Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Questa è una bottiglia sigillata di vino del 335 d.C., trovata in una tomba romana. Aprirla o non aprirla? Cosa si farà

Sarebbe certo interessante analizzarne il contenuto per stabilire se la bottiglia contenga davvero vino e come sia stato trattato questo liquido, a livello di composizione. Ma l'apertura è rischiosa perché il contenuto, a contatto con l'aria potrebbe perdere diverse informazioni. Si sta allora pensando allo strumento della scansione multispettrale - che viene utilizzato nel campo dello studio e del restauro di opere d'arte, che consente, attraverso il colore, di stabilire l'origine chimica del pigmento.

Scavi archeologici. Scoperto ora un mosaico del II secolo a.C. Il tocco lieve dell’Olimpo. La Musa dalla bella voce

Nell'arte più arcaica, Calliope è raffigurata, tra le altre muse, con una lira - simbolo del nobile canto - mentre nell'era classica, dal momento in cui per ogni Musa venne identificata una specializzazione nel campo della cultura e della creatività, venne rappresentata con uno stilo e una tavoletta cerata oppure con una pergamena. Viene invocata da Omero nell'Iliade e nell'Odissea; Dante Alighieri nella Divina Commedia la invoca nel II canto dell'Inferno e nel I canto del Purgatorio

Un sacrificio agli Dei dei Galli? Gli archeologi si imbattono in 28 cavalli sepolti in una scena monumentale. La vicenda, la Storia

Fino ad ora gli archeologi hanno scavato completamente all'interno di due fosse nelle quali una dozzina di esemplari sono stati adagiati sul fianco, uno accanto all'altro e uno sull'altro, con la testa rivolta verso ovest. Le altre fosse saranno indagate successivamente. Per ora si pensa che siano 28, gli scheletri di animali, ma potrebbero anche essere di più.

Trovata resti d’azienda che produceva ostriche per gli antichi romani. Dalla Britannia a Roma. Trasporti con il ghiaccio?

A partire dall'epoca di Nerone, a Roma, il consumo delle ostriche ebbe un vero boom. È noto che nel periodo neroniano giungevano a Roma navi cariche di ostriche dalla Britannia, molto diverse da quelle raccolte lungo le coste italiane. Molti studiosi si sono chiesti come queste ostriche della Manica potessero arrivare fresche nella capitale dell'Impero, ipotizzando che fossero conservate anche grazie a uno strato di ghiaccio o in giare piene di acqua marina cambiata periodicamente durante il viaggio

L’oggetto romano “misterioso”. A cosa servivano tutte quelle stanghette. E perché tanta eleganza. Era appeso a un’abito?

Il reperto è stato portato alla luce durante la scoperta di una sezione di pavimento decorato di una residenza cittadina romana risalente agli inizi del IV secolo insieme a una serie di ceramiche, monete, spille e vari altri ninnoli, oltre ai perimetri di tre case e di una strada romana

Centurione corrotto? Archeologi scoprono messaggi di antichi romani in un forte del Mar Rosso. La vendita di animali e pali

Brani di corrispondenza di circa 2mila anni fa che giungeva probabilmente all'ufficio di un centurione romano. Il rinvenimento è avvenuto durante lo studio di un luogo in cui erano sepolti - e ciò avvenne tra il I e il II secolo d. C. - gli animali del forte, luogo che venne evidentemente utilizzato anche per gettare vecchio materiale d'ufficio

Nei campi vede un riflesso. Ecco cosa ha trovato. D’oro. L’epoca? 2000 anni fa. Le scritte, le figure cosa significano. Leggiamole

Sono state ritrovate numerose monete attribuite a Cunobelino. Sembra che egli abbia controllato una vasta area dell'Inghilterra sud-orientale, motivo per cui Svetonio lo definì "Britannorum rex" ("re dei britanni"). Appare anche nelle leggende con i nomi Cynfelyn, Kymbelinus o Cymbeline, figura che ispirò William Shakespeare per l'omonima opera teatrale. Il suo nome significa "segugio del dio Beleno" o "segugio lucente"

Uno scheletro con un grosso anello alla caviglia trovato dagli archeologi. Schiavo o condannato. L’origine, il luogo. Le “morerìe”

Le mourarias o morerías erano quartieri creati durante il Medioevo per accogliere la popolazione musulmana delle città recentemente conquistate dai regni cristiani della Penisola Iberica. Nonostante le espulsioni forzate tra il XV e il XVII secolo e il processo di assimilazione dei musulmani, il nome è rimasto in uso in varie città di Spagna e Portogallo

Archeologia a colpo d’occhio. Cos’è questa struttura. A cosa serviva. E guardate (all’interno) come viene usata oggi

La stele, quasi completamente intatta eccetto per i piedi mancanti, rappresenta un guerriero maschio armato. È scolpita in un tipo di arenaria reperibile entro pochi chilometri da Glauberg. Molti dettagli sono chiaramente visibili: i suoi pantaloni, una corazza composita, uno scudo di legno e una tipica spada in stile La Tène posta sul lato destro. L'uomo, barbuto e baffuto, indossa un gioiello con tre pendenti simile a quello trovato nella camera del tumulo 1, vari anelli su entrambe le braccia e uno sulla mano destra. Sulla testa, porta un copricapo simile a una cappa, ornato con due protrusioni a forma di foglia di vischio, una pianta ritenuta avere significato magico o religioso per i Celti, suggerendo che il guerriero potesse essere anche un sacerdote. Altri frammenti di tre statue simili sono stati scoperti nella zona, suggerendo che le quattro statue potessero trovarsi nel recinto rettangolare, forse collegate a un culto degli antenati