Archeologia – Ultime notizie ed approfondimenti

Si mise a fare un freddo cane. Scavi nelle capanne dei cacciatori di 8200 anni fa, colpiti dalla crisi climatica. Come cambiò il cibo

Nell’estate rovente, l’area semi-desertica di Los Monegros, in Spagna, ci restituisce una straordinaria storia di adattamento e sopravvivenza ai cambiamenti climatici avvenuti attorno al 6200 a.C. A ritrovarne le tracce, un’equipe di archeologi dell’Università di Pisa impegnati nel progetto “MesoHistories”, diretto da Niccolò Mazzucco, professore dell’Ateneo pisano, e Javier Rey Lanaspa, archeologo del Governo di Aragona
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Scavi a Populonia. Nella domus trovano ceramiche in cucina e oggetti d’uso quotidiano. Bambola, calamai e penne

Attorno al 70 a.C. un incendio divorò le parti lignee della casa, il tetto e i soffitti crollarono, lasciando ceramiche e altri oggetti, nei punti in cui si trovavano. L'evento choc funse da elemento di cristallizzazione degli ambienti, seppur in gran parte divorati dalle fiamme
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Un tratto del Tirreno tappezzato da mucchi d’anfore romane intatte. I Cc scoprono un relitto di 20 metri del II-I secolo a. C.

Adagiata a circa 160 metri di profondità sul fondale sabbioso, a Civitavecchia, la nave oneraria romana conserva un carico di centinaia di anfore romane tipo ‘Dressel 1 B’, la maggior parte integre, che hanno formato un giacimento delle dimensioni di mt. 12 di larghezza per mt. 17 di lunghezza
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Scavano sotto il bosco, sul monte. Trovano i resti del castello modenese di Matilde di Canossa. Il palazzo, la chiesa e gli scheletri

"Lo scavo del castello di Montebaranzone ha dato risultati di grande interesse. - dicono gli archeologi di Archaeology Mountains Rivers - Sono emersi i resti ben conservati dell’area signorile del castrum e parte del cimitero della chiesa di San Michele".
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Scavano e scoprono ora una domus romana con un meraviglioso mosaico policromo: Meduse, pesci e pavoni. Le foto

Il tutto è impaginato, compositivamente “in un grande quadrato in cui si alternano motivi floreali e animali (uccelli e pesci) a maschere. L'aspetto dell'immagine della Medusa è tipico nei pavimenti a mosaico del s. II d. C. come segno di protezione degli abitanti della casa".
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Specchio per truccarsi, spada e scudo per combattere. Il dna conferma. La tomba anomala di 2000 anni fa era di una donna guerriera

Per decenni gli archeologi si erano chiesti se la camera funeraria rivestita di pietra, scoperta nel 1999, contenesse quindi i resti di un uomo o di una donna. A causa della natura del terreno i resti umani erano consumati e l'apparato scheletrico si era quasi completamente dissolto nel terreno
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Scoperto a Roma il teatro di Nerone dopo due anni di ricerche e di scavi. L’antica struttura sotto il cortile di Palazzo della Rovere

L'antico edificio è a pochi passi dal confine con il Vaticano e dalla basilica di San Pietro, tra cui parti delle dalle strutture del Theatrum Neronis che si credeva perduto
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Scavano nei bagni del forte romano. Archeologa trova un grosso anello con il sigillo di Marte. La storia del luogo

Il forte fu sede operativa di truppe ausiliarie romane tra il 112 al 400 circa. All'interno furono erette, in pietra, secondo la diffusa pianta elaborata a Roma per garantire la massima funzionalità degli insediamenti militari, i principia (quartier generale), gli horrea (granai) e gli alloggi dei soldati; cosa insolita per un forte destinato alle truppe ausiliarie, a Banna fu eretta anche una basilica exercitatoria (palestra), come previsto per gli addestramenti invernali.[
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Si immergono nella laguna. Trovano sul fondale una preziosa agata incisa romana nei pressi della stanza delle ostriche

"Un simile ritrovamento avvalora l’ipotesi che si tratti di un sito frequentato da romani benestanti, forse proprio di quella villa che è stata ipotizzata da altri" dice l'Unive . "In ambiente lagunare si tratta di un ritrovamento piuttosto raro, ad oggi abbiamo notizia di altre due gemme preziose ritrovate a Torcello e presso Barena del Vigno", afferma Beltrame.
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Una misteriosa fossa etrusca piena di ceramiche scoperta ora a Populonia. A cosa serviva? Perché fu scavata?

Gli archeologi di Sostratos: "Abbiamo scoperto una fossa, per il momento profonda circa 160cm (più o meno il doppio rispetto alle tombe dei dintorni), ricolma di vasi potori -accatastati l’uno sull’altro ed una anfora greco italica di piccolo modulo, questa posta singolarmente nella parte sud...". La spiegazione
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