Redazione

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa

L’antica Roma nel deserto. Un'”autostrada” di 1800 anni fa per percorrenze rapide, con pochi “caselli” e tanti forti di controllo. Scoperte

Le prove epigrafiche e archeologiche indicano che la strada fu costruita nel II secolo d.C., con pietre miliari erette per conto di Marco Aurelio e Lucio Vero nel 161/2 d.C., come parte di un progetto più ampio di costruzione e manutenzione di strade, forse in preparazione al Guerra dei Parti (163–167 d.C.). La strada fungeva da ulteriore collegamento est-ovest tra i porti del Mediterraneo e l'entroterra della Siria.

Il ritrovamento di una stele antichissima dimostra che la luna cambiò sesso. Prima era dotata di un’evidenza da toro

La roccia è piatta ed è lunga circa 75 cm e larga 45 centimetri. La forma e la grandezza permetto di ipotizzare che essa fosse un segnacolo - una sorta di lapide per indicare una tomba - o una pietra di confine, gli abitanti arcaici di quella zona utilizzavano le stele anche come reiterate presenze tangibili degli Dei.

Durante caccia al tesoro si perde nel bosco e torna con (veri) spada, bracciale e accetta dell’Età del Bronzo. Quanto guadagnerà

Lo stocco da 61 cm era stato deliberatamente spezzato in tre pezzi e collocato nel terreno. E' probabile che la spezzatura fosse collegata alla morte del guerriero a cui apparteneva o alla fine di una guerra. Non è improbabile che, nei dintorni, ci fosse un'urna - per ora non trovava - che contenesse le ceneri del defunto oppure che il tesoretto fosse un ex voto di un guerriero, interrata in un luogo considerato sacro. In questo caso, perlustrando accuratamente le aree attigue, non dovrebbe essere difficile trovare resti di strutture e altri depositi, fossero anche solo ossi di animali sacrificati alle divinità.

Bagnante trova anfora vicino alla riva in Sardegna e la porta in spiaggia. L’archeologa: “Non doveva recuperarla”. Che fare

Le autorità chiedono la massima collaborazione dei bagnanti che nuotano o camminano nei pressi delle rive di mari o di fiumi, così come degli escursionisti impegnati nelle prime passeggiate in montagna. Le piogge ripetute nell'Italia settentrionale possono aver reso visibili, per dilavamento del terreno, reperti antichi. E ciò vale anche per il mare. Normalmente, le donne risultano più sensibili ai valori del territorio e spesso sono proprio loro a segnalare i ritrovamenti, chiamando gli archeologi e dimostrando un rapporto più virtuoso con lo Stato rispetto agli uomini