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Posts published in “Arte contemporanea”

Una scultura che suona. E sentite che meraviglia. Sembra la musica di Babbo Natale

Una musica ritmica, magica, che sembra riprodurre i suoni che uniscono il mondo sublunare a quello spirituale, attraverso un ritmo di danza e il canto di diversi strumenti di cui riproduce il suono. E' la Marble Machine, una serinette, cioè una variante di un piccolo organo chiuso in una scatola e azionato attraverso una manovella. La Marble machini è stato realizzato da Wintergatan, un gruppo musicale folktronica svedese di Göteborg. Due membri, Martin Molin e Marcus Sjöberg, facevano precedentemente parte del trio elettro folk Detektivbyrån. Un gruppo formato polistrumentisti, che esegue i brani con diversi strumenti musicali, molti dei quali rari o autocostruiti.

Mounir Fatmi, metti due santi in una sala operatoria. Una gamba bianca, una nera. Che succede?

Metti a disposizione dei Santi Cosa e Damiano - dipinti dal Beato Angelico - una sala operatoria di oggi. Come si comporterebbero ora i santi taumaturghi? E qual è il rapporto tra la guarigione umana e la guarigione tecnologica? E la medicina e la chirurgia hanno sostituito, in materia, ogni approccio spirituale complementare? Sono tante le domande che vengono suscitate dalla visione delle  opere della serie di Blinding Light (2013), un progetto che vede la manipolazione sia concettuale che visiva della cosiddetta “Guarigione del Diacono Giustiniano”, un miracolo immortalato anche in un noto dipinto, come dicevamo, del Beato Angelico. La storia narra di due santi, Cosma e Damiano - celebri per le loro capacità mediche - che una notte entrarono nella stanza di Giustiniano e gli scambiarono la gamba malata con quella di un etiope appena deceduto. Al risveglio Giustiniano si accorse quindi di avere la gamba destra guarita, ma di colore. - e qui si sviluppano altre domande sull'identità dei bianchi e quella delle persone di colore; si analizza il rapporto tra etnie diverse - . Giocata sulle sovrapposizioni fra il dipinto antico e scene di chirurgia odierna, Mounir Fatmi sorprende per l’abilità lessicale con la quale riesce ad affrontare temi di grande richiamo come l’identità etnica, l’ibridazione e la nozione di diversità con una sorprendete sensibilità culturale

Maria Lai – Ricucire il mondo, il filo d’Arianna e di Penelope

Tra il 1971 e il 1978 la sperimentazione si estende a nuove materie e nuovi linguaggi: libri e tele cucite, pani, terracotte, fino alla partecipazione alla Biennale di Venezia di un progetto multimediale di Mariella Bentivoglio.
I pani, le tele cucite, le scritture fantastiche delle fiabe e gli interventi ambientali di Maria Lai diventano così il punto d'incontro tra la memoria e la fantasia. Le mostre in Sardegna

Yayoi Kusama – Funghetti psichedelici. Vita, video e quotazioni gratis opere

Yayoi Kusama (nata il 22 marzo 1929) è una notevole artista e scrittrice giapponese. Nel corso della sua carriera ha lavorato su una vasta gamma di supporti e con varie tecniche tra le quali pittura, collage, scultura, performance art e installazioni ambientali, la maggior parte delle quali presentano il suo interesse tematico a colori psichedelici, e la reiterazione del segno, fino ad occupare ogni spazio della superficie a disposizione. Precursore dei movimenti della pop art, minimalista e dell'arte femminista, Kusama ha influenzato i contemporanei come Andy Warhol e Claes Oldenburg. Anche se in gran parte dimenticata dopo la sua partenza dalla Grande Mela e, pertanto, in seguito all'uscita dalla scena artistica di New York, nei primi anni 1970, Kusama è oggi riconosciuta come uno dei più importanti artisti viventi giapponesi, e una voce importante dell'avant-gardeavant-garde

Art is trash. La spazzatura diventa una tela da impressionare

Tra mura scrostate, grigi scorci dall'appeal discutibile ecco comparire fumettistici e grotteschi personaggi - pupazzi ripieni di spazzatura - che ravvivano la street londinese. E fin da subito è un successo. Mostri, mostriciattoli, improbabili cavalieri e ominidi ben poco attraenti animano ironiche vignette che hanno conquistato il cuore di turisti e degli abitanti della capitale inglese

I falsi nell’arte contemporanea e del Novecento. Le tecniche più diffuse, come premunirsi

Per quanto tutto risulti falsificabile, è da notare il fatto che, per le opere contemporanee, si tendono a considerare di rilievo dirimente i passaggi di proprietà e, soprattutto, se esiste, una prova di vendita dal gallerista del pittore o dal pittore stesso al primo cliente. Passaporto facilitato per quei dipinti che vennero acquistati dal primo proprietario nel corso di una mostra dotata di un catalogo nel quale appaia l'opera in questione e risulti una ricevuta di vendita di quell'opera stessa. I CAPITOLI DI "COME GUADAGNARE CON L'ARTE" PROSEGUONO NELLE PAGINE SUCCESSIVE, ALLE QUALI SI ACCEDE CLICCANDO SUI NUMERI PROGRESSIVI, POCO QUI SOTTO.

Ricordi le principali opere di Warhol? Eccole nel video. E il suo segreto del successo?

Andy Warhol diede una forma linguistica semplice, compiuta e riproducibile al linguaggio americano dell'arte, che presto divenne universale. In fondo questo ottimo grafico pubblicitario non di discostò mai dalla propria matrice professionale. E l'America scoprì che la propria espressione artistica poteva essere più legata alle forme di articolazione pubblicitaria che alle complesse - e per certi aspetti tormentante - forme di rappresentazione dell'io in ambito europeo. La lingua di Warhol è usata al plurale. Noi siamo la patria di Marilyn. Noi abbiamo inventato la Coca -Cola. La nostra zuppa è comoda e sfama il mondo

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Lee JeeYoung costruisce sogni in 6 metri per 3. E li fotografa. Il video delle opere

La fusione dei generi e delle arti è una tensione fortemente avvertibile in parte dell'arte contemporanea. Essa trova un eccelso compimento nelle opere dell'artista coreana Lee JeeYoung (Seoul,1983) che unisce fotografia, installazione e performance. Nell'ambito fotografico si assiste, in modo crescente - anche a causa della diffusione di mezzi tecnologici che consentono di riprodurre facilmente la realtà - a uno spostamento dei fotografi-artisti in direzione di mondi ricreati, che superino il criterio della presunta oggettività dell'obiettivo