Con il nuovo restauro si è deciso per un completamento motivato dalla necessità di restituire al pubblico una piena fruizione dell’insieme dell’opera, in vista della nuova collocazione permanente in museo
Per quanto è possibile sapere, la primogenitura della produzione di diorami spetterebbe a Paolo Savi che li produsse nella prima metà del XIX secolo a fini di didattica scientifica. Le sue opere sono conservate al Museo di Storia Naturale e del Territorio di Calci, in provincia di Pisa. Ma l'inventore più noto e accertato fu Louis Daguerre che costruì i primi diorami moderni nel 1822-27, avvalendosi del pittore Hippolyte Sebron per gli sfondi e le ambientazioni sceniche
Nel momento in cui l'artista decide di lavorare attorno a uno spazio conchiuso, la pittura en plein air, sciolta e aperta, muta radicalmente e Giverny diviene un vero e proprio laboratorio pittorico, in cui il consueto paesaggio - inteso in maniera ottecentesca con impaginazioni a campo largo - si riduce, con il tempo, a campi medi e primi piani. Ninfee e glicini, nel laghetto di Giverny, sono pertanto una svolta concettuale nel mondo pittorico di Monet.
Il Bacio di Hayez, icona risorgimentale ed emittente di significati sentimentali e patriottici. Osservando le quattro versioni è possibile leggere l’alleanza con la Francia e il nuovo corso del 1861. Proviamo allora a giocare con i colori
La rivoluzione estetica e culturale del giardino messa in luce dal Museo degli impressionisti di Giverny. Le ragioni sociale e culturali che portarono a questa svolta contrassegnata da un'autentica e inesausta gioia di vivere
Una mostra al Musée de la vie romantique di Parigi ci permette di capire il meccanismo sotteso al Sublime e di considerare il motivo per il quale oggi non possiamo più coltivare quel sentimento. Ecco il meccanismo psicologico e filosofico di ieri e quello di oggi
A venticinque anni, Edgar Degas arriva a Firenze. Studia i classici, frequenta i Macchiaioli. E dipinge il celebre Ritratto Bellelli, intenso capolavoro di analisi psicologica, silenzioso racconto di un dramma borghese
Nuovi elementi fondamentali emergono da uno studio di Bernardelli Curuz al quale Stile arte ha chiesto di produrre un saggio - tutto basato sulla rilettura di tutti i documenti e dei dipinti - che potesse offrire, in ogni dettaglio, la vicenda sentimentale che unì il pittore Edouard Manet alla giovane collega Berthe Morisot. L'autore si è mosso azzerando ogni pregiudizio ed ogni verità storica convenzionale, ripartendo da zero e mettendo in linea date, ore e moventi, come può essere costruita un'inchiesta. Un'inchiesta rispettosa dei protagonisti e senza condanne, che promuove la ricerca - totalmente inedita, nelle modalità - di un quadro che sta al di là di ogni facile insinuazione. Cosa accadde tra Berthe Morisot ed Edouard Monet? Ecco un racconto-verità, dolce e struggente, da leggere in queste ore estive, come si potrebbe leggere un racconto d'amore
Un secolo importante di trasformazioni, il 19 ° secolo vide il paesaggio notturno evolversi radicalmente con l'apparenza di illuminazione artificiale. Lungo buio, la notte si illumina gradualmente, adornandosi con atmosfere più varie. Giochi di luci e ombre, chiaroscuri, retroilluminazione, primi spot al neon. Appare una nuova gamma di esperienze visive, tinte di magia e poesia specifiche per il mondo della notte. Il MuMa di Le Havre ricostrisce la storia della luce artificiale nella storia dell'arte dell'Ottocento e del Novecento
Generalmente gioiosi e massimamente attenti alla variabilità prodigiosa dei fenomeni ottici e atmosferici, i francesi. Solenni e portatori di dati atmosferici più stabili, i tedeschi. La pittura francese, sulla linea Monet, Renoir, è pura gioia dell'istante. Una pittura euforica. I tedeschi sono più compassati meno partecipi all'attimo gioioso, ma attenti a svelare l'elemento strutturale sotteso al paesaggio, raccolto rapidamente attraverso un'impressione. Denominatori che conferiscono una peculiarità precisa alle opere dell'una e dell'altra scuola