Archeologia – Ultime notizie ed approfondimenti

Scavi in un terreno. Portata alla luce in una tomba con tre scheletri una straordinaria spada di 3mila anni fa

L'oggetto è in un perfetto stato di conservazione perché era coperta da una sabbia molto fine che ha evitato il contatto con l'ossigeno, evitando fenomeni di ossidazione. Si tratta di un esemplare ad elsa piena. La straordinaria, originale riflettenza
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Cosa hanno trovato gli archeologi nella cloaca della città romana di Altino in Veneto. Il bilancio degli scavi

La cloaca serviva il quartiere residenziale augusteo e fu utilizzata per tutto il I secolo d.C.; durante il periodo di attività, vi transitarono migliaia di rifiuti, come oggetti buttati via o perduti, per lo più rotti, caduti o gettati dentro i tombini o nelle canalette a cielo aperto; scarti dei pasti; deiezioni di persone e animali.
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Scoperta una villa romana rustica in Campania durante i lavori per l’installazione di pannelli fotovoltaici dell’Enel

Gli archeologi in campo, che conducono lo scavo sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, hanno individuato al momento almeno due fasi edilizie distinte: una di I sec. a.C. - I sec. d. C. ed una successiva, databile al più tardi al IV sec. d. C.
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Un mausoleo romano e 100 monete imperiali trovati ora nel centro storico di Londra durante lavori edilizi

Le murature della struttura furono quasi completamente smantellate, probabilmente in epoca medievale, per essere riutilizzate altrove. Tuttavia, tutti i segni indicano che si trattava di un edificio consistente, alto forse due piani, che richiedeva grandi contrafforti negli angoli per il sostegno.
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Scavi in un misterioso edificio etrusco. Recuperata statuetta bronzea di un uomo che tiene nella mano una coppa per offerte

Si è conclusa nei giorni scorsi la quarta campagna di scavo dell'Istituto Archeologico Germanico di Roma a Vetulonia, nell'ambito dei resti di un misterioso edificio Durante le tre settimane di campagna è stata portata avanti l'indagine di un sito etrusco nei pressi di Vetulonia (Castiglione della Pescaia), nella Toscana meridionale. Il lavoro sul campo è stato condotto da Dr. Camilla Colombi (DAI Roma) e dalla dott.ssa Valerj Del Segato
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Il suo corpo era coperto di gioielli. Scavata la tomba 359. Apparteneva a una ventenne vissuta ai tempi della Fondazione di Roma

La sepoltura è stata recuperata a Castel di Decima, un zona di Roma nell'Agro Romano, a sud della città, esternamente al Grande Raccordo Anulare e confinante con il comune di Pomezia
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Trovata in un campo agricolo una spilla romana smaltata che rappresenta un drago stilizzato. Che significa?

Si può ipotizzare che la spilla possa provenire da una sepoltura, forse sconvolta nei secoli, da successive arature. L'aratro potrebbe aver disperso progressivamente, su un'ampia area, gli oggetti artigliati dall'aratro. Il materiale in cui è stata realizzata è il bronzo, con inserti di smalto.
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Scavi per l’acquedotto di Palestrina portano alla scoperta di un monumentale sarcofago romano di pietra e di un tratto dell’antica via lastricata

Il sarcofago è costituito da una cassa monolitica e da un coperchio a doppio spiovente di tufo. Le superfici interne ed esterne del sarcofago e del coperchio palesano chiaramente i segni di lavorazione lasciati dagli scalpellini che la realizzarono. Lo stato di conservazione dei resti ossei è da considerarsi piuttosto scarso, verosimilmente a causa dell’elevato grado di acidità del terreno circostante. Le ossa di presentano ancora in discreta connessione anatomica, probabilmente per l’uso di un sudario di cui non sono state identificate tracce. Al momento, per tali rinvenimenti, è possibile ipotizzare una datazione alla prima/media età imperiale
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Scavi di un pozzo. Trovati i resti di una “principessina” del Quattrocento con un ricco corredo

La temporalità del contesto è stata stabilita intorno al XV secolo, poiché lo stile ceramico di un vaso, un piatto e una coppia di ciotole è tardo azteco III (1400-1521 d.C.), il più raffinato in termini di manifattura dal regolare e le linee sottili della sua decorazione, supporti innovativi rispetto a pezzi di epoche precedenti e le sue pareti sottili.
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Una Falera romana con testa di Medusa trovata ora durante gli scavi in una caserma di 2000 anni fa

Nei tempi più antichi di Roma le falere furono utilizzate come ricompense militari romane per gli ambasciatori esteri, specialmente di origine gallica. Erano utilizzate dagli Etruschi e furono introdotti a Roma dal quinto re, Tarquinio Prisco. Al tempo di Polibio, in età repubblicana, le decorazioni erano concesse al cavaliere che aveva portato le spoglie di un nemico, mentre in età imperiale, alla truppa, ovvero legionari e ausiliari (falerati) che si erano distinti in battaglia. Erano concesse anche collettivamente ad ali e coorti. Sui monumenti romani appaiono di solito nel numero di nove, unità geometricamente uniforme. In dosso ai soldati erano disposte su tre linee, legate con corregge ortogonali a formare un pettorale, indossato poi sulla corazza, in modo da essere agganciate. Le falere potevano essere anche sfoggiate sulle insegne.
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