Dalle immagini si può arguire che sarà una stagione archeologicamente ricchissima. Tra i cospicui materiali ceramici, possiamo osservare - nelle foto scattate in queste ore - quelli che parrebbero lucerne e vasi di incinerazione, con resti dei defunti e quella che sembra una moneta, forse un naulum, l'obolo di Caronte. Il sito venne frequentato fino all'epoca tardo romana. I materiali sono stati recuperati e ora sono oggetto di valutazione di studio
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I reperti risalgono al periodo in cui la città era un vivace centro all'interno dell'Impero romano, noto con il nome di Singidunum. Gli archeologi hanno rinvenuto un totale di 14 tombe romane risalenti al terzo e quarto secolo, come ha dichiarato Milorad Ignjatović, un archeologo del Museo della Città di Belgrado, in un'intervista al sito serbo Sve o arheologiji ("Tutto sull'archeologia").
"Roma continua a restituire preziose testimonianze del suo passato: una splendida testa in marmo integra è stata ritrovata durante i lavori a Piazza Augusto Imperatore curati dalla Sovrintendenza Archeologi e restauratori sono impegnati nella pulitura e nello studio del reperto" annuncia il sindaco di Roma Gualtieri.
Il 19 febbraio del 197 i due pretendenti alla porpora imperiale si scontrarono nella valle della Saône (battaglia di Lugdunum), non lontano dal punto scavato ora dagli archeologi. Secondo ciò che su può dedurre dalle fonti antiche sembra che sul campo fossero impegnati complessivamente 150.000 armati. L'esercito di Settimio Severo doveva essere numericamente prevalente perchè poteva disporre dell'intero esercito presente sul limes renano e danubiano composto da 200.000 armati
Montebaranzone è una frazione di Prignano sulla Secchia, un Comune di circa 3800 abitanti della provincia di Modena, il cui municipio sorge a un'altitudine di 557 metri sul livello del mare. Matilde di Canossa fece di questo luogo una delle sue residenze predilette, dove vi costruì uno dei fortilizi più importanti della collina tra il fiume Secchia e il torrente Fossa. Il toponimo sembra possa derivare dal pre-latino barranca cioè burrone, oppure da nomi propri liguri o longobardi quali Barancio o Barucio
Nella fossa sono stati trovati una spada, una lancia, una fibbia per cintura, perle di vetro dorate, una fibbia - anch'essa, probabilmente dorata, in origine - e una spilla per fermare il mantello. Finora - ma lo scavo sarà effettuato nel prossimo fine settimana - non sono stati trovati resti ossei. Non è escluso che il guerriero sia stato cremato e che nella sepoltura, accanto alle sue ceneri sia stato deposto il corredo funebre
La presenza di monete romane nel tesoro può essere spiegata con una circolazione residua di materiali molto antichi, che potevano essere scambiati per il valore intrinseco del metallo, l'argento. Pertanto anche le monete fuori corso d'ogni epoca potevano essere utilizzate, dopo la pesatura
Questi frammenti erano sparsi sia tra i resti del fuoco che erano stati gettati nella fossa sepolcrale, sia all'interno dell'urna di argilla che conteneva le ceneri della cremazione. Inoltre, è stata portata alla luce una brocca a un manico, deposta come offerta sul coperchio dell'urna
La cremazione all'interno della tomba 242 era stata posta in un angolo della fossa sepolcrale quadrata. Sorprendentemente, l'analisi dei resti umani ha rivelato che si trattava delle spoglie di un bambino morto all'età di quattro o cinque anni. I familiari avevano equipaggiato abbondantemente la tomba con oggetti funerari, che erano solitamente più comuni tra gli adulti.