Estendendosi per circa 400 ettari, la necropoli ospita migliaia di sepolture, di cui solo una piccola porzione recintata e visitabile comprende circa 10 ettari con circa 400 tumuli. Le tombe risalgono dalle più antiche del periodo villanoviano (IX secolo a.C.) alle più recenti del periodo ellenistico (III secolo a.C.). La sua origine può essere ricondotta a un nucleo di tombe villanoviane nella località Cava della Pozzolana. Il nome "Banditaccia" deriva dal fatto che, dalla fine dell'Ottocento, la zona veniva affittata tramite bando dai proprietari terrieri di Cerveteri a favore della popolazione locale
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Gli archeologi concludono che il mistero di questa scoperta rimarrà finché non verranno effettuati nuovi lavori archeologici nelle zone circostanti la grotta, per cominciare a unire diversi elementi e capire cosa ci facevano questi strumenti in quella cavità e come e perché siano giunti lì.
La maggior parte delle monete trovate sul pavimento, ha aggiunto Gallimore, risalgono al regno dell'imperatore romano Costanzo II, che regnò dal 337 al 361 d.C.. L'ultima moneta fu coniata tra il 355 e il 361. Le monete erano probabilmente conservate in un un vaso o una borsa di ceramica caduta a terra durante la distruzione del negozio, ha concluso
Un amorino ispiratore e una giovane donna con corazza romana, pennello e tavolozza. Questi i soggetti di una notevole allegoria del Seicento, che simboleggia la pittura. L'opera, un olio su tela - 92.5 x 124 cm., 105 x 136.5 cm. con la cornice -, è italiana e si presenta in ottime condizioni.
La natura ben conservata del corpo ha permesso l'utilizzo della datazione al radiocarbonio per stabilire l'epoca della morte. Tale procedura, eseguita presso il 14Chrono Centre della Queen's University di Belfast, è la prima di questo genere nella regione e rappresenta una pietra miliare nell'archeologia dell'Irlanda del Nord
Quando venne abbandonato, come di consueto, l'intero spazio produttivo fungeva da discarica. Tra gli elementi mobili rinvenuti vi sono numerosi frammenti di rivestimenti dipinti, macerie di calcare, ceramiche, gusci di ostriche e vongole. Tali elementi provengono molto probabilmente dall'edificio residenziale la cui ubicazione resta da precisare; è preferibile la sua ubicazione fuori dalla corsia di precedenza. Al momento non è possibile sapere se l'edificio residenziale costituisse un insieme strutturale coerente.
La lastra d'arenaria, incisa e scolpita, presenta un insieme "geroglifico" di natura araldica pubblica, disposto con un evidente funzione semantica e non semplicemente rappresentativa
Come, dove, quando. Scopri l'antico rituale millenario e la fiera che propone artigianato, musica e folklore
Posizionato lungo un'antica strada, a 400 metri a nord dell'insediamento antico, questo complesso ha rivelato un totale di 1091 strutture, tra cui 554 tombe, 212 cremazioni, 30 recinti funerari e 195 strutture funerarie di natura indefinita. Gli approfondimenti successivi agli scavi forniscono oggi numerosi risultati riguardo all'evoluzione delle pratiche funerarie antiche. La lunga occupazione dell'area con fini cimiteriali consente di vedere, infatti, uniti, nello stesso luogo i diversi passaggi culturali che ebbero importanti riflessi sulle modalità di accompagnamento dei defunti nell'Aldilà
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