Galleria Campari omaggia il 130° anniversario della nascita di Fortunato Depero, l’artista che ha ispirato e inciso profondamente sullo stile della comunicazione pubblicitaria di Campari, con una mostra unica nel suo genere, inaugurata mercoledì 22 giugno
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La presenza in uno stesso ambiente di Giove, Giunone e Minerva assieme ad Anubi, Iside e probabilmente Serapide è il segno di quel sincretismo religioso tipico dell’antica Roma fin dalla sua fondazione
Il percorso, della durata di 30 minuti, è fruibile in italiano e in inglese. Un sistema di tendine motorizzate e e "intelligenti" consente di osservare all'esterno vedendo la città intatta, nel momento di massima gloria
L'eruzione del Vesuvio che fu causa della distruzione di città come Pompei ed Ercolano non avvenne fra il 24 e 25 agosto, come finora si riteneva, ma fra il 24 e il 25 ottobre. Lo indica la ricerca, a guida italiana, pubblicata sulla rivista Earth-Science Reviews, che ha ricostruito tutte le fasi dell'eruzione, che diffuse le ceneri fino alla Grecia. L'annuncio è stato dato dall'Ansa. Per leggere il dispaccio Ansa, cliccare qui
Espone gli esempi di oltre 50 edifici realizzati negli anni più recenti sui territori montati di Valle d’Aosta e Piemonte, selezionati per la loro qualità, architettonica e nell’organizzazione dello spazio, ma anche per la loro capacità di diffondere pratiche abitative innovative e di innescare processi virtuosi di sviluppo locale
A poca distanza dal percorso, inoltre, ad una profondità di 82 metri, si trova il relitto di una nave romana che trasportava un cospicuo carico di anfore, individuata nei fondali dell’Isola di Ustica due anni fa
Un decennio irripetibile per l’artista: anni febbrili e prolifici, magari contraddittori, di lotta corpo a corpo con le opere, di ritorno alla pittura e di “guerra” con la pittura stessa, come con le proprie dipendenze e ossessioni, anni segnati dalla consueta e inarrestabile urgenza creativa
L'opera è firmata dal grande pittore napoletano Deodato Guinaccia e risale al 1579. Il pregevole olio su tavola, definito da Vittorio Sgarbi “capolavoro del manierismo italiano”, seppur in buono stato di conservazione, prima degli attuali lavori di restauro mostrava un naturale ingiallimento della vernice, causato dall’ultimo restauro conservativo degli anni ’80, oltre a numerose lacune e perdite di colore, causate dai chiodi posti in corrispondenza delle traverse che interrompevano la superficie pittorica, volutamente non integrate secondo i dettami della scuola di Cesare Brandi.
L'archeologo Luca Doro ha illustrato il significato dell'oggetto e la sua possibile datazione: un amuleto, oppure un pendente ricavato da un brassard (bracciale) di un arciere del III millennio a.C., oppure, ipotesi tutta da verificare, un peso all'interno di un sistema ponderale dell'età del bronzo?