Archeologia – Ultime notizie ed approfondimenti

Trova uno strano oggetto nel bosco. Non è il fondello di una cartuccia. E’ un reperto più vecchio di Giulio Cesare. Cos’è

Nella zona si trovavano una linea di tumuli funerari che correvano lungo un terreno più elevato adiacente agli edifici dell'insediamento. I tumuli erano molto più grandi del solito. Si diceva che il tumulo centrale fosse alto 2,8 me lungo 24,7 m. Lungo il fianco correva uno spesso muro di selce e ciottoli. Più a nord si trovavano due tumuli più piccoli con sepolture profonde. Tutti i tumuli contenevano inumazioni e depositi in terracotta.
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Scoprire il mistero di queste strutture. Archeologi in campo con tutte le tecnologie. I primi risultati della ricerca

Gli esperti ritengono che l'intero sistema sia stato costruito tra l'XI e il XIII secolo d.C., ma la datazione precisa delle diverse parti rimane incerta a causa della mancanza di studi archeologici approfonditi. Utilizzando un approccio multidisciplinare, i ricercatori hanno analizzato il muro e le strutture ad esso correlate attraverso l'utilizzo di immagini satellitari e osservazioni dirette sul campo.
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Scavi in piazza. Dal terreno emerge la tomba di un uomo alto 1 e 90, con una grossa e preziosa spada al fianco. Chi era, quando morì

Indagini di laboratorio permettono di dire che l'arma era decorata da due croci inserite a intarsio nella struttura dell'arma stessa. Le due croci sono probabilmente di materiale prezioso. In seguito, sono state individuate altre due tombe vicine al sito del ritrovamento, situate nella navata meridionale, in cui sono sepolti una donna e un altro uomo
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Tomba romana di 2000 anni contenente 10 scheletri sconvolti trovata presso il tempio dello Sterminatore dei topi

Come sappiamo ogni divinità era venerata per numerose capacità che oggi definiremmo specialistiche. In alcune aree si poneva l'accento cultuale soltanto su una di queste specializzazioni - come avvenne qui - e si costruivano templi dedicati a una particolare abilità del dio
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Braccialetto-torque trovato in un campo arato. E’ d’oro e ha circa 3500 anni. Ora si cerca la tomba dov’era sepolto

L'oggetto fu realizzato con una vergella d'oro e attorcigliato a forma di spirale, in modo che assomigliasse a una corda. L'oggetto ricorda anche i collari della tradizione celtica, chiamati torque. In prossimità delle estremità la forma è smussata e decorata con fasce trasversali. Gli archeologi, dopo la scoperta, hanno compiuto un sopralluogo
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Prova il metal detector all’antivigilia di Natale. Trova una aesica di bronzo. E’ romana. Cos’è. I legionari del forte

La fibula, come bel sappiamo, è una grossa spilla che i romani utilizzavano per unire le varie falde degli abiti che indossavano. Esse, al tempo stesso, avevano una funzione evidente di fornire qualche informazione del proprietario. probabilmente zona di provenienza, o classe sociale. E, per i militari, erano dimostrazione di un'appartenenza. L'oggetto ritrovato è probabilmente collegato, sotto il profilo tipologico, a una particolare forma di spilla trovata per la prima volta in un forte romano del vallo di Adriano
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Scavano ora tra i detriti di un antico monastero che fu smontato come un lego. Tante sorprese sotto il pietrame rimasto

Il ritrovamento della chiave di volta e di alcune altre pietre consente ora una datazione relativamente esatta dell'ala meridionale del chiostro alla fine del primo terzo del XIV secolo. Anche la chiesa del monastero - pur essa smontata totalmente - mostra un ammodernamento dell'edificio originariamente romanico in stile gotico nel corso del XIV secolo
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Scavi per una villetta. Trovate 260 monete romane, depositi votivi, stanze sotterranee e area sepolcrale vicino alle sorgenti

Possiamo immaginare allora il luogo - che è ancora in fase di studio - come uno snodo stradale, ricco di sorgenti. Qui - attorno alle fonti - sorsero edifici forse connessi con il culto o con lo sfruttamento delle sorgenti. Un quartierino con qualche attività artigianale, le fonti, forse un un edificio di culto e un'area sepolcrale. Il ritrovamento di cospicuo materiale ligneo, lascia ipotizzare la presenza di ponticelli.
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Trovata in un castelliere del Carso antica pietra incisa. Cosa rappresenta? La scoperta “stellare” di un archeologo e di un astronomo

L'attenzione degli studiosi è stata attirata da due notevoli pietre circolari collocate all'ingresso del Castelliere di Rupinpiccolo. Mentre una di esse si ritiene possa rappresentare il Sole, l'altra potrebbe essere la più antica mappa celeste mai rinvenuta. Questa straordinaria scoperta è stata resa possibile grazie all'osservazione attenta di un astronomo dell'Inaf - Istituto nazionale di astrofisica - di Trieste, Paolo Molaro, e di un archeologo dell'Università Ca' Foscari di Venezia e dell'Ictp, Federico Bernardini
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Nuova scoperta a Pompei. 4 ritratti affrescati in tondi emergono da pietre e lapilli di una stanza della casa di Leda e il Cigno

Con il recente progetto di scavo, oltre a completare la rimozione delle terre ancora presenti negli ambienti 7 e 25 della Casa di Leda, si stanno indagando, fino al raggiungimento dei piani pavimentali, gli ambienti pertinenti a due unità abitative, finora non ancora esplorati. Il completamento dello scavo archeologico è finalizzato soprattutto alla salvaguardia e alla conservazione degli apparati decorativi parzialmente portati alla luce durante i lavori del Grande Progetto Pompei.
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