lucio fontana

Capolavori del secondo dopoguerra: la GNAM di Roma porta l’arte moderna a Torino

Dal 19 ottobre 2024, le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino ospiteranno la mostra straordinaria intitolata “1950-1970. La grande arte italiana”, un’esposizione che raccoglie 79 opere provenienti dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (GNAM) di Roma. Per la…

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Il quadro astratto di Apelle che era un cult per i Cesari

L'amore per l'arte concettuale ed astratta, rappresentata in un quadro, risale almeno ai tempi di Giulio Cesare. Due linee tracciate da Apelle su una ravola vuota suscitarono, come il taglio di Fontana, ammirazione e consensi. Oltre ai motivi di pulizia estetica che rasentavano l'ordine estremo del nulla, l'opera era ammirata anche perchè dotata di un'ottima griffe, quella del pittore greco Apelles ( Colofone ca. 375-370 a. C.– fine IV secolo a.C.). Attorno al quadro, come accade a certe opere astratte, fu tramandata o artatamente costruita dal mercante che aveva piazzato l'opera la narrazione di un vicenda prodigiosa sotto l'aspetto pittorico. Due linee indicavano l'autografia di Apelle. La terza era invece stata tracciata un un ottimo pittore di Rodi, Protagenes. Il grande Apelle, curioso di vedere le opere del collega, si era recato da lui, senza preavviso aveva trovato lo studio deserto. Una vecchia, che, da un cantuccio, svolgeva opera di sorveglianza dello studio, chiese ad Apelle chi fosse, così da poterlo dire al padrone, quando fosse tornato.
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Lo spazialismo e Fontana – Così le navicelle spaziali modificarono la nostra percezione

Tra i futuristi e Fontana, il “fil rouge” è la materializzazione del futuro, la concretizzazione dello spazio con l’impiego dell’energia, la sintesi tra colore, suono, movimento, interagenti in una unità ideale e materiale allo stesso tempo. In entrambi i casi, lo spazio è il luogo d’azione del dinamismo, la tecnologia diventa una concreta possibilità di superare il concetto fisico dello spazio, elevandolo a pensiero puro
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Mostra | Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana

LA MOSTRA | A Palazzo Strozzi, Firenze, la rassegna propone una suggestiva riflessione sul rapporto tra arte e sacro attraverso i capolavori di celebri artisti italiani e internazionali, tra cui: Domenico Morelli, Gaetano Previati, Felice Casorati, Lorenzo Viani, Gino Severini, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Emilio Vedova, Vincent van Gogh, Jean-François Millet, Edvard Munch, Pablo Picasso, Max Ernst, Georges Rouault, Henri Matisse
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Dalla nascita dell'universo all'origine dell'arte. La mostra a Novara

Dal 29 novembre al 6 aprile 2015, al complesso monumentale del Broletto, un percorso di milioni di anni alla scoperta del Big Bang e dell’impulso creativo, in cui convivono i disegni originali di Galileo Galilei e la rappresentazione del mito di Atlante nelle opere del Guercino, le teorie di Newton e il mito di Medusa.
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