Volontario trova oggetto antico nel fango del forte romano di 1800 anni fa. A che serviva. Rispondono gli archeologi

"Stavano emergendo vetri, frammenti di pentole e pezzi di legno, i quali servivano a sollevare lo spirito dei laboriosi volontari. Ma quando ho pensato che il dio romano dei ritrovamenti non mi stesse sorridendo, arriva un momento come questo"

“C’è stata un po’ di eccitazione di fine periodo per la nostra troupe del sesto periodo! Il volontario Andrew ci racconta di più sulla sua scoperta.”. annuncia Vindolanda trust, la fondazione britannica che gestisce il forte romano di Vindolanda e gli scavi..

Un singolare oggetto è stato trovato poco va dai volontari impegnati negli scavi archeologi. Era nella terra, un pezzo misterioso. Forse di legno? “Quando la mia collega Rachel ha annunciato che avevo appena trovato il primo manufatto in legno, di questa campagna di scavi, al Forte Romano da quando erano iniziati i lavori l’anno scorso, ho cominciato davvero ad apprezzare il significato del piccolo oggetto lavorato che tenevo in mano. – dice Andrew. Inizialmente ritenuto parte di un astuccio in legno per aghi, è stato ritrovato nel terreno umido e semi-anaerobico del doppio fossato a sud del Vallum. Per questo si è conservato così a lungo. Mentre procedevamo attraverso i livelli, scavando nello spazio stretto, una vanga alla volta, anche la trincea cominciava a produrre altri reperti. Stavano emergendo vetri, frammenti di pentole e pezzi di legno, i quali servivano a sollevare lo spirito dei laboriosi volontari”. “Dopo una notevole quantità di scavi e carriole, proprio quando ho pensato che il dio romano dei ritrovamenti non mi stesse sorridendo, arriva un momento come questo. È solo una delle tante cose meravigliose che spingono i volontari a diventare veterani e a ritornare anno dopo anno”.

“Ora abbiamo inviato questo manufatto al nostro curatore in modo che possa iniziare il processo di conservazione e ora abbiamo appreso che in realtà è un pezzo di corno meravigliosamente lavorato – dice la volontaria Rachele – Una volta completato, questo oggetto sarebbe stato un contenitore per dadi utilizzato dai soldati che giocavano per divertirsi quando non erano in servizio”.

Nel gioco dei dadi, il bussolotto è utilizzato principalmente per garantire l’equità e la casualità del lancio dei dadi. Ecco alcuni motivi specifici:

  1. Evitare i trucchi: Il bussolotto impedisce ai giocatori di manipolare i dadi per ottenere risultati desiderati. Senza il bussolotto, un giocatore potrebbe tentare di lanciare i dadi in modo tale da influenzare il risultato.
  2. Lancio uniforme: Utilizzando il bussolotto, i dadi vengono agitati e lanciati in modo uniforme, garantendo che i risultati siano veramente casuali. Questo riduce l’influenza delle abilità del lanciatore sul risultato.
  3. Convenienza: Il bussolotto offre un modo pratico per lanciare i dadi senza che vadano ovunque. Mantiene i dadi contenuti e facilita il recupero dopo il lancio.
  4. Tradizione: L’uso del bussolotto è anche una questione di tradizione in molti giochi. Aggiunge un elemento rituale al processo di lancio dei dadi, rendendo il gioco più piacevole e cerimonioso.

Vindolanda è un sito archeologico romano situato nel nord dell’Inghilterra, nei pressi del villaggio di Bardon Mill, nella contea del Northumberland. Si trova a breve distanza dal famoso Vallo di Adriano, una delle più note fortificazioni romane costruite per proteggere la provincia romana della Britannia dagli attacchi delle tribù del nord.

Storia e importanza di Vindolanda

Vindolanda, il luogo in cui ora è stato trovato il bussolotto per dadi, fu inizialmente costruita come un fortino ausiliario prima della costruzione del Vallo di Adriano, risalente alla fine del I secolo d.C. La sua funzione era principalmente militare, servendo come base per le truppe romane e come punto di controllo e difesa. Durante i secoli, il sito è stato ricostruito più volte e ha visto diverse fasi di occupazione.

Scoperte archeologiche

Gli scavi a Vindolanda, che sono in corso da decenni, hanno rivelato una serie di reperti straordinari che hanno fornito preziose informazioni sulla vita quotidiana nell’antica Britannia romana. Ecco alcune delle scoperte più particolari:

  1. Tavolette di Vindolanda: queste tavolette di legno, risalenti al I e II secolo d.C., sono tra i reperti più importanti scoperti a Vindolanda. Sono lettere e documenti scritti a mano, principalmente in inchiostro su legno, che offrono uno sguardo diretto sulla vita quotidiana dei soldati e delle loro famiglie. Le tavolette contengono vari tipi di informazioni, dalle comunicazioni ufficiali alle lettere personali, inclusi inviti a cene e liste della spesa.
  2. Calzature romane: sono stati trovati numerosi esempi di calzature romane, che vanno dai sandali agli stivali. Questi reperti sono eccezionalmente ben conservati grazie alle condizioni anaerobiche del terreno, che hanno impedito la decomposizione del cuoio.
  3. Oggetti di uso quotidiano: tra le scoperte vi sono anche utensili domestici, gioielli, giocattoli per bambini e altri oggetti di uso quotidiano che offrono uno spaccato sulla vita personale degli abitanti del forte.
  4. Manufatti militari: gli archeologi hanno scoperto una varietà di equipaggiamento militare, tra cui armi, armature e attrezzature da cavallo. Questi oggetti aiutano a comprendere meglio le pratiche militari e la logistica dell’esercito romano in Britannia.
  5. Strutture edilizie: resti di edifici, inclusi alloggi per i soldati, bagni pubblici, e strutture di supporto come magazzini e granai, sono stati rinvenuti, fornendo un quadro dettagliato dell’architettura e della pianificazione urbana romana.

Le scoperte di Vindolanda sono di grande importanza per la comprensione della vita romana in Britannia. Le tavolette di legno, in particolare, sono tra i più importanti documenti scritti dell’epoca romana ritrovati in Gran Bretagna, paragonabili ai papiri egiziani in termini di valore storico. Gli oggetti ritrovati permettono di ricostruire dettagliatamente la vita quotidiana, le condizioni sociali e le pratiche militari dell’epoca.

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