Una mostra - allestita alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione a Mamiano di Traversetolo presso Parma - che riunisce oltre 80 opere del Maestro e degli altri grandi protagonisti della Pop Art americana; per evidenziare sia la sua originalità che la sua appartenenza a uno specifico clima, sono presenti infatti, a confronto con quelle di Lichtenstein, anche opere iconiche di Andy Warhol, Mel Ramos, Allan D’Arcangelo, Tom Wesselmann, James Rosenquist e Robert Indiana. Un appuntamento unico nel suo genere, reso possibile grazie alla collaborazione della Fondazione Magnani-Rocca con celebri musei internazionali e prestigiose gallerie e collezioni private
La maggior parte delle opere antiche descritte dagli antichi storici romani risultano perdute. Con il fine di recuperarle visivamente,alcuni artisti del Rinascimento, tra i quali Botticelli, applicarono l'ekfrasis, cioè la traduzione delle parole in immagini. Quelle antiche descrizioni permisero di riavvicinarsi ai capolavori perduti, a dipinti fantasma, facendoli rinascere. Nell'articolo, in pdf, un viaggio nella ricostruzione delle opere dei titani dell'antichità, recuperate dai grandi del Rinascimento
Fu lo stesso Kandinskij a rilevare in una sua dichiarazione la nascita dell'arte astratta. L'acquerello si presenta come uno schizzo informe riconducibile, in ogni parte isolata, a uno scarabocchio infantile, che viene giustapposto all'altro e, via di seguito, fino ad ottenere un ritmo cromatico e musicale, fluttuante. L'artista immaginò che l'arte del proprio tempo, troppo sofisticata e attenta al fenomeno ottico, dovesse ripartire da zero e imboccare, con rapidità, nuove strade per raccontare l'autentica verità dell'uomo e lo Spirito. Cosa avrebbe visto un bambino, nei giorni successivi alla nascita' Quali strutture coglievano i piccoli occhi dei neonati?
L'arte contemporanea, a Melle, in Francia, viene esposta in chiese romaniche, palazzi, luoghi straordinari e miniere d'argento. A questo luogo misterioso, nelle viscere della terra, è stato affidato Parts of a Lighthouse di Yoko Ono. L'idea fu stesa, per iscritto, come un progetto e un'aspirazione, dall'artista, nel 1965: "Installi i prismi in determinate ore del giorno, in una sorta di luce serale che li attraversi; e la casa di luce appare come un'immagine in cui puoi entrare, se lo desideri. La casa della luce non dovrebbe funzionare tutti i giorni, proprio come il sole non splende ogni giorno. " Leggendo questa descrizione nel catalogo di una mostra nel 1967, John Lennon chiese a Yoko Ono di costruirne una per il suo giardino. La chiamano "La casa del fantasma". Un invito ad entrare nello spazio immateriale in cui sono appaiono i ricordi.
Le ventuno opere di Lo Feudo, nei limiti di un approccio meramente tecnico e meticolosamente analitico, offrono oltremodo delle similitudini con le opere del miniaturista di moda Giambattista Gigola (1767-1841), i cui ovali ritraggono su avorio frontalmente dei soggetti di personalità a lui contemporanee in un genere allora molto in voga che si rifaceva soprattutto agli esempi di Rosalba Carriera e Anton Raphael Mengs. Questo tema centrale nella rivelazione di identità individuali, un genere silenzioso di soggetti che non cerca né di parlare né di esprimersi, fa parte di una ritrattistica che eventualmente sarà rimpiazzata dall’avvento del procedimento fotografico conosciuto come «dagherrotipo»
Foreste delle fiabe, ma anche gli stessi intrichi vegetali, dominati da alberi altissimi, che troviamo nella pittura gotica, in Sant'Eustachio di Pisanello, ad esempio. Il mistero della foresta. Il cuore pulsante del mondo. Ma anche la foresta degli edifici gotici, essi stessi boschi di pietra, in cui avviene il prodigio della discesa dello Spirito. Dopo aver impostato i lavori nelle dimensioni della pittura da cavalletto, Jospin ha, nel tempo, dilatato i quadri-sculture in boschi articolati in foreste, che si interconnettono con misteriose pareti di rocce stratificate. Ma come ottiene questi alberi? Per il fondo sono utilizzati bancali da trasporto, di legno, messi in verticale con i piedi rivolti verso lo spettatori
Il notevole ingrandimento che è permesso - con un meccanismo elettronico progressivo - a fine pagina, consente di osservare da vicino questo monumentale dipinto di Giovanni Boldini, permettendoci di giungere alle fibre della tela. L'opera, realizzata nel 1907, ad olio, (227 x 118 cm), esposta alla Galleria Nazionale di Arte Moderna a Roma, raffigura Geneviève "Ginette" Lantelme o Lanthelme (nata Mathilde Hortense Claire Fossey, 20 maggio 1883) attrice teatrale francese, icona della moda e cortigiana. Considerata dai contemporanei come una delle donne più belle della Belle Epoque viene ricordata per le misteriose circostanze della sua morte: nella notte tra il 24 e il 25 luglio 1911, cadde dallo yacht di suo marito, Alfred Edwards
La tecnica è coincidente a quella del grattage, ma mentre, generalmente, il fondo e il supporto erano preparato dagli artisti, oggi, poichè è chiesta visivamente la massima pulizia e compattezza dell'opera, si lavora su supporti di tipo industriale. Il disegno si ottiene con una sorta di pennino o con un lama adatta alla lavorazione stessa. Rimuovendo lo strato superiore - nero - si ottiene il bianco sottostante. Se la rimozione del materiale attraverso il graffio è meno netta si ottengono ciò che appariranno come grigi
Con le aste, venditore non deve mettersi alla ricerca dell'acquirente. Non deve andarsene in giro con fotografia e quadro od oggetti. Non deve rispondere a coloro che hanno letto una sua inserzione di vendita su un giornale o su un sito on line. Non è costretta a invitare potenziali, sconosciuti clienti a casa propria affinché prendano visione dell'opera. Non deve perdere tempo. Gestisce on line - da casa, sul posto di lavoro, in vacanza, in viaggio - le poche operazioni richieste. Non deve incontrare nessuno. E mantiene una privacy assoluta. Questo è perfetto anche per chi vuole esercitare un'attività non episodica, ma vuole trasformare questa occasione in un lavoro. Il lavoro più libero e più bello del mondo. Senza orari, senza sede, senza padroni. Senza la necessità di essere "auto-muniti", senza dover spendere in auto o benzina
Wynn Bullock (18 aprile 1902 - 16 novembre 1975) è un noto fotografo americano del 20 ° secolo, il cui lavoro è incluso in oltre 90 importanti collezioni museali in tutto il mondo. Ha ricevuto notevoli consensi dalla critica. Durante la sua vita, ha pubblicato numerosi libri ed è menzionato in tutte le storie standard della fotografia moderna