Il ritratto nell’arte

Spilliaert, il pittore nietszchiano che dipingeva nella più assoluta oscurità della notte. Le opere

"Il lavoro di Spilliaert è caratterizzato da prospettive drammatiche e da una luminescenza silenziosa.- dicono gli studiosi della Royal Academy - È noto soprattutto per una sequenza di enigmatici autoritratti e per le sue suggestive scene notturne di Ostenda. Le sue esplorazioni visive del sé e le potenti immagini della solitudine lo allineano con i modernisti europei come Edvard Munch e Vilhelm Hammershøi. Questa è la prima mostra monografica delle opere di Spilliaert nel Regno Unito e presenta circa 80 opere su carta - dalle immagini della sua città natale e della costa, alle opere successive che catturano la tranquillità della foresta fuori Bruxelles"

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La scoperta – Amore. Lei e un uomo, riflesso nella perla di Vermeer. Un messaggio: “Ripartire dalla gioia”

Le figure sono state isolate nelle scorse ore da Maurizio Bernardelli Curuz, studioso del Caravaggio, che lavora da anni alle immagini cangianti presenti a livello di preparazione dei dipinti di Michelangelo Merisi. L'individuazione della figura maschile riflessa sottolinea, con evidenza,  il substrato amoroso del dipinto. E sembra una conferma alla fondatezza dell'ipotesi romanzesca del libro La ragazza con l'orecchino di perla di Tracy Chevalier.

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Inedito. Lifting o reggi-sorriso? Come Leonardo gonfiò le labbra alla Gioconda. Ecco i punti di sutura

Bernardelli Curuz: "Il pittore blocca un istante, quello dell'inizio della contrazione delle masse muscolari. E mette una "mensola" obliqua sotto le labbra della Gioconda. La visione ravvicinata del dipinto permette di evidenziare, in modo assoluto, una sorta di cicatrice obliqua, una sottostruttura di natura architettonica. La mensola obliqua, come vediamo qui, sostiene il rigonfiamento della parte sinistra delle labbra della Gioconda che sono asimmetriche, non solo per un gioco prospettico, ma perchè la Gioconda sta iniziando a sorridere e nel suo volto si avvia un processo che, qualche istante dopo, sarebbe quasi irrapresentabile senza renderla irriconoscibile".

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L’autoritratto “in famiglia” di Crespi. Un’istantanea straordinaria ed ironica

In una stanza dalla luce talmente soffusa da impedire il riconoscimento dell’ambiente circostante, presumibilmente il soggiorno, l’artista emiliano si effigia mentre è intento a trainare giocosamente un carretto di legno sul quale è posto, immerso in morbidi cuscini e calde coperte, il figlio minore, Luigi. Alle spalle del padre ecco Maurizio, il primogenito, che ritto a cavalcioni di un bastone, è intento a imitare un cavaliere sul suo destriero

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Inedito. Dalla caverna dei tre filosofi si materializza l'autoritratto di Giorgione

La scoperta sull'uso diffuso delle criptofigure nell'arte del Cinquecento e del Seicento e l'anticipazione di ciò che emerge da un dipinto di Giorgione è firmata da Maurizio Bernardelli Curuz, nell'ambito di un progetto molto ampio che lo vede fondatore di questa nuova branca della storia dell'arte, accanto al collega Roberto Manescalchi. Due i dipartimenti di ricerca, creati all'interno di Stile arte

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Il mistero delle due Gioconde. Una Monna Lisa più giovane? O Ginevra de' Benci?

La seconda opera potrebbe essere un ritratto di Ginevra de' Benci, protagonista di un celeberrimo dipinto di Leonardo da Vinci. La vicenda complessa dell'opera. La lettura e la transcodifica di presunti anagrammi che consentirebbero una narrazione della vita della giovane donna. Meccanismo che non potrebbe essere distante dal maestro, appassionato anche d'enigmistica

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Come fu dipinta la Gioconda. Perchè quel sorriso? Leonardo voleva dipingerla mentre rideva, ma gli fu impossibile

In particolare risulta degna di considerazione l’individuazione, alla base degli strati di pittura, di un apprestamento sommario del ritratto basato sull’incisione del supporto. Una sorta di mappa della fisionomia con la quale l’artista aveva ripreso, nei suoi elementi lineari fondamentali, la verità della donna che aveva di fronte

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I modelli neri dal Settecento al '900. Politica, esotismo, sogno dopo la fine della schiavitù

Dalla Rivoluzione francese all'abolizione della schiavitù nel 1848 e dalla rivolta degli schiavi a Saint-Domingue (Haiti) nel 1791 all'emergere del movimento Négritude negli anni '30, questo periodo che dura da quasi un secolo e mezzo ha visto prima tendere le tensioni, le lotte e i dibattiti causati dalla nascita della democrazia moderna e di conseguenza ha caricato e alimentato il mondo delle immagini e dell'arte. Nonostante tutti i tipi di obiezioni e ostacoli, un'iconografia e un'identità nere si stanno gradualmente affermando.

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La Gioconda e le sue sorelle. Gemelle. O più giovani o vecchie. Qual è la vostra Monna Lisa ideale?

Il successo di Monna Lisa, che nacque a ridosso dell'esecuzione del ritratto stesso e che raggiunse l'apice con il furto del quadro, non conobbe requie. La dipinsero in tante maniere, tenendo il cardine della stella polare vinciana. Ed è comunque bello osservare il variare di forma, di sorriso, d'espressione nella stessa modella

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Perchè tante modelle fatali nella pittura avevano i capelli castani con i riflessi rossi?

Roux!, questo il titolo di una mostra parigina che proprio al colore fatale è stata dedicata, negli spazi del museo di Jean-Jacques Henner, altro sensualissimo pittore. Naturalmente c'è anche tutto il versante nel novecento, tra i capelli con sfumature ramate. Da David Bowie, passando da Sonia Rykiel o Pel di carota la mostra parigina ha offerto un viaggio tra i riflessi sensuali delle capigliature

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