Un appassionato di metal detector, britannico, ha trovato una moneta medievale, nel terreno, appena fuori dal cancello di casa. Stava sistemando il proprio rilevatore e, durante una semplice prova per la messa a punto, ha fatto oscillare il sensore che ha rilevato il metallo. Si è chiesto cosa potesse essere sepolto, in quel punto così vicino al cancello stesso casa. E certo ha pensato che fosse un lacerto di un metallo, recente. Notevole è stata la sorpresa quando ha scavato e, nel terreno, ha trovato una bella moneta di 1200 anni fa.
Matthew Hepworth – questo il nome dell’appassionato di ricerche con il metal detector – ha portato alla luce un penny di Enrico III, che si stima sia stato coniato tra il 1222 e il 1236 a Canterbury.
Bare, il luogo in cui è stata trovata la moneta, è un sobborgo di Morecambe, nel Lancashire , in Inghilterra, nel quale risiedono poco più di 4mila persone.
Mattiew si concede da 30 anni la passione per il metal detector, che condivide con un amico. Con lui, nel 1997, ha trovato un tesoretto vichingo d’argento, poi acquistato dal Lancaster Museum. Quindi 28 monete d’argento romane. Hanno individuato e segnalato all’autorità anche tombe dell’età del Bronzo e d’epoca romana.
I due amici si attengono alle disposizioni della legge britannica. Concordano la loro entrata in un campo con il proprietario del terreno stesso. Perlustrano e segnalano gli oggetti all’autorità. La legge britannica prevede un diritto di prelazione da parte di organi statali, a prezzo di mercato, nel caso l’oggetto sia considerato tesoro. Chiunque segua le procedure può incassare i proventi della vendita dell’oggetto e divide la somma con il proprietario del terreno.