Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz

Carabinieri e Soprintendenza recuperano una Madonna di Botticelli scomparsa dopo il terremoto del 1980. La storia dell’opera

Il dipinto sembra essere stato commissionato inizialmente dalla corte di Napoli e successivamente trasferito in una cappella gentilizia situata nella periferia di Castellammare di Stabia. Questa ipotesi è supportata dalla storia dell'epoca, in cui, con l'ascesa al trono di Alfonso II di Napoli, molte terre nell'agro stabiese-gragnanese furono vendute a ricchi consiglieri e mercanti. L'opera ha dimorato nella cappella fino al 1902, quando la proprietà è stata venduta. Poco dopo, l'edificio è stato interessato da un incendio, ma fortunatamente il dipinto è stato salvato rimuovendolo dalla cornice che lo conteneva.

Sotto questa collina c’è una città sacra. Ritrovamenti da parte degli archeologi toscani. Misteriose sepolture

Gli specialisti della missione continuano l'analisi dei resti vegetali e delle ossa animali, raccogliendo dati cruciali per la comprensione dell'archeologia dell'alimentazione. I reperti di cibo, gli animali abbattuti e i contenitori ceramici specifici forniscono informazioni dettagliate sulle pratiche di cottura e sfruttamento delle risorse, contribuendo alla ricostruzione del paesaggio antico.

In un campo toscano, presso la linea Gotica, trova anello nobiliare e una moneta che un soldato trasformava in cuoricino. La storia

L'oggetto è ricavato da un piccola moneta tedesca ed è testimonianza dei sentimenti individuali nascosti e travolti dalla Storia. Un ritrovamento che pulsa, come il cuoricino, che forse doveva diventare un ciondolo o la placca superiore di un anello, realizzato per onorare l'amata e per non pensare alla guerra, nei momenti in il conflitto era meno violento o ci si trovava in un punto di retroguardia

L’occasione del giorno. Quadro floreale del Seicento di stile caravaggesco all’asta on line. Offerte ferme a 1 euro

Durante la prima parte del periodo romano, Caravaggio lavorò nella bottega del cavalier D'Arpino in cui dipingeva fiori. Un'occupazione temporanea che comunque non disdegnò perché l'artista lombardo affermava, in sintesi, che ci vuole la stessa maestria nel dipingere fiori che nell'affrontare gli altri generi. Fino ad oggi , la critica non ha - al di là di qualche ipotesi - identificato le opere floreali d'esordio del grande maestro, che furono numerose quanto le "teste", cioè dipinti di volti umani, che realizzava rapidamente, nella misura di tre al giorno

Restauro dei locali comunali di Spoltore. Scoperto misterioso e profondo vano cilindrico. Gli archeologi cercano di capire. Le ipotesi

"La struttura rinvenuta - argomenta la Soprintendenza - presenta diverse peculiarità e in questa prima fase è prematuro fornire un’interpretazione certa: a circa 50 cm di profondità la struttura presenta una serie di fori quadrangolari posti in orizzontale, mentre il muretto che copre esattamente un raggio del pozzo poggia direttamente sul livello di blocchetti inferiore, e potrebbe quindi essere relativo ad una fase successiva"

Studio nei siti antichi. I nostri gatti di casa e i gatti selvatici si disprezzarono per 2000 anni. Le prime coppie miste negli anni ’60. Perché

Jo Howard-McCombe dell'Università di Bristol e della Royal Zoological Society of Scotland commenta l'insolita svolta: "I gatti selvatici e i gatti domestici si sono ibridati solo di recente. È chiaro che l'ibridazione è il risultato di minacce moderne comuni a molte delle nostre specie autoctone. La perdita dell'habitat e la persecuzione hanno spinto i gatti selvatici sull'orlo dell'estinzione in Gran Bretagna."

Sentire le “voci”. Archeologhe scoprono la natura del mistero della Chiesa del diavolo, una grotta che parla. Fiati stregoneschi

Possiamo quindi capire l'effetto sonoro di un fulmine, che viene trattenuto e amplificato dal budello. O le "voci" insistenti, i bisbigli segnalati dalle antiche testimonianze locali. La Chiesa del Diavolo assorbe anche dall'esterno i suoni, rendendoli "fuori dalla realtà"

Sotto il piano del bosco, un reticolo di ipogei. Scoperte tombe tronco-coniche con corredi di 3mila anni fa. Le foto

Alla fine dell'intervento il sito sembrava una groviera di argilla. Tante le camere funerarie scavate nel terreno temprato e compresso, a volte considerato come un materiale paralidologico, cioè simile alle pietre - i cui diametri variano tra uno e due metri, e 1,50 metri di altezza massima. In totale sono state censite una dozzina di tombe tronco-coniche, definite dalla loro forma di cono rovesciato tagliato a punta, motivo per cui sono conosciute anche come tombe a bottiglia o a campana

Appello degli archeologi: “Dopo forti piogge, guardatevi in giro”. L’acqua e l’erosione scoprono i reperti. Il caso delle due teste

Una donna stava passeggiando in un campo quando improvvisamente ha notato la parte superiore di una testa scolpita che spuntava dal terreno. Il servizio archeologico è stato chiamato sul posto. E' stata notata un'altra testa scolpita accanto alla prima. Le sculture sono state datate al periodo tardo romano (III-IV secolo d.C.)

Resti di un grande edificio romano – di culto? – collegato alla presenza di una fonte trovati ora in Francia. Monete e ceramiche

Alcuni indizi sono stati rinvenuti nella fonte adiacente, come precisa l'archeologa Amélie Belleli: "Abbiamo rinvenuto in particolare un piccolo oggetto di terracotta un' "antefissa" che doveva servire come decorazione di un muro (a livello, probabilmente di un tetto ndr.). Rappresenta un volto, forse una divinità non identificata per il momento. Abbiamo trovato anche diverse monete databili praticamente entro cinque anni. Stimiamo di essere negli anni 330-340 d.C., quindi siamo in piena fase di cristianizzazione del mondo romano."