I reperti furono accumulati anche per il valore del metallo e risalgono pure a periodi ben più antichi. Furono interrati durante un'epoca turbolenta per il Giappone. Chi seppellì il tesoro non ebbe più la possibilità di tornare sui propri passi. Probabilmente anche i familiari morirono negli scontri armati
Posts tagged as “Tesori e tesoretti antichi”
Tutte le monete prelevate sono in uno stato eccezionale e raro di conservazione. Solo 4 pezzi risultano danneggiati, anche se comunque leggibili. Il contesto cronologico delle monete è riscontrabile in un arco temporale tra il 324 (monetazione di Licinio) e il 340 d.C. Datazione confermata dalla presenza di monetazione di Costantino il Grande e da quella di tutti gli altri membri della famiglia presenti come cesari ma soprattutto dall’assenza di centenionales, coniati a partire d al 346 d.C. Il gruppo dei follis recuperato proviene da quasi tutte le zecche dell’impero attive in quel periodo ad eccezione di Antiochia, Alessandria e Cartagine.
"Dopo un lungo periodo in cui non sono uscito a rilevare per mancanza di tempo ho deciso, nei giorni scorsi, di svagarmi un po' con due amici. Così siamo partiti in auto per una normale giornata di relax e allo stesso tempo avventura nella foresta. Per la verità mi aspettavo che l'avventura si rilevasse per un eccesso di insetti molesti, in questa stagione. Le piogge e il caldo hanno moltiplicato questi fastidiosi compagni di strada".
L'acqua ha portato in superficie un deposito antico. Proviene da una tomba o da un santuario? Indagini nella zona a monte del punto di ritrovamento.. Il recupero dei materiali
Scoperto un tesoro monetario nel cuore della foresta: un’avventura inaspettata. 5mila monete antiche
"Dopo un lungo periodo in cui non sono uscito a rilevare per mancanza di tempo ho deciso, nei giorni scorsi, di svagarmi un po' con due amici. Così siamo partiti in auto per una normale giornata di relax e allo stesso tempo avventura nella foresta. Per la verità mi aspettavo che l'avventura si rilevasse per un eccesso di insetti molesti, in questa stagione. Le piogge e il caldo hanno moltiplicato questi fastidiosi compagni di strada".
Il ritrovamento di tesoretti, nelle ville romane, non è infrequente. Erano nascosti sotto i pavimenti, in fenditure dei muri o angoli della cantina. Punti dei quali, molto probabilmente, una sola persona conosceva l'esistenza. La morte dei proprietari o il loro allontanamento non ne ha permesso il recupero
Lo strano deposito si presentava come una sorta di guscio di tartaruga metallico, sepolto a una profondità relativamente esigua sotto un terreno piatto, come possiamo vedere chiaramente nell'immagine qui sotto. La terra è stata asportata con estrema cautela.
Gli oggetti sono per lo più pani di metallo fuso e pezzi di metallo grezzo in rame. Tali articoli sono solitamente legati alla produzione di metalli dell'interno alpino. Il deposito comprende anche falci dell'età del bronzo, diverse asce, un frammento di sega e parti di oreficeria e costumi