Il cabochon si trova all'interno di una lunetta arrotondata rialzata con un intaglio circolare che mostra un volto maschile di profilo. La fascia è costituita da un semplice cerchio tondo. La datazione dell'anello - secondo la scheda d'asta - si riferisce a un periodo compreso tra il I e il III secolo d. C.
"È stato bellissimo percorrere insieme al nostro Ercole tutte le tappe di questo viaggio. - commentano gli esponenti del Parco Archeologico dell'Appia Antica - Ci siamo meravigliati con la sua scoperta; abbiamo imparato ogni giorno di più man mano che lo studio sulla sua figura procedeva; abbiamo sognato assistendo al cantiere di restauro"
Tell el-Maskhuta si rivela come un fortificato centro di commerci, al confine antico tra l'Egitto e il Levante, che si affacciava sullo scomparso "canale dei Faraoni" antesignano di quello di Suez in Egitto. La straordinaria cittadina fortificata era stata rilevata attraverso strumenti satellitari e indagini geofisiche
Manescalchi sostiene qui che lo sguardo nell'Altrove, come un sondare omerico, dei Magi non era provocato dal decadimento fisico del dipinto di Piero della Francesca, ma costituiva una precisa scelta semantica ed espressiva. L'aggiunta di pupille, durante il restauro, ha mutato i veggenti, che ora non stanno né qui, né là
L'indagine coordinata dallo studioso conduce al manufatto etrusco-latino di Laterina in provincia di Arezzo e alle piramidi di terra del paesaggio. La presenza del maestro nella zona e il numero delle arcate originarie porterebbero alla nuova identificazione paesaggistica
Le terme da poco ritrovate furono costruite a partire dal 210 d.C. circa, con un possente intervento architettonico, testimoniato dalla presenta di muri larghi, in alcuni punti, anche un metro e mezzo. Le piastrelle marchiate con il timbro IMP indicano che il complesso termale fu costruito dall'officina imperiale quando Settimio Severo si trovava nell'area per una campagna militare del 208 d.C. in Caledonia. L'imperatore sarebbe morto 3 anni dopo - nel 211 - nel territorio attualmente parte di York, a una sessantina di chilometri da questo forte, che era stato in qualche modo dedicato a Giulia Domna, moglie dell'imperatore Settimio Severo e madre di Caracalla.
"Siamo tornati ad esplorare gli ipogei segreti di Villa Giulia - annuncia il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma - A circa 6 metri di profondità per attraversare e mappare due cunicoli, percorsi anche a carponi laddove le dimensioni non superano i 40 centimetri di altezza. Le attività di studio e documentazione della dottoressa Maria Elisa Amadasi e svolte nell'ambito della sua ricerca di dottorato in archeologia, sono tutt'ora in corso".
“I risultati ottenuti in questo lavoro costituiscono il primo rapporto sul rilevamento di oppio in reperti ossei archeologici. Questi dati hanno contribuito a fare maggiore chiarezza sulle terapie farmacologiche somministrate ai pazienti della Ca’ Granda e hanno arricchito la conoscenza della comunità scientifica riguardo alle pratiche mediche e farmacologiche della Milano del 1600”, concludono Mirko Mattia e Lucie Biehler-Gomez, paleopatologa del LABANOF e co-autrice della pubblicazione.
Il contenuto del "bricco" dimostra che il tesoro potrebbe essere costituito da pagamenti avvenuti dalle casse imperiali a un ricco privato o a un ufficio pubblico. Si tratterebbe quindi di una riserva, costituitasi in almeno 15-20 anni, e nascosta fra la fine del 472 e i primi mesi del 473
Il drappo, che copriva originariamente il defunto fino al collo, è stato trovato in una necropoli realizzata tra il tramonto dell'Impero Romano e la diffusione del Cristianesimo