Un’area industriale degli antichi romani scoperta in Abruzzo. La potenza del ferro per la colonizzazione

Sono venute alla luce le tracce di un’area industriale, in particolare di una forgia per la lavorazione del ferro, legata all’arrivo dei primi abitanti dell’area che alla fine del terzo secolo a.C. occuparono il sito dove sorgerà prima la colonia di Pollentia, alla fine del secondo secolo a.C., e quindi, in età imperiale, il centro urbano di Urbs Salvia. Questo è il risultato delle annuali campagne di scavo condotte dall’équipe del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, guidata da Roberto Perna e composta anche da oltre 30 studenti dell’Ateneo
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Si studia la Grotta di Altamura e lo scheletro che brilla. La singolarità del teschio dell’uomo-unicorno

Lo scopo è quello di promuovere la conoscenza del sito altamurano nelle sue differenti sfaccettature attraverso un evento multidisciplinare, in cui porre in dialogo attori della tutela e della ricerca afferenti a istituzioni di ambito nazionale e internazionale
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Tesori sepolti dell’Età del Bronzo: scoperte due tombe regali ricche di storia e di splendore

"Ciò che distingue le tombe a camera recentemente scoperte da quelle precedentemente scavate è il numero di manufatti e la loro magnifica qualità. - dice il professor Fischer, archeologo, responsabile della missione - Da sole due tombe sono riemersi 500 oggetti, molti dei quali sono costituiti da metalli preziosi, gemme, avorio e ceramica di alta qualità . Circa la metà dei manufatti è stata importata da culture vicine. L'oro e l'avorio provenivano dall'Egitto. Pietre preziose, come il lapislazzuli blu, la corniola rosso scuro e il turchese blu-verde, sono state importate rispettivamente dall'Afghanistan, dall'India e dal Sinai. Le tombe contengono anche oggetti in ambra provenienti dalla regione baltica".
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Gli archeologi in Sicilia lavorano di notte. Sperimentazione con luci ecologiche nella colonia distrutta dai terremoti

Al centro della ricerca, l’approfondimento delle conoscenze del Piano del Tamburino, un pianoro situato ad Himera alta, a circa 90 metri sopra il livello del mare, che negli ultimi decenni è venuto alla luce grazie alle indagini condotte dall’università elvetica, con la collaborazione del Parco archeologico di Himera, Solunto e Monte Jato, diretto da Mimmo Targia
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Ehi, tirate la corda! Altre splendide ceramiche medievali e rinascimentali trovate nel Pozzo delle meraviglie a Orvieto

"A -11,15 metri termina lo scavo del pozzo del convento di San Pietro in Vetere a Campo della Fiera. - dicono i membri del gruppo che si occupa del Campo - Una indagine complessa, soprattutto per la presenza dell’acqua di falda che riempie il pozzo per oltre metà della sua altezza. Per questo non possiamo non ringraziare gli amici della ASSO - Archeologia Subacquea Speleologia Organizzazione, archeospeleosubacquei di lunga esperienza e la società IRE4 di Orvieto che ha gentilmente messo a disposizione le pompe idrovore. I numerosi reperti recuperati ci aiuteranno a ricostruire la storia di questo territorio dal XIII al XVII secolo".
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Scavi al villaggio del Lucone, Età del Bronzo. Recuperati tanti vasi e una “bacchetta magica” per…

Il villaggio venne fondato - come testimoniano i pali e i materiali lignei più antichi dell'insediamento preistorico - 4000 anni fa, nei pressi di un piccolo lago, tra le colline immediatamente a ovest del lago di Garda. Le abitazioni erano realizzate su palafitte
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Il mistero della “Tomba di Attila”: trovata tomba di un guerriero unno, sepolto con il cavallo e 100 oggetti d’oro

L'uomo è stato sepolto con il proprio cavallo, con armi e oggetti d'oro, tra i quali una maschera aurea della quale sono rimasti frammenti. La sepoltura risalirebbe a un periodo compreso tra il IV e il V secolo d. C.
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Nuovi, splendidi reperti riemergono dagli scavi di Stabia, una della cittadine coperte dall’eruzione del Vesuvio

Si tratta di un grande complesso esteso per più di 11 mila metri quadri che occupa parte del ciglio del pianoro di Varano, cuore del vecchio centro urbano. Negli ultimi anni, la Villa è stata interessata da diverse campagne di scavo volte ad indagare fasi edilizie precedenti del complesso e a comprendere l’estensione dell’intera struttura
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