Un set ben conservato di quattro contenitori canopici di calcite con tappi di calcare è stato accidentalmente scoperto nell'area di un sito archeologico di Ehnasya el-Medina, in Egitto. I vasi canopi, o canopici erano usati nell'Antico Egitto per conservare le viscere estratte dal cadavere durante la mummificazione e rappresentavano una caratteristica costante funebre egizia.
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Si trattava probabilmente di due individui di sesso maschile di almeno 55 anni. Durante la rimozione delle vertebre cervicali e del cranio di uno dei due scheletri, sono emerse tracce di materiale organico, verosimilmente un involto di stoffa. All’interno sono state trovate, oltre a cinque elementi in pasta vitrea identificabili come vaghi di collana, sei monete. Due denari in argento: un denario repubblicano, databile alla metà del II sec. a.C., e un altro denario, più recente, da riferire alle produzioni di Vespasiano. Le restanti monete in bronzo (due sesterzi, un asse e un quadrante), erano anch’esse coniate durante il principato di Vespasiano e pertanto di recente conio.
Questi pezzi raffinati sono caratteristici di grandi edifici pubblici su larga scala. Anche nella Cesarea romana, tali elementi architettonici erano fatti di pietra locale ricoperta di gesso bianco per apparire come marmo. Qui si parla di marmo autentico.
Un tratto del basolato romano è perfettamente integro, a lato della strada attuale. Comune e Soprintendenza intendono valorizzare queste vestigia, contemperando le esigenze del traffico con la valorizzazione archeologica
A distanza di oltre quarant’anni la Fondation Beyeler riunisce ora per la prima volta otto quadri di grande formato che Basquiat dipinse nel 1982 nella città italiana di Modena - per un’esposizione concordata che alla fine, però, non si tenne - , oggi custoditi in collezioni private statunitensi, asiatiche e svizzere.
Nei pressi, a terra, è stato trovato un grosso contenitore che reca ancora depositi di una sostanza organica bianca che è stata inviata in laboratorio per stabilirne la natura. Probabilmente le piccole divinità antropomorfe hanno un collegamento rituale con l'ampio contenitore. Protettrici celesti che differenziavano le loro azioni di protezione, antenate?
Il Comune sardo di Gesturi ha annunciato, in queste ore, il ritrovamento di un lungo pugnale in bronzo. La scoperta è avvenuta durante lavori di valorizzazione e messa in sicurezza del proto-nuraghe Bruncu Maduli - svolti con un finanziamento di 100.000 - che ha previsto anche scavi e restauri archeologici. L'arma è stata consegnata alla Soprintendenza, ma l'ente municipale auspica che essa possa essere destinata al Museo della giara di Gesturi.
La moneta - che pesa 1,33 grammi e ha un diametro di 12 millimetri - rimane, per ora, affidata a chi l'ha trovata. Si può presumere che il reperto sia dichiarato tesoro e che possa essere acquistato, a prezzo di mercato, da un museo o da un'istituzione culturale della zona.