Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

A Vienna scoperti resti di padiglione dell’esercito romano. Trovati mattoni per riscaldamento con sigillo della XIII Legio Gemina

Una fossa conteneva numerosi mattoni stampati e dotati di sigillo militare, prodotti tra il 98-101 d.C., destinati ad essere utilizzati per costruire pilastri per il riscaldamento a pavimento. I pilastrini erano chiamati suspensurae. derivato da suspendĕre "sospendere". Infatti numerosi pilastrini creavano la base per un pavimento "galleggiante" nella cui intercapedine veniva fatta circolare, per riscaldare case o terme, l'aria calda e il fumo provenienti dal praefurnium, un grosso focolare che si trovava in un punto interrato dell'edificio

L’occasione del giorno alle aste on line. Suggestiva nevicata impressionista. Olio su tela. Offerte ferme a 111 euro

Un quadro alla Monet, dipinto da Leon Riket (1876-1938), un impressionista belga che colse le suggestioni dei paesaggi francesi, va all'asta in queste ore, on line, sul sito Catawiki . Riket si formò all'Accademia di Anversa e all'Istituto Nazionale Superiore di Belle Arti di Anversa con Franz Courtens. Dipinse paesaggi, marine, scene domestiche e nature morte floreali

Il Consiglio di Stato ribalta la sentenza: “Un milione di euro all’impresa che ha trovato il tesoro di Como, durante gli scavi”

Inizialmente, il Ministero della Cultura aveva determinato un premio di 369.041,36 euro per Officine Immobiliari, corrispondente al 9,25% del valore stimato del tesoro, pari a circa 4 milioni di euro. Tuttavia, la società aveva presentato ricorso al Tribunale amministrativo, sostenendo che il riconoscimento dovrebbe essere del 25% del valore, come previsto dal Codice dei Beni culturali

Ancora un processo per il Tesoro romano trovato in Corsica. Contestata al sub la tentata vendita di questo contenitore d’oro

Tre ragazzi trovarono, andando alla ricerca di ricci di mare, trovarono in acqua centinaia di monete romane d'oro, vasellame prezioso, una vera fortuna. Presi dalla febbre dell'oro, continuano la loro ricerca, dilapidando subito il bottino che vendettero nel continente. Auto di lusso, feste, casinò.. Non si negano nulla,..

Un tesoretto di 37 monete – delle quali 11 d’oro – trovato dagli archeologi in una buca. Fu sepolto attorno al 270 a.C.

Tra le monete, spiccano gli stateri d'oro, ciascuno rappresentante il salario di un mese di servizio. Questi preziosi pezzi sono affiancati da un tetradramma corinzio, 15 monete provenienti da Olimpia, una moneta di Cirenia e una piccola moneta locale. L'ampia varietà di monete riflette la complessità delle interazioni commerciali e militari dell'epoca

Trovata in un campo. Una ligula romana d’argento è stata dichiarata tesoro. A cosa serviva e come veniva utilizzata

Il nome lìgula deriva da lingĕre «leccare» e già presso i Latini era confuso, sia per la forma sia per il senso, con lingŭla intesa come linguetta. Questo uno dei due tipi di cucchiaio da essi adoperati, simile a quello moderno, con la cavità allungata, ovale, più o meno appuntita all’estremità e il manico diritto o curvo terminante in un ornamento

Gli uomini del Neolitico portavano con sé alcune ossa dei familiari morti? Le anomalie di un’intatta tomba-dolmen trovata da poco

Arrivano i risultati di laboratorio e viene pubblicato il primo studio sulla tomba oggetto di scavo l'estate scorsa. L'archeologo Karl-Göran Sjögren spiega che, mentre il materiale della tomba contiene ossa di mani e piedi, frammenti di costole e denti, sono notevolmente assenti teschi e ossa più grandi come quelle delle cosce e delle braccia.

Una testa di Gorgone e armi da taglio antiche trovate in un cunicolo sotterraneo della chiesa madre di San Giovanni in Fiore

L'annuncio del sindaco Rosaria Succurro. I materiali saranno studiati dalla Soprintendenza di Cosenza. La testa di Gorgone era probabilmente un elemento decorativo in forma di placchetta metallica. Lo studio del materiale consentirà di stabilire se il reperto sia di derivazione rinascimentale o se sia più antico

Le opere di Toulouse-Lautrec in mostra a Rovigo. Luci, ombre, felicità, sogni e dolore nel cuore della Belle Époque

L’esposizione non trascura ovviamente l’attività di Toulouse-Lautrec nel campo del manifesto. Oltre alle celebri Affiches, vengono esposti dipinti e disegni preparatori dell’artista, affiancandoli in un rapporto dialettico ai lavori dei numerosi artisti attivi contemporaneamente negli stessi ambienti, che spesso affrontano le medesime tematiche. Questa attenta ricostruzione dell’intera attività di Toulouse-Lautrec, attraverso le sue opere (60 opere dell’artista su più di 200 opere complessive esposte) intende evocare in maniera più vasta e organica la vivacità della scena artistica parigina, superando il riduttivo concetto di Belle Époque.