L'indagine coordinata dallo studioso conduce al manufatto etrusco-latino di Laterina in provincia di Arezzo e alle piramidi di terra del paesaggio. La presenza del maestro nella zona e il numero delle arcate originarie porterebbero alla nuova identificazione paesaggistica
Le terme da poco ritrovate furono costruite a partire dal 210 d.C. circa, con un possente intervento architettonico, testimoniato dalla presenta di muri larghi, in alcuni punti, anche un metro e mezzo. Le piastrelle marchiate con il timbro IMP indicano che il complesso termale fu costruito dall'officina imperiale quando Settimio Severo si trovava nell'area per una campagna militare del 208 d.C. in Caledonia. L'imperatore sarebbe morto 3 anni dopo - nel 211 - nel territorio attualmente parte di York, a una sessantina di chilometri da questo forte, che era stato in qualche modo dedicato a Giulia Domna, moglie dell'imperatore Settimio Severo e madre di Caracalla.
"Siamo tornati ad esplorare gli ipogei segreti di Villa Giulia - annuncia il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma - A circa 6 metri di profondità per attraversare e mappare due cunicoli, percorsi anche a carponi laddove le dimensioni non superano i 40 centimetri di altezza. Le attività di studio e documentazione della dottoressa Maria Elisa Amadasi e svolte nell'ambito della sua ricerca di dottorato in archeologia, sono tutt'ora in corso".
“I risultati ottenuti in questo lavoro costituiscono il primo rapporto sul rilevamento di oppio in reperti ossei archeologici. Questi dati hanno contribuito a fare maggiore chiarezza sulle terapie farmacologiche somministrate ai pazienti della Ca’ Granda e hanno arricchito la conoscenza della comunità scientifica riguardo alle pratiche mediche e farmacologiche della Milano del 1600”, concludono Mirko Mattia e Lucie Biehler-Gomez, paleopatologa del LABANOF e co-autrice della pubblicazione.
Il contenuto del "bricco" dimostra che il tesoro potrebbe essere costituito da pagamenti avvenuti dalle casse imperiali a un ricco privato o a un ufficio pubblico. Si tratterebbe quindi di una riserva, costituitasi in almeno 15-20 anni, e nascosta fra la fine del 472 e i primi mesi del 473
Il drappo, che copriva originariamente il defunto fino al collo, è stato trovato in una necropoli realizzata tra il tramonto dell'Impero Romano e la diffusione del Cristianesimo
Ero così scioccato durante il ritrovamento... . Ho visto il cerchio dopo aver scavato 20 pollici in profondità nel campo. L'anello era sul bordo. Il sigillo con la Madonna e il Bambino era rivolto verso il basso. Così inizialmente non potevo vederlo, ma avevo capito che poteva essere un gioiello. Quando l'ho tolto l'anello dal terreno ho visto la vera bellezza. Tremavo e non riuscivo a pensare lucidamente. Il proprietario del terreno, lì accanto, era così soddisfatto come me. Ho segnalato l'oggetto come tesoro al Lancaster Museum e all'ufficiale di collegamento dei ritrovamenti. Il coroner sarà informato
Dal III secolo a.C. al II secolo a.C. i Celti bruciavano i loro morti e seppellivano i resti degli scheletri in fosse insieme ai corredi funerari. Il ritrovamento contestuale di altre sepolture, nell'area esaminata, mostra che si tratta di un cimitero sconosciuto e intatto.
Le monete risalgono all'epoca di Costantino. Forse il deposito è legato a un'area votiva romana. E' stato trovato nel punto di intersezione di tre proprietà antiche. Un tempietto votivo?
"E' la prima volta al mondo che un pilentum viene ricostruito e studiato. – dichiara il Direttore generale dei Musei, Massimo Osanna, sotto la cui Direzione del Parco di Pompei nel 2018 si sono avviate tutte le attività e la firma del protocollo d’Intesa con la Procura – Inoltre, le indagini a Civita Giuliana hanno sancito l’ attuazione di una metodologia di scavo di tutto il contesto, ormai ordinaria a Pompei, che ha visto coinvolto un team interdisciplinare di archeologi, architetti, ingegneri, restauratori, vulcanologi, antropologi e archeobotanici. L’attuale restituzione del carro al pubblico racchiude una storia ben più ampia di cura del patrimonio culturale italiano