Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Cambia la data. L’eruzione di Pompei avvenne il 24 ottobre. Poi la pioggia cementò le ceneri

Il caso della villa di Positano. Alcuni giorni dopo l'eruzione, con le piogge, la reattività delle piroclastiti trasformò l’ammasso caotico fangoso in una sorta di tufo durissimo che seppellì e, al tempo stesso, preservò i resti della villa. Parti delle strutture lignee del tetto e solaio superiore crollarono

Licenziata la direttrice di Documenta per l’esposizione di un’opera indonesiana, giudicata antisemita

"Prima di tutto, vorremmo esprimere il nostro rammarico, pensando che “People's Justice” abbia ferito molte persone. Per questo ci scusiamo con tutti e con il team di Documenta quindici, con il pubblico tedesco e soprattutto con la comunità ebraica. Abbiamo imparato da questo errore e ora ci rendiamo conto di come le nostre immagini avessero un significato e un impatto specifici nel contesto della storia tedesca. Pertanto, insieme a documenta quindici, abbiamo tolto lo striscione dalla nostra mostra".

Lungo i sentieri e sui 5 ponti romani della Val Ponci per scoprire le vestigia degli antenati

Un'attività promossa dal Museo diffuso del Finale. Il nome deriva dall’antica Vallis Pontium, cioè la “Valle dei ponti”, in quanto in essa si conservano i resti di cinque ponti riconducibili al passaggio della via Iulia Augusta. Questa strada, aperta da Augusto nel 13 a.C., dal municipio romano di Vada Sabatia/Vado Ligure raggiungeva la Gallia meridionale.

Si scava nel mistero della casa dei riti magici di Pompei. Mani di bronzo, immagini di lucertole e serpenti

Si ipotizza che dal 62 d.C. fino al momento della sua distruzione causata dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., l'edificio fosse destinato alle celebrazioni del culto di origine orientale del dio Sabazio, venerato anche dal proprietario di una domus vicina, che possedeva un busto in bronzo del dio

Illusioni ottiche e illuminazioni mentali. Al Man di Nuoro l’arte della percezione ingannata

Il titolo della mostra SENSORAMA è ispirato al nome di una macchina ideata nel 1957 dal regista statunitense Morton Heilig per testare esperienza sinestetiche nel suo cinema d’esperienza, al fine di amplificare impressioni, oltre che sonore con audio stereofonico, persino tattili, dinamiche e olfattive. Per vedere la musica è il nome di una sezione riservata a scoprire proprio la sinestesia, l’automatismo psichico che consiste nell’associare in un’unica immagine due contenuti riferiti a due sfere sensoriali diverse.