Archeologia – Ultime notizie ed approfondimenti

Piatti, coltelli, anfore, utensili, decorazioni, giochi recuperati ora dagli archeologi in una domus dell’Acropoli di Populonia

"Un’autentica emozione, davanti agli scorci mozzafiato del Golfo di Baratti, visitare la grande casa aristocratica romana di età repubblicana dove si sta svolgendo una campagna di scavo che in sole cinque settimane ha svelato sorprendenti reperti della vita nel I secolo avanti Cristo. dice Francesco Ferrari, sindaco di Piombino - La casa, distrutta da un grande incendio, continua a restituire piatti, pentole, anfore, coltelli, giochi e tante altre preziosissime testimonianze. Un grande lavoro svolto da archeologi ed esperti che coinvolge il pubblico con visite settimanali al cantiere.
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Scoperte a Ostia. Misterioso vano absidato romano, con rocce, colonne e tracce di conchiglie viene alla luce durante gli scavi. Cos’era?

"Lo scavo in Area A - la domus tardoantica - ha restituito fin dalle prime battute di questa campagna un vano absidato lungo e stretto, che si è rivelato essere un vano scala nel quale è ricavata una nicchia. - testimoniano gli archeologi del Parco di Ostia antica
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Scoperta sepoltura del VII secolo a.C. Viaggio nell’aldilà a Vulci. Qui il breve video dell’apertura del sepolcro

Una tomba etrusca, perfettamente conservata e mai violata, è stata aperta stamane da Carlo Casi, direttore scientifico Parco di Vulci, durante gli scavi archeologici. Vulci è un’antica città etrusca nel territorio di Canino e di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, nella Maremma laziale
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Un tempietto del IV-III secolo a. C. con resti di ceramiche votive e un brucia-incensi scoperto su un colle della Campania

Siamo a Velia, nella città di Parmenide e Zenone, che qui vissero nel V secolo a. C. "Sebbene le ricerche siano solo all’inizio - conclude la Soprintendenza - si può già affermare che esse saranno fondamentali per gettare luce sulla conoscenza e l’interpretazione di questo importante edificio situato nella prima parte della valle della Fiumarella, subito fuori l’antica città di Velia".
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Passeggiando trova una moneta d’oro bizantina. Lo Stato gli riconosce un premio del 25%.

Probabilmente le piogge e i temporali violenti hanno contribuito a portare in superficie il reperto. Il pugliese ha documentato il recupero e il luogo del ritrovamento. Si è poi recato alla più vicina stazione dei Carabinieri per presentare denuncia relativa all'eccezionale rinvenimento
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Tesori recuperati in questi giorni dal relitto di una nave romana affondata tra Capraia e la Corsica. Trasportava vetri a tonnellate

Questa nave romana, probabilmente naufragata tra la fine del I e l'inizio del II secolo d.C., si trova ora ad una profondità di circa 350 metri nelle acque italiane, a poche centinaia di metri dalle acque francesi, tra Capo Corsica e l'isola di Capraia. Questo è uno dei rari esempi di una nave che trasporta un carico di diverse tonnellate di blocchi di vetro grezzo e migliaia di vasi di vetro soffiato. L'omogeneità del carico, la quantità di vetro e lo stile degli oggetti suggeriscono che questa fosse una nave proveniente da un porto mediorientale
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Indagano una strada misteriosa, piena di leggende, che porta al nulla. E in fondo trovano i resti di un forte romano

“Nonostante la sua rilevanza, questo sito non è mai stato studiato ed è rimasto ignorato. Ad oggi, non è stato condotto nessuno studio sistematico che abbia cercato di scoprirne l'importanza storica”, afferma Vicente Alejandre, sindaco di Deza e membro del Centro de Estudios Bilbilitanos, anche lui membro del gruppo di ricerca
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Umbria. Il mistero dei 47 bambini del V secolo che dormono per sempre nelle anfore. Scavi e simboli stregoneschi

Stranissimi oggetti e animali sacrificati farebbero pensare che la comunità volesse placare le ire di Ecate e delle sue donne notturne. Qualcuno pensò che altre anime avessero preso forma in quei corpi.? Nel 2022 si ritornerà a scavare nella villa romana del mistero
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Dal cranio al volto. Come sono state ricostruite le fattezze di Ramesse II, grande faraone del 1330 a.C.

Ramesse II (nato nel 1303 a.C. - morì in luglio o agosto 1213 a.C.), figlio di Seti I e popolarmente noto come "Ramesse il Grande" fu il terzo faraone della XIX dinastia dell'antico Egitto. Il più potente sovrano del suo tempo, è stato indicato come il "grande antenato" dagli egiziani successivi. Il suo regno durò poco più di 66 anni. La morte avvenne al'età di 90 anni. Ecco, grazie agli studi di anatomia del pittore, come si dovevano disporre le muscolari, la punta del naso, le labbra. Ricostruire il volto di una mummia porta a risultati molto vicini a quelli del volto originario
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