Ecco in che modo gli artisti del XVII secolo riuscivano a promuovere il proprio lavoro. L’intervento passava attraverso la realizzazione di autoritratti, dove veniva inserito il genere dei dipinti rispetto ai quali erano specializzati
Leggi tutto Autoritratti antichi con spot pubblicitari. La promozione del mercato nell'arteSe Buonarroti piangeva, peraltro, non rise molto l’irascibile Torrigiani. Che, proprio a ragione dl suo gesto avventato, subì addirittura l’esilio da Firenze. Scultore abilissimo, Torrigiani fu segnato da quel pugno e dall'esilio; al punto che la sua reale grandezza si disperse tra l'Inghilterra e la Spagna dove morì in prigione per aver sfregiato un Cristo da lui stesso modellato; il gesto fu interpretato come un'azione sacrilega e non come una protesta nei confronti dei ritardi di pagamento da parte del committente
Leggi tutto Pietro Torrigiani – Che vita dura, dopo aver rotto il naso a MichelangeloPer molti, Mauro Corona (Baselga di Piné, 9 agosto 1950) è uno scrittore intenso ed eccentrico che vive nei boschi e un polemista tv. E' anche questo, ma soprattutto è un alpinista e uno scultore del legno. O meglio: è tutto questo, insieme. Personaggio eccentrico che ha scalato numerose vette italiane ed estere, aprendo oltre 300 vie nelle Dolomiti d'oltrepiave. È autore di svariati libri, alcuni dei quali bestseller. Risiede a Erto e Casso, in provincia di Pordenone, luogo d'origine dei genitori, che erano ambulanti, quando Mauro nacque. Dopo i primi anni dell'infanzia trascorsi in Trentino, la famiglia ritorna al paese d'origine, Erto, nella valle del Vajont in provincia di Udine (passato in provincia di Pordenone nel 1968) dove trascorre i successivi anni nella Contrada San Rocco. Fin da bambino segue il padre nelle battute di caccia come bracconiere, ed è proprio su questi monti, dove trascorse gran parte della sua gioventù, che nacque in lui la passione per la montagna e l'alpinismo
Leggi tutto Mauro Corona, lo conoscevamo come scrittore. Eccolo nella sua attività di scultore del legno. VideoUn mondo di oggetti suscitatori di stupefazione, miracolo dietro al quale c’è un solo autore: Dio. Il concetto di “mirabilia” che caratterizza il Medioevo è alla base del fenomeno delle Wunderkammer, oggetto di collezionismo nei secoli successivi
Leggi tutto Wunderkammer, Il paese delle piccole meraviglie tra uova di struzzo e unicorniIn terra piemontese, spesso la raffigurazione dell’eremita Onofrio si fondeva con quella assolutamente blasfema del mitico ed orribile uomo selvatico, anarchico sovvertitore dei valori comuni
Leggi tutto Quel santo sembra un troglodita. Peli su tutto il corpo per Onofrio l'eremita che caccia i nemiciRimasta vedova, la marchesa pensa di lasciare l'angusto e opprimente ambiente milanese per tornare a Roma, sua città d'origine, I padre spirituale, Carlo Bascapè, cerca di trattenerla disperatamente. E' in quel periodo che il giovane Caravaggio, a bottega da Peterzano, potè iniziare a pensare al trasferimento romano. Mentre la signora veniva redarguita perchè riceveva gli uomini poco vestita o addirittura permetteva loro di accostarsi al suo letto
Leggi tutto Lo scandaloso comportamento di Costanza Colonna, protettrice del CaravaggioRembrandt si pensò morto e immaginò di essere incorporato dalla moglie Saskia, come Mausolo che era finito nella coppa dell’adorata Artemisia, emblema della fedeltà coniugale. Un amore che va al di là della morte. Un sentimento che porta all’incorporazione del defunto, alla trasformazione della polvere in carne. Artemisia riceve le ceneri di Mausolo è un dipinto realizzato da Rembrandt nel 1634. Un’opera che racconta una storia sentimentale senza fine. Il titolo è stato posto al quadro in un tempo successivo alla sua esecuzione, anche se la critica non converge unanimemente sull’identità del soggetto
Leggi tutto Rembrandt sognava che la sua vedova ne bevesse le ceneri in una coppa come ArtemisiaAmbroise-Louis Garneray ebbe una vita avventurosa. Fu marinaio a tredici anni, soldato, mercante, negriero. Al fianco del terribile Surcouf assalì e depredò le navi degli inglesi, suoi mortali nemici. Poi decise di raccontare quelle mirabolanti imprese con pennelli e colori…Le opere del pittore francese con tale soggetto furono ampiamente descritte ed elogiate da Herman Melville nel Moby Dick
Leggi tutto Ambroise-Louis Garneray – L’avventurosa vita del pittore corsaro citato da MelvillePerché il Novecento ha tradotto le forme dell’arte africana in un linguaggio rinnovato? L’Occidente non era più in grado di capire il mondo nonostante scienza e tecnica. Ecco allora questo eversivo ritorno alle origini che avrebbe mutato il modo di esprimersi del secolo scorso
Leggi tutto Tzara, mio fratello e’ negro. Come e perché l’arte africana incise sul Novecento europeoI ritratti di fidanzamento. Così i nostri antenati eternavano il proprio sentimento. Sguardo languido, atteggiamento rilassato e qualche scritta vincolante. Come quella evidente del Rondani o quella misteriosa, affidata al greco antico, del Moretto. Entriamo nelle trame dell’eros e della tela
Leggi tutto Ahi, troppo desiderio. I messaggi nei ritratti di fidanzamento dei giovani del Cinquecento