Un oggetto bronzeo risalente al periodo della conquista romana della Britannia è stato trovato in un campo dell’Essex, in Inghilterra, e denunciato alle autorità britanniche nelle scorse ore. Il ritrovamento è avvenuto nelle campagne di Willingale, un villaggio e parrocchia civile di circa 500 abitanti, appartenente alla contea della Foresta di Epping. Il reperto è stato portato alla luce da un appassionato di metal detector, che stava conducendo una ricerca nei campi.
Si tratta di un bracciale incompleto – fu probabilmente spezzato – realizzato in lega di rame, classificato come Crummy Type A, prodotto in un periodo compreso tra il 43 e il 100 circa.
“Il bracciale è a pianta penannulare – cioè un anello aperto da un lato, ndr -, anche se ora leggermente piegata, e a sezione rettangolare con allargamento e ingrossamento nella parte terminale completa. – dicono gli archeologi nella scheda di registrazione del pezzo rinvenuto in queste ore -.
“La superficie interna è piatta e non decorata – proseguono gli archeologi – mentre quella esterna presenta una decorazione modellata sotto forma di una scanalatura centrale che corre longitudinalmente lungo il centro della fascia, e due ulteriori coppie di scanalature su entrambi i lati di questa, che creano creste, incise con file di linee diagonali e trasversali per creare un effetto cordato. Ci sono tacche diagonali lungo entrambi i bordi. Un’estremità del bracciale ha il terminale completo, con angoli arrotondati, che è decorato con creste ormai usurate e ulteriori linee incise, mentre l’altra estremità è priva del terminale e caratterizzata da un taglio netto. Il bracciale è piegato in una forma tondeggiante compressa e ha una patina verde chiaro uniforme”.
Secondo gli archeologi inglesi la tipologia del bracciale consente una datazione ancor più mirata, sempre utilizzando la cronologia proposta da Crummy. Nel 2005, lo studioso britannico affermò che bracciali di questo tipo risalgono al 43-55 circa dopo Cristo, cioè alla fase iniziale della conquista romana della Britannia, orchestrata dall’imperatore Claudio nel 43 d.C.., decenni dopo le prime incursioni militari romane nel territorio britannico, che risalgono al secolo precedente, quando Gaio Giulio Cesare, mentre era impegnato nella sottomissione delle regioni della Gallia, condusse due spedizioni nel 55 e 54 a.C. verso la grande isola, che contribuirono a stabilire una serie di relazioni clientelari che posero la parte meridionale della Britannia sotto l’influenza economica e culturale di Roma.
“A giudizio di Crummy (2005) bracciali di questo tipo (almeno 11 mm di larghezza) con decorazioni modellate e increspate, alcune delle quali sono punzonate o incise, e decorazioni trasversali ai terminali, sono armille che all’epoca venivano assegnate come riconoscimenti militari della conquista romana della Britannia (prima metà del I secolo d.C. ). – affermano gli archeologi del regno Unito – Crummy spiega che i siti rurali che producono armille sono probabilmente le fattorie dei soldati romani in congedo. E dove le armille compaiono, durante gli scavi, in strati successivi a quelli del Claudio-Neroniano, questi possono rappresentare cimeli di famiglia, legati all’epopea della conquista. Ricerche più recenti (Wood, di prossima pubblicazione) contestano il collegamento a una produzione di ambito militare, con modelli di distribuzione che suggeriscono un possibile centro di produzione nella regione di confine tra Hertfordshire e Cambridgeshire”.