Camille Claudel, sorella del poeta, fu allieva, modella e amante di Rodin. Lei voleva sposarlo, lui non voleva lasciare la moglie. Un rapporto forte e sensuale, fatto di carne, di desiderio e di scultura. Lei fu soprattutto un'ottima scultrice, che giunse a influenzare il più celebre compagno. Una vita tormentata e segnata dalla follia.
Per restare a un piccolo tratto del Novecento: potete immaginare Bonnard senza Marthe (sono almeno 146 i dipinti e circa 717 disegni in cui appare)? Dalì, senza Gala? Picasso senza Fernande, Dora, Jacqueline? Monet senza Blanche? Renoir senza Gabrielle? Maurice Denis senza Martha? Maillol senza Dina Vierny? Vuillard senza Misia? Giacometti senza Annette?
Françoise Gilot, nacque il 26 Novembre 1921 a Neuilly-sur-Seine (Hauts-de-Seine), in Francia. Artista molto attiva fino a tardissima età - anche dopo i 90 anni non ha smesso di dipingere per dieci-dodici ore al giorno - scrittrice e pittrice, fu la giovane moglie di Picasso, madre di Claude (1947) e Paloma (1949)
Abbandonò gli studi di giurisprudenza, assecondando la sua passione per l'arte e seguendo le orme di sua madre, un' acquerellista. All'eta di 22 anni, nel maggio 1943, incontrò Pablo Picasso, 62enne, quando l'artista era ancora amante di Dora Maar. Come è ben noto, Picasso era un corteggiatore squisito, gentile e instancabile, atteggiamento che poi, generalmente cambiava nel momento in cui il rapporto si sviluppava. Fu così che, nonostante la notevole differenza d'età, Francoise, diventò, l'anno successivo, la sua compagna e musa- lui la rappresentò spesso nelle sembianze della donna-fiore - e mantenne un ruolo centrale nella vita del maestro, fino al 1954, quando i due si separarono e lei se ne andò da casa con i due bambini
Modella, fotografa, musa, prima donna reporter di guerra a documentare gli orrori dei campi di concentramento liberati dalle truppe americane, icona del Novecento. Lee Miller è stata tutto questo e molto di più, ha attraversato la vita con passione e determinazione. E la vita l’ha ricambiata con amore e amici, ma anche con dolore e riconoscimenti postumi o quanto meno tardivi. Ora una mostra renderà giustizia a questa donna tanto bella quanto brillante e talentuosa togliendola dall'ombra di Man Ray che l'ha sempre accompagnata per svelare il loro rapporto profondo quanto complicato in maniera più oggettiva: Man Ray, prima suo insegnante, poi amore e infine grande amico.
Nuovi elementi fondamentali emergono da uno studio di Bernardelli Curuz al quale Stile arte ha chiesto di produrre un saggio - tutto basato sulla rilettura di tutti i documenti e dei dipinti - che potesse offrire, in ogni dettaglio, la vicenda sentimentale che unì il pittore Edouard Manet alla giovane collega Berthe Morisot. L'autore si è mosso azzerando ogni pregiudizio ed ogni verità storica convenzionale, ripartendo da zero e mettendo in linea date, ore e moventi, come può essere costruita un'inchiesta. Un'inchiesta rispettosa dei protagonisti e senza condanne, che promuove la ricerca - totalmente inedita, nelle modalità - di un quadro che sta al di là di ogni facile insinuazione. Cosa accadde tra Berthe Morisot ed Edouard Monet? Ecco un racconto-verità, dolce e struggente, da leggere in queste ore estive, come si potrebbe leggere un racconto d'amore
Un legame molto intenso, una grande storia d'amore e di pittura che va oltre la morte. Jeanne Hébuterne, divenuta poi artista e compagna di Modigliani, è nata Meaux , in Seine-et-Marne , in Francia , il 6 aprile 1898 ed morta suicida a Parigi , il 25 gennaio 1920, a 21 anni. Le quotazioni dei disegni e dei dipinti di Jeanne Hebuterne
Secondo gli studiosi del pittore francese sono almeno 146 i dipinti e circa 717 disegni in cui lui appare. Il poeta Raymond Carver ha dedicato una poesia a "I nudi di Bonnard". Con un linguaggio quotidianamente dimesso, il poeta coglie il fulgore della modella-moglie del grande pittore francese, il desiderio che appartiene alla quotidianità dell'eterno, il tempo frenato in un corpo giovane per sempre, al di là della morte.
Il sentimento pubblicamente inconfessabile per la modella ispirò al Divin fanciullo la produzione di liriche d’impianto petrarchesco dominate dal grande trasporto, dall’elevazione e dalla necessità del silenzio. Dai dipinti agli scritti per entrare nel mondo dell’amore che innalza in direzione dell’Assoluto
"Sono tornata in Francia con il mio fidanzato e, nel 1954, ho conosciuto Picasso a Vallauris. E 'stata un'esperienza meravigliosa che ha cambiato la mia vita. In tre mesi, Picasso dipinse circa 40 dipinti di 'Sylvette'. Dopo essermi trasferita a Parigi, ho avuto la mia primo figlia, Isabel, nel 1963. Mio padre mi ha incoraggiava a dipingere, e sebbene spintoaa creare, ho iniziato a dipingere sul serio a 45 anni quando vivevo a Dartington Hall con tre figli."
A differenza delle modelle professioniste, che venivano dal mondo di mezzo in cui si fondeva opportunismo, prostituzione o ricerca di un ricco da cui farsi mantenere, Aline aveva il candore evidente di chi cresce all'interno di un contesto di forte moralità. E ciò sembrava contrastare con le sue forme eccessive e con una carica erotica non conscia, ma ancora coperta dal candore di ragazzina. Renoir fu travolto da eros e sentimento e con lei scoprì la dimensione della pittura di nudo. In ogni opera in cui Aline appare senza veli si avverte, da parte del pittore, l'ammirazione assoluta e l'amore per quella donna, che restava pura come una adolescente pur essendo, eccessivamente donna. Non può sfuggirci, osservando i dipinti con quale affetto assoluto l'artista accarezzi le sue forme, le conduca all'interno di se stesso, trasformando l'oggetto del proprio amore in un'autentica dea