Essa è davvero un piccolo capolavoro dell'arte celtica. Le figure, per quanto di complessa interpretazione - ad eccezione della ruota-Sole - sono molto definite e di grande fascino. "Quando vediamo le monete celtiche, sappiamo che ne sono state prodotte solo poche centinaia. Quindi solo poche di queste sopravvivono", ha detto l'esperta della casa d'aste
Singolare, la vocazione termale e curativa di questa zona. Nello stesso territorio comunale, a Roches di Chamalières fu portato alla luce, nel secolo scorso un sito archeologico gallico e gallo-romano, noto soprattutto per le migliaia di ex voto in legno e la tavoletta in lingua gallica che vi sono stati rinvenuti. La vera scoperta di questo sito eccezionale risale al 1968, durante i lavori di sterro legati alla costruzione di un'abitazione
Dopo essersi laureato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna, negli anni Ottanta l’artista partecipa a una serie di mostre collettive e tiene mostre personali a Cotignola e Faenza. In un ambito provinciale in cui i ritorni alla figurazione di quegli anni devono ancora fare sentire la propria influenza, le prime opere di Montini sono evidentemente spiazzanti e la critica fatica a introiettarle nei propri schemi.
Graziosa la figura effigiata, quanto il minuscolo cane - un maltese? - che attende di poter gustare un biscotto savoiardo
Nell’antichità classica le persone erano molto attente all’igiene e alla cura del corpo. Al Museo di Altino ci sono molti oggetti che lo testimoniano.
Omnia vincit amor è il primo emistichio del verso 69 dell'Egloga X di Virgilio: Omnia vincit amor: et nos cedamus amori (letteralmente: «L'amore vince tutto, arrendiamoci anche noi all'amore»). L'espressione è a volte citata - come avviene sul nastro della colomba - anche come Amor vincit omnia, ricalcando la sintassi italiana. Sarà allora italiano, quel manufatto?
Nella prima tomba era stato deposto un bambino o una bambina di uno o due anni, in quella accanto due adulti, uno accanto all'altro: una donna di circa 45-49 anni e un uomo di circa 50-60 anni. Nonni e nipote? Genitori e figlia? Il ricco corredo funerario – gioielli, monete e vasi risale alla prima metà del III secolo.
In particolare l’impianto tardoantico, per le dimensioni eccezionali (strutture distribuite in un’aerea sicuramente superiore ai 25.000 metri quadrati) e per l’articolazione complessa e fantasiosa delle forme architettoniche (vasti padiglioni polilobati a pianta centrale), si configura come un progetto edilizio ambizioso, sfarzoso e celebrativo delle fortune di un ricco dominus, esponente illustre, probabilmente, dell’aristocrazia di Forum Livi
L'indagine svolta dall'équipe di Anders Fischer fornisce un'ulteriore conferma a un'ipotesi che stiamo formulando da tempo. E cioè che i sacrifici rituali umani riguardassero soprattutto schiavi, prigionieri di guerra appartenenti ad altre etnie e che si rivolgessero invece a membri della propria comunità solo in casi molto particolari, come la consumazione di reati gravi che ponevano l'individuo al di fuori della comunità stessa.
A seguito degli interventi di scavo a Ostellato per la posa della nuova condotta idrica su via dei Lidi ferraresi, da parte di CADF La fabbrica dell’acqua, sono stati portati alla luce interessanti resti del periodo romano. Lo ha comunicato ora il Mic - Segretariato Regionale per l'Emilia-Romagna. Ostellato (Ustlà in dialetto ferrarese) è un comune di 5 595 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie