezza nel tratto e senso gioioso della vita creavano quel clima da "libro galeotto" nelle compagnie di giovani - maschi e femmine - pronubo a un'eccitata e condivisa emulazione