Botero ha trascorso gran parte della sua vita in Italia, dove ha risieduto a Pietrasanta. L'artista ha avuto una formazione accademica studiando presso l'Accademia di Belle Arti di San Fernando a Madrid, Spagna, (1952). Durante questo periodo di formazione, è stato profondamente influenzato dai maestri dell'arte classica come Rubens - da lì, forse, la matrice originaria dei suoi dipinti con figure opime, mediate dal Picasso del "ritorno all'ordine" - Diego Velázquez e, giungendo all'Ottocento, Francisco Goya e al suo mondo di deformazioni, in grado di raccogliere il motore profondo della realtà. Questi influssi si riflettono chiaramente nella sua pittura e scultura, caratterizzata da una tecnica impeccabile e un'attenzione straordinaria ai dettagli
La svolta nella ricerca del quadro è avvenuta, appunto, grazie all'instancabile lavoro di Arthur Brand, un detective olandese soprannominato "l'Indiana Jones del mondo dell'arte". Collaborando con la polizia olandese, Brand ha ricevuto il dipinto da un uomo, la cui identità rimase segreta per motivi di sicurezza. Il quadro è stato consegnato in una borsa blu dell'Ikea, accuratamente avvolto in pluriball e nascosto in una federa
La proprietaria ha anche temuto che il materiale potesse essere radioattivo. Ha così chiamato gli esperti che hanno immediatamente capito la natura del voluminoso frammento. L'annuncio ufficiale del ritrovamento è avvenuto nelle ore scorse, a indagini ultimate
L'acqua ha portato in superficie un deposito antico. Proviene da una tomba o da un santuario? Indagini nella zona a monte del punto di ritrovamento.. Il recupero dei materiali
La statua è stata trovata ritualmente collocata all'interno di un serbatoio d'acqua in disuso, rivestito di argilla, insieme a materiale di riempimento bruciato, oltre l'angolo sud-est del recinto esterno con fossato. Un ulteriore possibile piccolo monumento o base di statua (circa 1 metro quadrato) è stato trovato a sud del recinto interno murato
La città doveva avere sicuramente una notevole consistenza, se si pensa che il suo perimetro si snodava per circa due miglia, senza considerare le aree esterne dedicate ai sepolcreti
La mostra è curata da Chiara Gatti e Marco Bazzini ed è prodotta dal Comune di Carpi - Musei di Palazzo dei Pio, con il contributo della Fondazione Cassa Risparmio di Carpi e la collaborazione dell'Archivio Emilio Isgrò. L'esposizione si svolge negli splendidi ambienti del loggiato di Palazzo dei Pio e fa parte del programma del Festivalfilosofia, che si terrà il 15, 16 e 17 settembre 2023 a Modena, Carpi e Sassuolo. Il tema di quest'anno, "Parola," si integra perfettamente con la poetica di Emilio Isgrò, un artista che ha fatto delle parole e delle cancellature la sua espressione personale.
"Il frammento raffigurato fa parte di una completa 'tavoletta' dove le pagine sono protette dal retro delle pagine adiacenti. - dicono gli archeologi - Dovremo tutti aspettare pazientemente per vedere quali informazioni contiene questa tavoletta. Quest'anno festeggiamo i 50 anni dalla scoperta delle prime tavolette da scrittura Vindolanda. Questi sono i nostri tesori più grandi
"Il mio metal detector sembrava essersi addormentato -. dice il fotografo - All'improvviso, il segnale. Ho scavato per circa 60 centimetri e mi sono imbattuto in quello che credevo fosse un vecchio secchio metallico. Potevo vedere questi piccoli anelli su di esso che si muovevano ancora. Ho pensato che questo oggetto, nella migliore delle ipotesi, fosse vittoriano, cioè dell'Ottocento."
Nel 1866 fu nominato membro dell'Académie de Marseille e, tre anni dopo, fu nominato direttore della sua vecchia alma mater, l'École des Beaux-Arts de Marseille e nel 1886 divenne cavaliere della Legion d'onore. Per vedere tutte le foto del dipinto e dare un'occhiata all'asta potete cliccare qui