Nel silenzio di un campo danese, un cercatore amatoriale con il suo metal detector non immaginava di stare per svelare un tassello mancante della storia europea altomedievale. Un piccolo ornamento in bronzo, emerso dal terreno dopo quasi 1400 anni, sta riscrivendo le nostre conoscenze sulle connessioni tra l’aristocrazia anglosassone e quella scandinava del VII secolo.

Il ritrovamento
Il manufatto, rinvenuto nell’isola danese di Zealand, è un prezioso ornamento in bronzo decorato. Richiama sorprendentemente i motivi presenti sul celebre elmo di Sutton-Hoo. La scoperta è stata effettuata da Ole Schytz durante una ricerca con metal detector, e rappresenta il primo esempio di questo specifico stile decorativo mai trovato in territorio scandinavo.
Cos’è l’elmo di Sutton Hoo e perché è celebre?
L’elmo di Sutton Hoo è uno dei reperti più iconici dell’archeologia anglosassone, rinvenuto nel 1939 in un tumulo funerario a Suffolk, Inghilterra. Datato al VII secolo, apparteneva a un re o a un alto membro dell’aristocrazia anglosassone. È celebre per la sua complessità artistica e decorazioni simboliche, che includono motivi intrecciati, scene narrative e figure umane e animali. L’elmo rappresenta un capolavoro dell’arte metallurgica altomedievale ed è diventato un simbolo della cultura anglosassone e delle sue influenze artistiche e culturali.

Caratteristiche e significato
L’ornamento ritrovato in Danimarca presenta una decorazione zoomorfa intricata, con motivi di serpenti e uccelli intrecciati che mostrano straordinarie similitudini con le decorazioni presenti sull’elmo anglosassone di Sutton Hoo. Le dimensioni ridotte – appena 4,6 cm di lunghezza – contrastano con l’enorme importanza storica del reperto. La datazione, effettuata dagli esperti del Museo Nazionale Danese, colloca il manufatto intorno al 600-650 d.C..

Connessioni storiche
Questa scoperta fornisce la prima prova tangibile di un collegamento diretto tra l’arte decorativa dell’élite anglosassone e quella scandinava nel VII secolo. Gli archeologi ipotizzano che l’oggetto possa essere:
- Un dono diplomatico
- Il risultato di scambi commerciali
- Una prova di contatti diretti tra le aristocrazie delle due regioni
Quell’ornamento infatti “non doveva trovarsi lì”. E la sua presenza è la prova invece, spiegano gli archeologi, di questo antico e mai provato collegamento tra i due popoli
Perché il ritrovamento sta modificando la comprensione delle relazioni storiche?


Il recente ritrovamento dell’ornamento in bronzo in Danimarca sta rivoluzionando la nostra comprensione delle relazioni tra:
- L’Inghilterra anglosassone: Dimostra che le élite anglosassoni avevano contatti diretti con la Scandinavia, suggerendo scambi diplomatici o culturali più intensi di quanto si pensasse.
- La Scandinavia pre-vichinga: Il ritrovamento indica che la Danimarca aveva un ruolo più importante nel VII secolo, sfidando l’idea che fosse meno rilevante rispetto alla Svezia in quell’epoca.
- Le reti di scambio nel Mare del Nord: Il manufatto evidenzia l’esistenza di reti commerciali o culturali complesse che collegavano l’Inghilterra, la Danimarca e altre regioni del Nord Europa.
- L’evoluzione degli stili artistici altomedievali: La somiglianza tra le decorazioni dell’ornamento e quelle dell’elmo di Sutton Hoo suggerisce una condivisione di stili artistici e tecniche decorative, indicando un’influenza reciproca tra le culture anglosassone e scandinava.
In sintesi, questo ritrovamento sta riscrivendo la storia delle relazioni tra queste regioni, evidenziando una rete di connessioni culturali e politiche più ampia e complessa di quanto precedentemente ipotizzato.
Questo eccezionale ritrovamento non solo arricchisce la nostra comprensione delle relazioni tra le élite del Nord Europa nel VII secolo, ma fornisce anche prove concrete di una rete di contatti e influenze culturali più estesa di quanto precedentemente immaginato. La piccola decorazione in bronzo si rivela così una chiave fondamentale per comprendere meglio la complessità delle relazioni internazionali nell’Alto Medioevo.