Archeologia – Ultime notizie ed approfondimenti

Scoperto ora un sepolcreto nella roccia. Numerosi i reperti. Statue, cenotafi, una bara di alabastro con sarcofago dipinto

Le tombe scavate nella roccia offrono diverse sepolture. L'area cimiteriale venne realizzata 5000 anni fa, ma all'interno sono state trovate anche tombe più recenti
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Studioso usa specchio leonardesco e traduce il mistero della Sfinge, adorata da un gruppo di legionari romani nel III secolo

Una scrittura ribaltata, con caratteri greci arcaici e parole incomprensibili - in proto ungherese - avrebbe spiazzato certamente coloro che non erano adepti del culto. Forse il "movente" di questa apparente stranezza fu proprio quello di velare il mistero della Sfinge, che è colei che si esprime solo attraverso enigmi
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Contadino durante lavori nel campo si imbatte in una struttura interrata a forma d’uovo. Sopralluogo degli archeologi. Cos’è

All'inizio dei lavori, l'uomo riteneva di dover rimuovere un macigno, ma poi, scavando, ha visto che si trattava di una struttura semi-ovoidale, che ha spostato trascinandola fuori dal terreno, attraverso il mezzo meccanico
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Trovano il pozzo dei tesori di 3000 anni fa scavando per realizzare un centro Poste. Offerte preziose alle divinità?

Nella cavità sono stati trovati 26 spilloni di bronzo e oltre 70 vasi di argilla di alta qualità, tutti risalenti all'età del bronzo medio (circa 1800-1200 a.C.). Le ceramiche non sono semplici oggetti d'uso quotidiano, ma sono finemente lavorate e decorate. La squadra di scavo ha rinvenuto anche un braccialetto, due spirali metalliche, un dente di animale incastonato, quattro grani d'ambra, un recipiente di corteccia, una paletta di legno, possibili festoni di vegetali intrecciati e numerosi resti botanici, sul fondo.
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Studiosi risolvono il mistero medievale dell’uomo con clava, alto 50 metri, scolpito nella roccia tenera di una collina

La datazione dell'opera, l''identità del personaggio, il raccordo tra mitologia e religione, la funzione del gigante nel territorio. Due indagini convergenti consentono di inquadrare l'opera che non è preistorica, ma che fu realizzata durante il Medioevo
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Trovato in campagna e dichiarato tesoro nei giorni scorsi misterioso oggetto prezioso risalente all’epoca di Carlo Magno

L'artigiano che ha creato l'oggetto sembra essere stato incredibilmente versatile, utilizzando una miscela di mercurio importato dalla Spagna e oro in polvere per mettere in risalto l'animale nel disegno
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Una cartolina di auguri per il Capodanno scritta 1900 anni fa sul legno. I legionari in 500 tavolette di betulla. Perché sono leggibili

Le tavole da scrittura rappresentano probabilmente la scoperta più significativa a Vindolanda e sono state previamente riconosciute dagli esperti e dal pubblico come "il tesoro più prezioso della Gran Bretagna". Queste sottili e delicate lamelle di legno, coperte da una scrittura leggera con inchiostro, sono state rinvenute nei depositi privi di ossigeno situati sopra e intorno ai pavimenti dei primi forti di legno, profondamente sepolti a Vindolanda. Costituiscono i documenti scritti a mano più antichi sopravvissuti in Gran Bretagna. Grazie a un considerevole investimento finanziario, alcune di queste tavole sono ora esposte nel Museo del forte romano, conservate in una nuova custodia all'avanguardia, ermeticamente sigillata per preservarle dall'ossigeno, dall'umidità e dalla decadimento.Come vere e proprie "cartoline" dal passato, queste tavole offrono una rara visione della vita quotidiana delle persone che abitavano e lavoravano in questo luogo quasi 2000 anni fa. Rappresentano una prospettiva affascinante e coinvolgente sulla vita privata e militare di un periodo molto diverso, pur trattando argomenti sorprendentemente familiari. Dai festeggiamenti di compleanni agli aspetti più intimi della vita quotidiana, le tavole costituiscono un prezioso ritratto di un'epoca lontana. Le tavole di Vindolanda costituiscono una vasta collezione di reperti archeologici rinvenuti nel sito dell'omonimo forte romano, situato nelle vicinanze del Vallo di Adriano nell'Inghilterra settentrionale. Questi reperti consistono in sottili tavolette di legno su cui venivano annotati con inchiostro testi di documenti ufficiali e privati durante il I e II secolo. Attualmente, sono in buona parte custodite presso il British Museum. Altre sono negli spazi espositivi del forte romano
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Scavi in piazza all’Aquila. Scoperta una statua medievale. Rappresenta un guerriero romano. L’identità, la provenienza

Gli scavi, oltre al rinvenimento di alcune sepolture senza corredo e alcuni reperti di pietre e laterizi provenienti dalla scomparsa chiesa dei Santi Giustino e Martino, hanno restituito una statua in pietra bianca, alta circa 37 cm, rappresentante un guerriero armato. Potrebbe trattarsi della raffigurazione di un nobile o, più probabilmente, di San Cristoforo, caratterizzato - secondo la consuetudine iconografica - dalla folta barba e dai lineamenti del viso marcati. Inoltre, la figura indossa un gonnellino a pieghe con vistosa cintura, alla quale è appesa una spada
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Testa marmorea del giovane Dioniso-Bacco trovata da un ricercatore in un corso d’acqua dopo piogge intense

Le piogge intense rimuovono detriti dal terreno e consentono rinvenimenti inaspettati. Le autorità si appellano al senso di responsabilità della popolazione, invitandola alla segnalazione di beni archeologici emergenti
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Un proiettile firmato Giulio Cesare trovato in campagna. Archeologi come detective verso l'”arma fumante”. Cosa racconta il piombo

La guerra si concluse con la battaglia di Munda, nell'aprile del 45 a.C., dove Cesare affrontò finalmente i suoi avversari sul campo, e li sconfisse irreparabilmente. Si trattò, comunque, della più pericolosa delle battaglie combattute da Cesare, che arrivò persino a disperare della vittoria e a pensare di darsi la morte
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