Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

“Quelle finte grotte romane sono vere!” Importante scoperta sotto una villa ottocentesca a Napoli. Non solo scenografia

Grazie alla collaborazione con le Università “Orientale” e del Molise, sono già emersi nuovi importanti dati che documentano la probabile presenza di una villa romana, i cui resti sono stati riutilizzati in parte per la realizzazione delle ‘Grotte a finte rovine’ del giardino ottocentesco (1817-1819) progettate dall’architetto Antonio Niccolini

Archeologia a colpo d’occhio. Cos’è questo raro oggetto trovato in un campo. In Europa ne hanno scoperti solo 15

Il nome della città è di origine veneziana e compare per la prima volta nella vita di Ottone di Bamberga (civitas ducis Camina in Herbord, in Eba castrum magnum Gamin o in urbe Games ). La bolla del 14 ottobre 1140 per il vescovado della Pomerania afferma Chamin cum taberna et foro . Nella bolla di protezione del 25 febbraio 1188 si scriveva apud civitatem Camyn . Infine, nel XIII secolo, venne istituita la forma Camin. Fondamentalmente con il termine camin -camino - indicavano un'unità abitativa.

Appena trovata a Bibione. Cosa offre il sottosuolo. Gli strati romani e la villa tra le dune che produsse ricchezza con il pesce

La villa prosperò verosimilmente grazie alle risorse del mare, in particolare con la pesca e l’allevamento di pesci, come sembra indicare peraltro il ritrovamento di pesi di terracotta per le reti. Le imponenti strutture murarie, realizzate in pietra del Carso e di Aurisina e il lussuoso arredo delle stanze, decorate da affreschi e mosaici, testimoniano allo stesso tempo le elevate possibilità economiche dei proprietari.