Impressionisti

Aline, la moglie di Renoir. Passione, sentimento e dolcezza della piccola grande Musa. La sua storia d’amore, i “suoi” quadri impressionisti

Gli spettatori eleggono Aline come donna di un’ideale, magnifica normalità. A differenza delle modelle professioniste, che venivano dal mondo di mezzo in cui si fondevano opportunismo, prostituzione o ricerca di un ricco da cui farsi mantenere, Aline aveva il candore…

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Monet, la gazza e la neve. Il silenzio. Le luce, le ombre colorate. Svelati i segreti tecnici del maestro impressionista

L'opera, per quanto sia stata realizzata in più fasi, dimostra l'osservazione diretta degli effetti naturali della luce. Alla fine degli anni Cinquanta dell'Ottocento, il paesaggista francese Eugène Boudin (1824-1898) introdusse Monet alla tecnica della arte en plein air. La pittura dal vero era stata facilitata dall'invenzione dei tubetti in metallo che contenevano i colori (1841) e della commercializzazione del cavalletto portatile. Boudin e Monet avevano trascorso l'estate del 1858 dipingendo insieme, sur le motiv, cioè con il soggetto, in questi casi naturale, di fronte. "Se sono diventato un pittore", avrebbe detto Monet, lo devo a Boudin." Anche nell'ambito dei paesaggi di neve, Monet non si sottraeva dal confronto diretto con la realtà.
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I segreti della Piccola ballerina 14enne di Degas, musa dell’artista. Sognò di danzare, ma poi entrò nella malavita

I quattordici anni erano il periodo più difficile per una adolescente e, soprattutto, per una ballerina. Accanto alla perdita del respiro dell'infanzia e al caos della pubertà, la giovanissima Marie doveva affrontare una porta sempre più stretta che avrebbe potuto portare all'Opera. Ma non ci volevano distrazioni, così frequenti, invece, negli allettamenti o nel male conclamato, nel suo ambiente d'origine. Degas coglie così una giovanissima nel momento del tormento. Il tutù, i veli, gli abiti da palco sognanti non nascondono la paura, il disagio, il dolore o il distacco di Marie all'apparir del vero. E quant'egli contribuì chiamandola a fare la modella o, forse, trasformandola in una piccola amante, a distoglierla dal progetto?
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Quando e perché i pittori iniziarono a firmare le proprie opere per vendere la propria firma. Claude Monet e la sua grafia

Nell'Ottocento l'artista si trova a produrre in modo nuovo. Nei secoli precedenti, in genere, il pittore dipingeva secondo un contratto di committenza e legava la propria opera all'esigenza del cliente. Nell'Ottocento si assiste, invece, soprattutto nella cosiddetta pittura di cavalletto, a una produzione di tele dipinte che prescinde dalla domanda di mercato, ma che tende a creare una griffe,a imporla. E' materiale che non viene ordinato, ma viene prodotto, precedendo il desiderio d'aquisto dell'acquirente, come avviene in una fabbrica. Si creano così atelier-magazzino, si molpiplicano le mostre personali, mentre i Salon mantengono una connotazione fortemente permeata dall'accademia, che trasformava ogni grande mostra, sempre collettiva, in una sorta di concorso tra gli artisti, ai quali venivano poi assegnati lavori, come nell'Ancien régime
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Gauguin e la neve. L’abbandono dell’impressionismo, la scelta simbolista

Paul Gauguin dimostra la svolta che egli compie rispetto ai propri precedenti impressionisti. Le linee di chiusura, simili a quelle del disegno aumentano; quanto un'idea, in questo caso, fiabesca o favolosa. E' l'aura immateriale che l'artista cerca nel soggetto, evitando di dipingere da vero, ma realizzando le proprie opere in studio, senza l'ossessione dell'esattezza fotografica
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Pierre-Auguste Renoir, qui filmato autentico. Così dipingeva vincendo la malattia che gli torceva le mani

La violenta artrite deformante che colpì Pierre-Auguste Renoir (1841-1919). in tarda età non gli impedì l'esercizio artistico né la realizzazione grandi e importanti dipinti come Le bagnanti, ultimo canto monumentale alla donna, al nudo femminile, al corpo dell'altra metà del cielo dal quale egli coglieva l'inesausta forza della vita
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Un’invenzione botanica portò Monet a coltivare e dipingere ninfee. Perché? Il video

La svolta che Monet impresse alla propria pittura, passando dal paesaggio a campo largo, alla visione ravvicinata di porzioni di natura che preludono alla via dell'informale, fu consentita, oltre alle esigenze del pittore di rinnovare le modalità di rappresentazione dell'istante di luce, dal mercato della botanica che, proprio in quegli anni, si apriva all"invenzione", attraverso incroci tra specie esotiche e la bianca europea, delle ninfee colorate. In precedenza, da noi, questi fiori delle acque stagnanti erano nivei. Ma all'esposizione universale del 1889 Latour-Marliac, un possidente appassionato di giardini, presentò le nuove varietà, che conquistarono il pubblico e che gli valsero il primo premio nella propria categoria
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Toulouse-Lautrec guarda Degas. 80 opere in mostra, una partita doppia tra stile e soggetti

Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901) aveva 30 meno di Edgar Degas (1834-1917). Il giovane Henri scoprì l'opera del celebrato collega durante il periodo del suo apprendistato a Parigi. Rimase folgorato, facendo visita a una famiglia di amici musicisti, da un quadro appeso nel loro appartamento: il ritratto di Marie Dihau al pianoforte. Il giovane Toulouse-Lautrec decise allora di confrontarsi con lo stesso soggetto
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L’ossessione per l’ora e il luogo. Cosa nasconde la veduta veneziana di Monet venduta a 28 milioni di euro

L'opera venduta da Sotheby's è una delle 37 tele di soggetto veneziano che l'artista durante il soggiorno veneto. La ricorrente visione del Canal Grande, le opere dedicate a San Giorgio Maggiore, al Rio della Salute; ai Palazzi Dario, Mula, Contarini e al Palazzo Ducale
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Nubi, nuvole e cielo nell’arte – Nei quadri indicano i cambiamenti della visione del mondo

Il tratto filosofico che domina l’ampio segmento d’ogni epoca incide in maniera vincolante nell’ambito della rappresentazione; e l’indicatore del cielo - come elemento scenografico maggiore, dotato del potere di irradiare luce e di permeare ogni angolo del dipinto - gioca un ruolo centrale nel delineare gli snodi del pensiero
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