Si tratta di un grande complesso esteso per più di 11 mila metri quadri che occupa parte del ciglio del pianoro di Varano, cuore del vecchio centro urbano. Negli ultimi anni, la Villa è stata interessata da diverse campagne di scavo volte ad indagare fasi edilizie precedenti del complesso e a comprendere l’estensione dell’intera struttura
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Il tratto di costa che dalla foce del fiume Naro si collega da un lato alla odierna Porto Empedocle e dall'altro al porto di Licata, si presentava particolarmente rischioso per la navigazione sia per le caratteristiche del fondale, sia per le frequenti incursioni di pirati
I ricercatori hanno inizialmente pensato che il ferro meteoritico potesse provenire da campo disseminato di "frammenti di bolide" a Twannberg, nelle vicinanze del luogo del ritrovamento, ma probabilmente i materiali di Twannberg non erano disponibili in quell'epoca. Così la freccia o il metallo da cui essa è composta vengono da molto lontano.
Il raro oggetto di legno e bronzo - poco più grande di una scatola di fiammiferi - proviene dai beni di un esponente dell'ordine tardomedievale riformato dei Fratelli della Vita Comune
La sepoltura è stata recuperata a Castel di Decima, un zona di Roma nell'Agro Romano, a sud della città, esternamente al Grande Raccordo Anulare e confinante con il comune di Pomezia
Nella villa rustica sono stati trovati almeno sei ambienti realizzati con ciottoli e malta. I sassi arrotondati caratterizzano questa zona morenica. La villa romana era protetta da un muro di recinzione
Il tempio potrebbe risalire a un periodo compreso tra il I secolo a.C e i primi anni del I secolo d.C e poteva presentare analogie con il tempio Capitolino di Brescia, nella foto qui sopra, alla nostra destra.
Nell’estate rovente, l’area semi-desertica di Los Monegros, in Spagna, ci restituisce una straordinaria storia di adattamento e sopravvivenza ai cambiamenti climatici avvenuti attorno al 6200 a.C. A ritrovarne le tracce, un’equipe di archeologi dell’Università di Pisa impegnati nel progetto “MesoHistories”, diretto da Niccolò Mazzucco, professore dell’Ateneo pisano, e Javier Rey Lanaspa, archeologo del Governo di Aragona
Attorno al 70 a.C. un incendio divorò le parti lignee della casa, il tetto e i soffitti crollarono, lasciando ceramiche e altri oggetti, nei punti in cui si trovavano. L'evento choc funse da elemento di cristallizzazione degli ambienti, seppur in gran parte divorati dalle fiamme
Adagiata a circa 160 metri di profondità sul fondale sabbioso, a Civitavecchia, la nave oneraria romana conserva un carico di centinaia di anfore romane tipo ‘Dressel 1 B’, la maggior parte integre, che hanno formato un giacimento delle dimensioni di mt. 12 di larghezza per mt. 17 di lunghezza