Le operazioni di scavo attualmente in corso dunque mirano a restituire l’intero impianto planimetrico della casa di Leda e ad acquisire dati sufficienti per definire gli ambienti principali delle due domus confinanti a nord e a sud. Al contempo si stanno portando avanti le operazioni di pulitura delle superfici affrescate dai residui vulcanici e i depositi concrezionati, consolidamento dello strato superficiale e di profondità per poi avviare la fase di restauro pittorico.
"Da Falerii Novi continuano a riaffiorare antiche testimonianze del popolo falisco‼️ - commenta l'ente locale laziale - Questa testa marmorea di una piccola scultura maschile è stata rinvenuta nell’area dell’antica città ed è ora custodita nei locali di deposito del Comune, a disposizione della Soprintendenza".
Per la prima volta, in uno scavo archeologico, è stato trovato un marchingegno descritto da Cesare. La protezione dei cercatori d'argento durante la ricerca di una miniera da parte dei nostri antenati. L'accampamento di difesa
Ingranditi, sembrano biscottini. Pan di stelle. Oppure, a dimensione naturale, sembrano le stelline di una pastina da cuore nel brodo. E' tale la precisione estetica che paiono modellate da un abile artigiano, con microstrumenti
Andando avanti con gli scavi ci siamo inaspettatamente trovati una chiesa inferiore con un'altezza di almeno 5 metri. I documenti di archivio ed i professionisti impegnati ci dicono che la chiesa aveva un ingresso separato con accesso dal versante nord. Già però alla fine dell'Ottocento il Vescovo fece chiudere questo spazio sia perché destinato ad usi impropri, sia per la difficoltà di accedervi
Un'opera che segnaliamo per la qualità, la rarità del soggetto e per il prezzo potenzialmente molto contenuto. Un tempo questi soggetti venivano collezionati, con intenti ironico-satirici - dai medici, dai fisici, dai farmacisti
I manufatti sono stati tutti scoperti vicino e intorno al punto in cui emerge una sorgente che forma poi una zona paludosa. Si pensa che questi insoliti manufatti in bronzo, rame e piombo siano stati donati come ripetute offerte religiose attorno a un'antica fonte sacra durante la tarda età del ferro e nel periodo romano
L'architetto lavorò per creare un luogo funerario che non fosse angosciante, ma si aprisse a un movimento immaginario di volatili o altri piccoli animali, richiamati - nei reali spazi d'allevamento - dal becchime o dai frutti che venivano inizialmente dispensati nei pressi delle cavità o sulle mensole affinché le colombe si fermassero per fare il nido
Le persone lasciavano denaro nel testamento affinché gli anelli venissero creati e distribuiti a parenti e amici in loro memoria. La ricerca condotta nella zona del ritrovamento ha permesso di incrociare dati che portano a un'ipotesi plausibile di identificazione
L'ingresso alla cantina era a sud della via principale; sono ancora ben visibili i gradini bruciati delle scale del seminterrato. In tutto il seminterrato resti di travi carbonizzate, carbone e detriti di fuoco testimoniano l'incendio che distrusse completamente la casa in tempi antichi. Gli effetti dell'incendio sono dimostrati da alcuni dei materiali ritrovati, come un recipiente di vetro che si sciolse a causa del calore estremo e strumenti di ferro che giacevano ancora sulle scale del seminterrato. Ciò dimostra che i residenti apparentemente non hanno avuto il tempo di salvare tutto l'inventario mobile dal seminterrato. Dopo l'incendio l'immobile venne ricostruito qualche tempo dopo; La cantina però non viene più utilizzata.