Press "Enter" to skip to content

Posts published in “archeologia”

Finita l’autopsia delle due antiche “amazzoni” uccise con spade e colpi d’ascia. Facevano la guerra come professione

I sorprendenti esiti delle indagini di laboratorio confermano che le due giovani donne, prima di essere uccise e sepolte con un nobile corredo, avevano partecipato ad altri scontri armati. Vecchie ferite al cranio raccontano di ferite rimarginate. La punta di una freccia si era infitta nella coscia di una delle due, anni prima, ed era rimasta nel muscolo. Il colpo fatale con un'accetta, dopo un tiro verticale di spada al fianco e una pugnalata alla gamba

Abbattono casermette. Lì sotto trovano i resti di un’abbazia benedettina del 1000. I reperti, i chiostri, le sepolture

Durante la Rivoluzione, l'abbazia fu dichiarata proprietà nazionale e le monache furono disperse. Acquistato da un commerciante di materiali da costruzione, fu smantellato nella prima metà dell'Ottocento, ad eccezione di alcuni padiglioni e annessi. poi diventò un'area militare

Tra i segreti del Cavallo bianco, il geoglifo inglese che risale all’Età del bronzo. La sua funzione, il suo significato

Scendendo dalle pendici, immediatamente sotto il cavallo bianco, si rileva la presenza di una collinetta, la Dragon Hill - la collina del drago - un rilievo di roccia calcarea, con la cima appiattita dall'intervento dell'uomo. Secondo la leggenda, qui San Giorgio uccise il drago e la forma circolare della pietra calcarea sarebbe la grande macchia lasciata dal corpo del drago stesso

Splendido altare ellenistico portato alla luce in Sicilia. Coperto da poca terra, sotto i rovi. Gli scavi a Segesta

La scoperta è avvenuta nei pressi dell’edificio denominato Casa del Navarca, in una zona finora poco esplorata, nell’ambito del progetto di manutenzione e fruizione dei fronti di scavo, proprio mentre alcuni operai ripulivano il terreno da sterpaglie e vegetazione spontanea. Entrambi i reperti sono a forma di tronco piramidale, in perfetto stato di conservazione, e dovrebbero costituire un altare per il culto familiare e un supporto per una scultura o un elemento di finitura.

“Un tesoro romano!”. Ecco cos’è stato scoperto in un prato, a poche decine di centimetri dalla superficie

Lo strano deposito si presentava come una sorta di guscio di tartaruga metallico, sepolto a una profondità relativamente esigua sotto un terreno piatto, come possiamo vedere chiaramente nell'immagine qui sotto. La terra è stata asportata con estrema cautela.

Scavi nel forte romano. Trovato dagli archeologi il muso di un leone di bronzo. Lo strato porta al 100 d. C. circa

In quel momento a Vindolanda c'erano le truppe batave, che militavano nell'esercito romano. Erano originarie del delta del Reno, nel territorio degli attuali Paesi Bassi. Fisicamente dovevano presentarsi come i tedeschi. Biondi, occhi chiari, piuttosto alti, erano stati valorizzati militarmente a partire da Giulio Cesare. Tacito sottolinea che la popolazione dei Batavi era esente dal tributo e i militari di questa etnia erano utilizzati soltanto in battaglia e per le guerre, «quasi fossero dei dardi o delle armi».

La scoperta nella grotta degli orchi. Recuperati resti di bambini e di ragazzi, mangiati dagli uomini di Neanderthal

I resti risalgono a circa 52.000 fa e sono stati sparsi sulla stessa superficie all'ingresso della grotta e mischiati con le ossa e i denti di altri animali cacciati dai Neanderthal. La scoperta di segni di taglio su una clavicola indica che sono stati fatti a pezzi da altri Neanderthal e probabilmente mangiati dai loro simili

L’avevano nascosto in una cassa poi sepolta. Trovato in montagna tesoro di 3200 anni fa. Lo scavo, le foto

Gli oggetti sono per lo più pani di metallo fuso e pezzi di metallo grezzo in rame. Tali articoli sono solitamente legati alla produzione di metalli dell'interno alpino. Il deposito comprende anche falci dell'età del bronzo, diverse asce, un frammento di sega e parti di oreficeria e costumi

Pompei, trovato affresco con pizza bianca molto condita e guarnita. E’ l’antenata di 2000 anni fa del nostro piatto

"Come risulta da una prima analisi iconografica di un affresco con natura morta, emerso in questi giorni nell’ambito dei nuovi scavi nell’insula 10 della Regio IX a Pompei, ciò che era rappresentato sulla parete di un’antica casa pompeiana potrebbe essere un lontano antenato della pietanza moderna, elevata a patrimonio dell’umanità nel 2017 in quanto “arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano”.- spiegano gli archeologi -