Pittura antica

Venere d’Urbino – Il sonno del cane spiega il dipinto. Il significato del silenzio

Nulla grava sulla stanza, dominata dalle carni seriche della divina signora. Il cane percepisce i vellutati movimenti della fantesca che sistema la biancheria nel cassone, in secondo piano, ma la sua attenzione selettiva, perdurante nella fase del sonno, lo porta a considerare ogni piccolo movimento del personale di servizio come suono di una conosciuta e rassicurante azione quotidiana. E’ sul versante esterno, al di qua della tela, nel punto in cui si colloca il fruitore, che avviene, sempre in virtù della presenza del cane addormentato, un fatto prodigioso. Tiziano, che realizza il dipinto per Guidobaldo della Rovere, Signore di Urbino, orienta gli occhi della donna così che possano incontrare lo sguardo dello spettatore.
Leggi tutto Venere d’Urbino – Il sonno del cane spiega il dipinto. Il significato del silenzio

Tiepolo, l’eredità dissolta. L’accumulo di ricchezze, gli intrighi di famiglia in una Dynasty del ‘700

ARTE ED ARTISTI - Il casuale ritrovamento di documenti dell’epoca permette di ricostruire le vicende che portarono in un breve lasso di tempo alla totale dispersione da parte degli eredi dell’ingente patrimonio costruito con oculatezza da Giambattista e da Giandomenico, uniti nel sogno di perpetuare, con la gloria e la fama assicurate dall’arte, il potere economico e lo status sociale della propria famiglia
Leggi tutto Tiepolo, l’eredità dissolta. L’accumulo di ricchezze, gli intrighi di famiglia in una Dynasty del ‘700

Andrea Mantegna – I volti nascosti nelle nubi e nei dipinti

L’artista utilizzò le nubi “umanizzate” come contrappunto semantico che conferiva ai dipinti un effetto straniante. Autoritratti, cavalieri vaporosi, volti inquietanti. Ecco i codici segreti che il pittore nascose tra nembi e cumuli
Leggi tutto Andrea Mantegna – I volti nascosti nelle nubi e nei dipinti

Salvator Rosa, nell’antro del pittore tra streghe, demoni notturni e scheletri. I sabba

Pittore, ma anche filosofo nonché poeta e commediante. Della sua vita sappiamo molto grazie alle lettere che scriveva continuamente ai suoi amici; scrisse le Satire in cui criticò la realtà dei suoi tempi. Esplorò il mondo dell'oscurità, contribuendo a creare i fondamenti figurativi del mondo demoniaco-stregonesco moderno
Leggi tutto Salvator Rosa, nell’antro del pittore tra streghe, demoni notturni e scheletri. I sabba

Il girasole in pittura, simbolo di fedeltà, accanto al cane. Politica e amore

Il fiore che si gira in direzione dell’astro maggiore rappresenta nei ritratti antichi la devozione dell’effigiato nei confronti del proprio signore.  L’animale da compagnia la dedizione senza ombre. I casi di Moroni, Magnasco e Van Dyck
Leggi tutto Il girasole in pittura, simbolo di fedeltà, accanto al cane. Politica e amore

Perchè mostrava il petto, suonando la viola da gamba? Così la musicista posò per il prete

Perchè la regina delle compositrici italiane si fece ritrarre in questo modo? Un viaggio tra la pelle e i simboli di uno dei ritratti in forma d'allegoria tra i più sensuali della storia dell'arte
Leggi tutto Perchè mostrava il petto, suonando la viola da gamba? Così la musicista posò per il prete

Fai clic. La neve e il ghiaccio, i pattinatori, le trappole per uccelli. Cammina nel quadro di Bruegel. Lente magica

Al cospetto di un dipingo fiammingo, un paesaggio - intendiamo - si prova una sorta di desiderio infantile  di essere all'interno del dipinto. Di osservare, ad esempio, cosa stiano facendo le piccole figure. Di vederne i volti. O capire qual è la forma di decorazione di una chiesa o di un una casa. Eccovi accontentati, più sotto con la possibilità di entrare nell'opera, di percorrerlo e di ingrandirlo, fino ad arrivare alla craquelure della tavola. Il Paesaggio invernale con pattinatori e trappola per uccelli è un dipinto a olio su tavola (38x56 cm) di Pieter Bruegel il Vecchio, datato 1566 e conservato nel Museo reale delle belle arti del Belgio di Bruxelles
Leggi tutto Fai clic. La neve e il ghiaccio, i pattinatori, le trappole per uccelli. Cammina nel quadro di Bruegel. Lente magica

Santo Stefano nell’arte – Quelle pietre, simili a uova, sulla testa e sulle spalle

Primo martire cristiano, in ordine di tempo, Stefano era un diacono - un laico al quale il vescovo aveva delegato alcune funzioni sacerdotali - che fu martirizzato nel 36 d.C.a Gerusalemme. Fu letteralmente lapidato. E' per questo, soprattutto nell'iconografia che precede la Controriforma, che viene rappresentato con decorativi sassi, ovali come uova, sulla testa e sulle spalle
Leggi tutto Santo Stefano nell’arte – Quelle pietre, simili a uova, sulla testa e sulle spalle

Benvenuto Cellini: "Cane di un Vasari! Bestiaccia, porco, bestia asinina". Liti e insulti nell’arte

La divergenza di opinioni tra Cellini e l’aretino a proposito del collocamento di un catafalco in onore di Michelangelo Buonarroti sfociò in insulti ed ingiurie da parte dello scultore. E Giorgetto il botolo si vendicò a freddo relegando nelle Vite l’irascibile avversario tra gli artisti “minori”. Il pittore e storico aretino si produsse anche in un altro piccolo capolavoro di cattiveria e di intelligenza. Benvenuto è rappresentato sul fondo, in ultima fila, mentre ci guarda obliquamente con aria irosa e sospettosa.
Leggi tutto Benvenuto Cellini: "Cane di un Vasari! Bestiaccia, porco, bestia asinina". Liti e insulti nell’arte

Quel Paperone d’un Prassitele: quanto guadagnavano gli artisti dell’antica Roma e della Grecia

Un libro di Maria Letizia Gualandi rivisita l’arte antica in Grecia e a Roma senza trascurarne gli aspetti più “prosaici”, legati all’economia ed al mercato - Pittori e scultori, anche se abili, venivano considerati artigiani - Le firme ed i falsi - Quali erano i redditi, quale lo status sociale d’un artista celebre - Cicerone il collezionista: predicava bene ma razzolava malissimo.
Leggi tutto Quel Paperone d’un Prassitele: quanto guadagnavano gli artisti dell’antica Roma e della Grecia