Probabilmente si tratta di un lacerto di un'opera italiana, dotato comunque di una propria autonomia espressiva. L'olio è di 46 x 37 centimetri.
L'urna è composta da una parte frontale che presenta un’iscrizione, riferibile alla gens Apinia, posta all’interno di una cornice modanata, e da due lati, uno dei quali integro, che riportano una decorazione con Eroti alati con in mano rispettivamente una fiaccola rovesciata e un fiore di papavero, simboli del sonno eterno. Il lato posteriore è solo sbozzato e parzialmente rovinato e sfaldato, probabilmente a causa della giacitura nell’acqua per un lungo periodo.
E' divisa in nove celle quadrate, simili per dimensioni e volume. I lati dell'oggetto, scoperto negli scavi lungo la strada a gradini della città, in uno strato di rovine annerite, e sembra essere stato bruciata durante la rivolta
“La scatola era incastonata nel muro, incuneata tra le pietre” – il proprietario 63enne dell'edificio.. Pochi giorni dopo, “hanno trovato sopra una trave quella che doveva essere una borsa con un secondo lotto di monete”, continua
Il detectorista, nella terra fangosa, ha portato alla luce questo reperto di bronzo smaltato in un riquadro, che, complessivamente, visto da lontano doveva assumere l'immagine di una figura antropomorfa femminile. L'oggetto aveva però una funzione pratica precisa
L'oggetto prezioso, a nostro giudizio, potrebbe avere anche origini romane ed essere retrodatato, rispetto alla valutazione dei colleghi. Esso presenterebbe - grazie alla presenza della pietra rossa - le caratteristiche che lo assimilano a un anello matrimoniale romano.
I materiali di questo deposito potranno essere acquisiti da un museo della zona. Indagini di laboratorio potrebbero permettere di scoprire anche l'area da cui fu estratto il rame e il luogo di lavorazione. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che esistevano, anche a quell'epoca, commerci a vasto raggio
Le culture archeologiche studiate dai ricercatori risalgono a periodi in cui gli esseri umani erano sul punto di sviluppare l’agricoltura. Studi recenti hanno considerato che le attività di modificazione dell’habitat come quelle documentate nelle zone umide di Shubayqa, nella Giordania orientale, potrebbero essere state un fattore importante in questo processo
E' interessante allenare la vista, imparando a riconoscere gli oggetti strani che emergono dagli scavi. Il Mola - Museum of London - ha trovato, in questi giorni, durante lo scavo preventivo in vista di lavori stradali, queste due pietre. Una delle due presenta scanalature abbastanza profonde. L'altra, scanalature che si leggono appena
Il manufatto è dei Vasconi e risale ai tempi delle guerre civili romane chiamate sertoriane. La mano trovata sulla soglia di una casa che sorgeva in un luogo non distante da un forte