Archeologia – Ultime notizie ed approfondimenti

Con scandagli elettronici identificata la presenza di grandi sale sotterranee e tunnel che portavano all’ “Inferno”

Al fine di verificare la tradizione locale secondo cui l'altare maggiore della chiesa cattolica nasconde l'ingresso al labirinto sotterraneo, sono stati indagati con metodi geofisici i patii e i gruppi di strutture intorno alla chiesa . Vari array di elettrodi e geofoni sono stati installati intorno alla chiesa per creare un'immagine 3D di ciò che potrebbe trovarsi sotto terra
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Ora nuova discesa e altri tesori recuperati dal pozzo delle meraviglie di Orvieto che lo scorso anno ha restituito 300 maioliche medievali

Tutto si svolge nell'area del pozzo medievale, ricco di sovrapposte testimonianze, del Campo della Fiera, un sito archeologico che si trova alla base della rupe di Orvieto, dove sono stati trovati, negli anni, reperti che risalgono all'eta etrusca, romana e medievale. La parte più cospicua dei ritrovamenti risale all'età etrusca. Il ritrovamento di templi, edifici, strade e fontane, ha permesso di studiare approfonditamente l'area di questo monumentale insediamento che dovrebbe corrispondere al Fanum Voltumnae, ovvero al luogo religioso federale della dodecapoli etrusca. Un punto cruciale di convergenza politica e culturale delle popolazioni etrusche che, come sappiamo, presentavano forme autonome di governo ma un patto federativo con i vicini appartenenti allo stesso popolo.
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Dal “sottoscala” del castello crollato di Malenco portati alla luce 7000 reperti: armamenti, boccali, pentole, dadi. La moneta del 1330

La scala monumentale in pietra trovata dagli archeologi si è rivelata essere l’ultima modifica del Castello de Malenco, avvenuta secondo le datazioni radiocarboniche nei primi anni del XV secolo. Fin da subito i nostri archeologi si sono resi conto che questa copriva le fasi più antiche, quelle della fortificazione di XIII e XIV secolo, precedenti la guerra coi Visconti di metà Trecento
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Trovata la cucina del forte romano? Gli archeologi recuperano coltello, stoviglie, tappo e scorta di noci di 1900 anni fa

Scoperte le cucine della caserma del forte romano di Vindolanda? E' presto per dirlo, ma certamente i ritrovamenti degli ultimi giorni fanno pensare che i punti di approfondimento abbiano portato a scavare in aree di servizio particolari. Gli archeologi hanno qui portato alla luce un coltello con manico di osso, scoperto durante lo scavo, a livello del pavimento, della caserma del Periodo II (c. 100-105 d.C.)...
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Fibula d’epoca romana, a forma di stella, trovata durante una passeggiata in campagna vicino alla fonte d’acqua

Le spille o fibule erano utilizzate per l'abbigliamento, come elemento di chiusura e di raccordo tra i vari lembi della veste o dei mantelli. Il nome fibula deriva dal nome latino del perone che, in effetti, è sottile e allungato.
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Focalizzate le anomalie. Archeologi e speleologi cercano gli uomini primitivi nelle grotte dell’Appennino matese

Il massiccio del Matese (o semplicemente Matese) è una vasta area montuosa dell'Appennino sannita, compresa in due regioni (Molise e Campania) e quattro province (Campobasso, Isernia, Caserta e Benevento)
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Una scalinata e i resti di un portale tardomedievale scoperti sotto le pietre crollate di un castello lombardo

Sotto il crollo è stata ritrovata una scalinata monumentale in pietra, probabilmente pertinente all’ultima fase di ricostruzione del fortilizio prima del suo abbandono. Ma queste sono solo le ultime fasi, nei prossimi post vi racconteremo il resto della storia di questo castello emersa dagli strati di terreno
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Il giardino della giovane coppia restituisce altri reperti. Scudo, perline di collane, falcetti accanto alla spada di 1000 anni fa

La presenza di oggetti riferibili a un corredo maschile e a uno potenzialmente femminile inducono a ipotizzare che, dopo il rito di incinerazione, qui siano stati sepolti una donna e un uomo, forse una coppia
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Scavano per realizzare paramassi e scoprono tomba antichissima. Con gioielli di bronzo e un coltello. Tracce di stoffa

Uno dei reperti tombali è un massiccio anello da braccio a coste che probabilmente era indossato sulla parte superiore del braccio. Inoltre, anch'esse in bronzo, spire di filo sottile giacevano sopra un cumulo di cremazione (le ossa bruciate), che probabilmente rappresentano parti di fibule, cioè fermagli di mantello. Completano l'insieme dei reperti la lama di un coltello in bronzo con tracce di manico in legno ancora attaccate alla piastra del manico e un pezzo in ferro che può essere considerato parte di un raccordo per cintura, nonché un osso animale come i resti di un alimento. Tutti gli oggetti sono stati probabilmente rotti o piegati intenzionalmente
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