Giovanni Boldini lasciò l’Italia per Parigi divenendo, grazie a una levità pittorica che sembra frutto della sintesi tra Tiepolo e gli impressionisti, il cantore del bel mondo. Ma pochi conoscono le sue radici vicine alla terra e alla sofferenza. Dalla Ferrara contadina alla verità della luce degli esordi, sotto il segno dei Macchiaioli. Percorso a ritroso a Padova, alla ricerca delle origini
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Le donne erano represse dalla società, non potevano avere carriere lavorative, si bruciavano le streghe. Ma a partire dal Cinquecento, pur parzialmente protette nelle botteghe dei genitori o dei fratelli, avviano carriere di livello. Resta comunque una competizione accesa, la libertà limitata e, come avvenne per Artemisia Gentileschi, lo stupro e l'inganno sentimentale. Per questo, spesso, esse maturano odio nei confronti del mondo maschile, perchè pur lavorando accanto agli uomini non hanno gli stessi diritti
Yayoi Kusama (nata il 22 marzo 1929) è una notevole artista e scrittrice giapponese. Nel corso della sua carriera ha lavorato su una vasta gamma di supporti e con varie tecniche tra le quali pittura, collage, scultura, performance art e installazioni ambientali, la maggior parte delle quali presentano il suo interesse tematico a colori psichedelici, e la reiterazione del segno, fino ad occupare ogni spazio della superficie a disposizione. Precursore dei movimenti della pop art, minimalista e dell'arte femminista, Kusama ha influenzato i contemporanei come Andy Warhol e Claes Oldenburg. Anche se in gran parte dimenticata dopo la sua partenza dalla Grande Mela e, pertanto, in seguito all'uscita dalla scena artistica di New York, nei primi anni 1970, Kusama è oggi riconosciuta come uno dei più importanti artisti viventi giapponesi, e una voce importante dell'avant-gardeavant-garde
Con la ricerca incessante di verità che caratterizzò la pittura italiana specie a partire dal Quattrocento, gli artisti furono sempre più costretti a ricorrere ai modelli per dipingere le figure umane non solo plausibili, ma efficacemente vere. Se risultava facile trovare uomini che si prestassero a posare per quadri mitologici, nei quali la nudità era esibita – in molti casi erano gli stessi allievi o lavoranti di bottega a farlo per il maestro -, assai più complesso era il confronto pittorico con il corpo femminile nudo, ancora strettamente conchiuso dal vincolo della pudicizia, al punto che le stesse mogli, nonostante l’intimità matrimoniale, sottraevano alla vista del compagno la propria nudità. Allora....
Gabrielle de Rasty, l’amante-modella bruna che avrebbe mostrato se stessa senzaf in nel profondo della propria carne, durante le operazioni di toilette, e che si sarebbe fatta cosi ritrarre, da Boldini, in un movimento di massima spudoratezza, appare anche in altri dipinti all'apparenza più castigati, ma densi di sensualità.
Quando i grandi pittori raccontano la moda. Nel ’400 tramonta il Gotico fiorito, contrassegnato da abiti di lussureggiante ricchezza ornamentale, e si afferma la tendenza a vestire all’insegna di un’armoniosa sobrietà. La parola d’ordine è: bando a ciò che contrasta con la forma naturale. Piero della Francesca è il cronista-testimone di questo snodo cruciale della storia del costume
Certo, la funzione delle mail o degli sms non è cambiata rispetto alla tradizionale lettera cartacea. Ma quante storie finiscono, oggi, a causa della rapidità con la quale viene scritto e inoltrato un messaggio? E quanto invece, la sedimentazione del tempo, attraverso la scrittura manuale e il pensiero della distanza, mutavano l'atteggiamento delle nostre antenate, rendendole forse più prudenti?
Un amore difficile, travolgente. Una donna bellissima e incostante. Gian Lorenzo Bernini per due anni fu legato a Costanza Bonarelli, effigiata dal maestro in una nota scultura. Partendo dall'oggettività della storia - il legame, il tradimento di lei con il fratello dello scultore, la vendetta terribile di Gian Lorenzo - Lamberto Motta ha ricavato un racconto, La vita nel marmo