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Gli uomini del Neolitico portavano con sé alcune ossa dei familiari morti? Le anomalie di un’intatta tomba-dolmen trovata da poco

Arrivano i risultati di laboratorio e viene pubblicato il primo studio sulla tomba oggetto di scavo l'estate scorsa. L'archeologo Karl-Göran Sjögren spiega che, mentre il materiale della tomba contiene ossa di mani e piedi, frammenti di costole e denti, sono notevolmente assenti teschi e ossa più grandi come quelle delle cosce e delle braccia.
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Una testa di Gorgone e armi da taglio antiche trovate in un cunicolo sotterraneo della chiesa madre di San Giovanni in Fiore

L'annuncio del sindaco Rosaria Succurro. I materiali saranno studiati dalla Soprintendenza di Cosenza. La testa di Gorgone era probabilmente un elemento decorativo in forma di placchetta metallica. Lo studio del materiale consentirà di stabilire se il reperto sia di derivazione rinascimentale o se sia più antico
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Le opere di Toulouse-Lautrec in mostra a Rovigo. Luci, ombre, felicità, sogni e dolore nel cuore della Belle Époque

L’esposizione non trascura ovviamente l’attività di Toulouse-Lautrec nel campo del manifesto. Oltre alle celebri Affiches, vengono esposti dipinti e disegni preparatori dell’artista, affiancandoli in un rapporto dialettico ai lavori dei numerosi artisti attivi contemporaneamente negli stessi ambienti, che spesso affrontano le medesime tematiche. Questa attenta ricostruzione dell’intera attività di Toulouse-Lautrec, attraverso le sue opere (60 opere dell’artista su più di 200 opere complessive esposte) intende evocare in maniera più vasta e organica la vivacità della scena artistica parigina, superando il riduttivo concetto di Belle Époque.
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La mostra a Bassano del Grappa. Rinascimento in bianco e nero. L’arte della stampa a Venezia (1494–1615)

«La mostra – afferma Barbara Guidi, Direttrice dei Musei Civici di Bassano del Grappa – ripercorrerà gli alti e innovativi raggiungimenti di quell’arte che fu in grado di dialogare con le conquiste della pittura, quando non addirittura di influenzarla, quasi che l’una fosse lo specchio dell’altra»
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Collegio Venturoli di Bologna. Cinque giovani talenti. Le opere della residenza artistica. Studi aperti nel palazzo del Seicento

I visitatori potranno entrare nelle antiche sale del Collegio – solitamente accessibile solo su prenotazione – e visitare gli studi d’artista di Nicola Bizzarri, Federico Falanga, Chiara Innocenti Sedili, Elena Vignoli e Aurora Vinci, locati su tre livelli del palazzo della fine del XVII secolo
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Il furto al Louvre – “Mio padre, il ladro della Gioconda”. La testimonianza di Celestina Peruggia. Il colpo clamoroso, dietro le quinte

Signora, chi era suo padre? Un illuso? O un epigono di “Fantomas”, personaggio simbolo del crimine impunito, uscito nello stesso 1911 dalla fantasia di Marcel Allain? "Papà Vincenzo era un idealista. Nato a Dumenza l’8 ottobre del 1881, andò in Francia nel 1909 e, dopo essersi adattato a ogni lavoro, fu preso in una squadra di imbianchini!.
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Un tempio celtico divorato da un teatro romano. Le tracce della conquista tra pietre di gradinate e muri sotterranei

Nel 43 d.C., le armate romane sbarcarono in Britannia, affrontando la resistenza dei principi britannici Togodumno e Carataco. Dopo una battaglia decisiva a Rochester, i Romani conquistarono il sud-est dell'isola, stabilendo Camulodunum come capitale con un tempio dedicato a Claudio. La provincia di Britannia fu in gran parte sotto il controllo romano, e la legio XX Valeria Victrix fu temporaneamente collocata a Camulodunum.
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E’ morto a 79 anni il pittore Franco Brescianini da Rovato. Cercò nuove strade di figurazione in sintesi con l’informale

Francesco Brescianini da Rovato sapeva della vita, conosceva il partire dal poco e l'avarizia di molti, aveva conquistato il mercato con l'aria di un non mercante, e portava in giro la sua roba pittorica quasi fosse un costrutto magico, venuto fuori dal nulla, dalla magia di un personaggio lontano della provincia bella su un confine tra la pianura e la valle
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Bauli con armi, denaro e strumenti scientifici trovati nel relitto della nave di Franklin che tentò nel 1845 il Passaggio a Nord Ovest

La squadra ha iniziato a scavare il baule di un marinaio nella zona del castello di prua, dove viveva la maggior parte dell'equipaggio, che conteneva numerosi manufatti tra cui pistole, oggetti militari, calzature, bottiglie di medicinali e monete. I manufatti recuperati saranno studiati a Ottawa e sottoposti a trattamenti di conservazione prima che molti vengano restituiti per essere esposti al Nattilik Heritage Centre a Gjoa Haven (Uqsuqtuuq), Nunavut. Gli archeologi hanno anche scattato migliaia di foto digitali ad alta risoluzione, che verranno utilizzate per produrre modelli tridimensionali altamente accurati per comprendere meglio come il sito sta cambiando nel tempo.
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Scavano l’ingresso, liberano scala e porta. Entrano in una tomba etrusca di Cerveteri. Un viaggio nel III-II secolo a. C.

Estendendosi per circa 400 ettari, la necropoli ospita migliaia di sepolture, di cui solo una piccola porzione recintata e visitabile comprende circa 10 ettari con circa 400 tumuli. Le tombe risalgono dalle più antiche del periodo villanoviano (IX secolo a.C.) alle più recenti del periodo ellenistico (III secolo a.C.). La sua origine può essere ricondotta a un nucleo di tombe villanoviane nella località Cava della Pozzolana. Il nome "Banditaccia" deriva dal fatto che, dalla fine dell'Ottocento, la zona veniva affittata tramite bando dai proprietari terrieri di Cerveteri a favore della popolazione locale
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